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Il
Santuario della Santa Casa si trova a Tresivio, un piccolo paese che si
affaccia ridente dalle Alpi Retiche sulla Media Valtellina. Nonostante la
sua grandiosità, il santuario potrebbe sfuggire all'occhio del
osservatore meno attento a causa della sua posizione quantomeno insolita.
Siamo infatti abituati a trovare edifici simili nei centri delle
cittadine della valle, come per esempio il Santuario della Madonna di
Tirano, e non a mezza costa, dove l'arte lascia spesso posto a
terrazzamenti e vigneti. Ad ogni modo avvertiamo che, per chi sta
percorrendo la S.S. 38 dello Stelvio in direzione Tirano, è sufficiente
volgere lo sguardo a sinistra all'titleezza di Ponte in Valtellina per
poter ammirare il fascino di questo edificio.
La storia della Santa Casa è piuttosto lunga, come si addice ad un
monumento tanto possente. Nel 1629, sul luogo dove già sorgeva la
basilica di Santa Maria di Tronchedo (costruita nell'XI sec.), venne
edificata una prima edicola dedicata alla Beata Vergine di Loreto.
Successivamente si pensò ad un progetto più vasto che inglobasse entrambe
le costruzioni. Attraverso fondi che giungevano da tutta la valle, venne
costruito un primo nucleo ancora oggi presente e caratterizzato da
un'unica aula.
Quest'ultima presenta una volta a botte e su di essa si affacciano le
cappelle laterali. Anche la facciata a due ordini sovrapposti, le
numerose nicchie che la adornano e le due torrette poligonali con cupola
e lanternino risalgono a questo periodo. Tra il 1701 e il 1760 l'edificio
venne dotato di un nuovo presbiterio dalla grande cupola ottagonale e di
tre portali sul fronte principale e su quelli laterali (di Giuseppe Maria
Tamagnini e Vitale Tamagnini).
All'interno, sotto la cupola, si trova la Santa Casa, un piccolo sacello
dal soffitto azzurro stellato in cui è custodito il simulacro della
Madonna Nera.
Il campanile venne eretto tra il 1795 e il 1833; nello stesso periodo
furono eseguite alcune decorazioni. L'interno, soprattutto se confrontato
con la maestosità esterna, risulta però piuttosto sobrio e privo di
arredi.
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