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La
salita al bivacco comporta ben 6 ore e 30 minuti di marcia ed è perciò
consigliato il pernottamento presso il rifugio Gianetti che sorge circa a
metà strada, ed al quale rimandiamo per l'itinerario da effettuare dai
Bagni del Masino sin lì.
Dalla Gianetti si prosegue verso Nord in direzione di uno sperone
roccioso ben visibile. Si comincia a salire sul suo lato occidentale e si
segue la diagonale verso destra raggiungendo la cresta dello sperone. La
si percorre riportandoci sulla sinistra, proprio al di sotto di uno
strapiombo dove si ricomincia a salire fino a giungere nei pressi della
croce dedicata agli alpinisti Piatti e Castelli. Ora salire per canalini
e cenge erbose per circa 80 m finché le tracce di passaggio portano ad
una evidente cengia che, in discesa obliqua a destra, porta alla base di
un marcato canale che va risalito per circa 60 metri usando in parte
anche la sua sponda destra poi uscire a sinistra seguendo una rampa che
porta sul filo della cresta Sud. Seguire il crinale per 40 metri,
poi traversare a destra per facile cengia entrando nel canalone
principale e risalendolo 70 metri. e poi uscendone da sinistra sfruttando
un canaletto-camino e tornando presso la cresta per abbandonarla subito
rientrando a destra e arrampicando per una serie di facili canalini
intervallati da placchette che adducono alla cengia terminale di blocchi
che, in diagonale verso destra porta poco sotto la cresta sommitale che
si raggiunge in breve.
ATTENZIONE! per evitare problematiche corde doppie, in discesa ricordarsi
della cengia che, alla base del profondo canale, risale (salendo la si è
discesa) verso destra avvicinandosi alla cresta Sud.
NOTA: la via di discesa è attrezzata con anelli fissi di calata utili in
condizioni di tempo cattivo o con neve.
Il rifugio, e quindi la vetta, sono raggiungibili anche dal rifugio Sasc
Fura (o dal rifugio Sciora) in Val Bregaglia (CH).
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