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Le
castagne non sono solo un gustoso frutto tipico delle regioni montane, ma
rappresentano pure il simbolo dell'unione e del ritrovo tra parenti e
amici nelle fresche serate di ottobre.
Quando le giornate cominciano ad accorciarsi, quando la briosità
dell'estate lascia a poco a poco il posto all'autunno, cosa c'è di meglio
che ritrovarsi per una bella passeggiata lungo i sentieri di mezza costa
a raccogliere insieme queste delizia?! E soprattutto nulla può essere
paragonato all'atmosfera serena e familiare di una serata davanti al
caminetto acceso, gustando castagne e bevendo un buon bicchiere di vino
rosso in allegra compagnia.
Vi sono vari modi per preparare le castagne. Le più caratteristiche sono
quelle che noi chiamiamo "i mundin" o "i braschée", ovvero le
caldarroste, preparate ponendo sulla brace
viva
una padella col fondo forato colma di castagne (da coprire con una grossa
foglia di verza), fatte cuocere mantenendo viva la brace ma evitando
sempre la fiamma e rigirandole di frequente. Un altro metodo è la cottura
al forno, ricordandosi sempre di incidere le castagne con il coltello per
evitare scoppi indesiderati... Si possono inoltre far bollire e poi
mangiare con latte o panna montata.
Nella sezione gastronomica del sito sono consultabili alcune ricette
tipiche a base di castagne, in particolare i gnocchi di castagne. In
passato esse erano considerate, insieme alle noci, un prodotto di largo
consumo, importante quanto il pane, divenendo alimento saliente della
cucina locale. Venivano infatti cucinate in modi differenti grazie al
loro sapore gradevole, rendendo la cucina, seppur povera, molto
sostanziosa. Va inoltre ricordato che esse non venivano utilizzate solo
come frutto ma trasformate anche in farina utilizzata per varie ricette.
Per celebrare questo prezioso frutto che tanto ha sostentato i nostri avi
e tanta gioia ancora dona a noi valligiani, nei mesi di ottobre e
novembre vengono spesso organizzate feste e castagnate nei paesi della
provincia.
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