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Il
rifugio Allievi Bonacossa si trova al centro della Val di Zocca, e vi
si accede in 4 ore di camminata.
Occorre innanzitutto premettere che nella stagione 2001 è stato utilizzato
a mezzo servizio in quanto una rovinosa valanga nell'inverno 2000/2001
lo ha gravemente danneggiato, tuttavia i lavori di ricostruzione sono
già buon punto nell'intento di rendere operativa la struttura per l'estate
2002.
Ma vediamo il percorso. Si abbandona l’auto a S. Martino e si procede
lungo la strada per i Bagni di Masino fino al bivio che verso destra
entra nella bellissima Val di Mello. Il tratto dal parcheggio di S.Martino
all’osteria del “Gatto Rosso” (m.1040) può essere anche percorso in
bus usufruendo di un efficiente servizio navetta. Si prosegue a piedi
lungo un comodo sentiero che costeggia il torrente Masino.
La Val di Mello è sicuramente una delle più belle valli alpine per il
felice connubio tra le impervie pareti granitiche, meta di numerosi
arrampicatori, i suoi prati idilliaci e le acque limpidissime. Meravigliosa
in estate, si arricchisce di fascino in autunno quando i colori
degli
alberi rendono la valle ancora più magica.
Il sentiero conduce fino al pianoro di Cascina Piana, si oltrepassa
l’abitato e dopo altri 10 minuti di cammino si incontra sulla sinistra
il bivio per il Rifugio Allievi. Ci si inoltra così nella Val di Zocca,
inizialmente molto stretta e ripida. Dopo numerosi tornanti il tracciato
giunge ad un ponte in legno mediante il quale si passa al versante opposto
della valle. Si prosegue quindi fino ad arrivare di nuovo nei pressi
del torrente, oltre il quale si percorre un pascolo dove si trova la
Casera Zocca (m.1725), e di lì ci si inoltra in un bosco. Ci si alza
sulla destra fino ad un ponte e si attraversa un breve salto roccioso.
Finalmente il sentiero si fa meno ripido portandoci in breve alla Croce
Parravicini, dedicata all’alpinista milanese Agostino Parravicini, deceduto
nel tentativo di salire lo spigolo della Cima di Zocca. Si arriva quindi
nel suggestivo Piano di Zocca (m.2070) abbracciato dalle vette della
testata di Val di Zocca. Si sale di nuovo verso Nord, fino a giungere
ed attraversare un torrente affluente del Masino, salutare l'antico
rifugio e quindi scorgere quello nuovo. .
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