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Val Masino
Dal solco principale della valle si staccano numerose valli laterali: la valle di Preda Rossa, la val di Mello, la valle dei Bagni e la val Porcellizzo. Molte le cime famose che fanno da scenario a questa valle: il Disgrazia, il Sissone, i Pizzi del Ferro, il Cengalo, il Badile. Non meno celebri le placche della val di Mello che, con le montagne, fanno dalla valle un paradiso per gli alpinisti. Numerosi sono anche i rifugi che non sono serviti da funivie ma da sentieri che comportano un minimo di due ore di salita. Questo vale per il rifugio Omio mentre per gli altri, Giannetti Allievi e Ponti, il percorso è un pò più lungo. Oltre che da questi grossi rifugi, la Valmasino è servita anche da bivacchi fissi quali: Molteni — Valsecchi, Manzi, Odello — Grandori e Ronconi. All’escursionisti la valle offre un ambiente incantevole, un paesaggio disegnato dal paziente e secolare lavoro dell’uomo che ha terrazzato i versanti più scoscesi delle montagne per far spazio alle vigne e ha sapientemente costruito quei capolavori urbanistici che sono gli alpeggi d’alta quota. La particolare conformazione della Valmasino e delle valli laterali che si aprono verso l’alto in ampi anfiteatri, da luogo a forti escursioni termiche e permette una grande varietà di vegetazione; dai faggi e abeti bianchi e rossi, ai cespugli di rododendri, alla prateria e alle più varie specie erbacee.
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In
un ambiente naturale assolutamente integro e incontaminato la Valmasino
offre occasioni bellissime per magnifiche escursioni ed ascensioni.
L’invidualità della Valmasino è spiegata dal fatto che, avendo sbocchi
molto problematici sul versante svizzero raggiungibile solo nella bassa
stagione attraverso sentieri difficili e pericolosi, non fu interessata
dalle correnti di traffico che sempre incidono anche sul costume e sulla
cultura.