|
|||||
|
E'
questo, un percorso piuttosto impegnativo e riservato ad escursionisti
preparati ed allenati ma che unisce alle particolarita' naturalistiche
che, ad ogni angolo, si incontrano ed alla diversita' ed ai contrasti
delle vedute che si susseguono, una rievocazione storica di un itinerario
di fatica e di sudore. Esso si svolge, infatti, per la gran parte
sull'antico percorso che vedeva passare, anche in stagioni climaticamente
sfavorevoli, i contrabbandieri della Valdisotto, curvi sotto alcune
decine di chilogrammi di caffe' o tabacco, che evitavano in questo modo
il facile ma, purtroppo per loro, pericolosissimo Passo di Val Viola,
sotto il quale era posta la Caserma della Guardia di Finanza (l'attuale
rifugio Viola). Dal rifugio Viola, senza andare a prendere il tracciato principale che, verso destra, conduce al Passo, passando tra i due laghetti che lo ornano ci si dirige in direzione sud-ovest verso un evidente sentiero che risale una ripida costa, dapprima erbosa, e che porta ad una incantevole serie di laghi alpini incastonati fra le tormentate e granitiche rocce del Passo di Val Viola. Da questi, si e' ora in territorio svizzero, si punta decisamente a sud traversando in obliqua salita su gande e sfasciumi. Poco prima di raggiungere un ennesimo limpidissimo laghetto, posto a quota 2490 metri e la cui particolarita' e' quella di essersi originato nel corpo della storica frana di Saoseo, si punta diritti verso il sovrastante Passo del Corno, intaglio posto fra la cresta del Dügüral, sulla destra, e l'evidente avancorpo occidentale del Corno Dosde'. Risalendo per ripidi canali erbosi di isiga (Nardus Stricta) e per gradini rocciosi, e superata infine una liscia placca inclinata, si giunge al Passo (m.2934), cosi' chiamato nel 1891 dal Serlinese Dr. Darmstádter. Balze erbose e gradini rocciosi portano alle morene del sottostante circo glaciale dal quale si discende nella regolare Val Cantone di Dosde' e ci si congiunge con il sentiero che dal bivacco Caldarini porta alla Capanna Dosde'. Toccato il Baitìn del Pastore (m 2368), il comodo sentiero conduce all'ampia spianata della Val Dosde', in fondo alla quale vi e' la malga omonima (m 2129) di proprieta' del Comune di Valdisotto. Per risalire al rifugio Viola conviene prendere il sentiero, a tratti poco evidente, che si imbocca sulla sinistra ancor prima di raggiungere, dalla Malga, il ponticello che attraversa il torrente Viola. Tra cespugli, rododendri e radi larici, con tracciato parallelo al torrente stesso, si raggiungono i laghi di Val Viola e, quindi, il rifugio, completando questo stupendo giro completo attorno al Corno Dosde'. Difficolta': EE - Dislivello: m.900 - Tempo: ore 4 -5.
|
||||