La
Valsassina è la parte montuosa del lecchese e abbraccia le due valli
della Pioverna e del Varrone. Essa è come un grande arco che parte
dal lago di Como per ritornarvi: infatti, parte da Lecco per tornare
a Bellano.
La Valsassina è formata da un sistema di morene
lasciate dall’antico ed enorme ghiacciaio che, scendendo dalla
Valtellina, riempiva il lago di Como e colmava il bacino di Pioverna.
A sud si apre la conca di Lecco con i massicci
dolomitici del Resegone e delle Grigne, luoghi cari a Leonardo che li
ha studiati per i suoi fondali della "Gioconda" e resi celebri da
Manzoni che vi ha ambientato i "Promessi Sposi". A nord s'innalzano
le cime più elevate della valle, il Legnone e il Pizzo dei Tre
Signori da cui si gode uno stupendo panorama sulle Alpi Orobie e
sulla Valtellina.
L’ambiente della valle è molto vario per la flora
ricchissima e dai vivi colori, per il panorama sempre diverso sui
monti e sul lago, per il paesaggio fantastico e quasi irreale delle
Grigne con i loro canaloni selvaggi e con le mille guglie e pinnacoli
che si stagliano contro il cielo.
Il clima temperato dalla massa d’acqua del lago e le titleitudini
che vanno dai 200 m della riva ai 2500 m delle cime più elevate
consentono vegetazioni variatissime, dall’ulivo alla quercia, al
castano, al faggio, all’abete e culture di cereali, patate e verdure.
La zona era ricca di faine, ghiri, lepri, martore, tassi,
scoiattoli e volpi. Non mancano l’orso, il lupo e l’aquila reale di
cui l’ultimo esemplare è visibile impagliato in un bar di Pasturo.
In valle ci sono miniere di ferro, piombo e galena argentifera;
l’antica tradizione ferriera conta ancora oggi molte piccole
industrie.
Pur tra le difficoltà di un’attività faticosa su terreni poveri e
frazionati permane sul territorio una buona presenza di agricoltori
con allevamenti di bovini. Rinomata è la produzione di formaggi come
il taleggio e le robiole.
Lungo i sentieri è facile incontrare esempi caratteristici di
architettura alpina, alpeggi e baite ancora oggi abitate durante la
stagione estiva, monumenti ricchi di pregevoli opere d’arte, ambienti
curiosi da cui sono note fantasiose leggende. Interessante la grotta
di Moncodeno con le sue colonne di ghiaccio internamente cave e il
piccolo lago dalle sponde ghiacciate come pure i resti medioevali e
le parrocchiali con i loro affreschi e dipinti. |