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Al rifugio Trona Soliva, ex Casera di Trona, si accede attraverso ben
quattro vie.
La più breve è quella che parte da Laveggiolo (m.1471), frazione di
Gerola. Questo pittoresco paesino si raggiunge tramite la Statale 405
della Val Gerola, che si imbocca nei pressi della contrada S. Rocco a
Morbegno. Giunti a Gerola, nei pressi del cimitero, oltre il paese,
prendiamo sulla destra la strada, asfaltatata fino ad un chilometro prima
di Laveggiolo, e poi diviene sterrata, ma comunque ben transitabile.
Parcheggiamo l’auto e mettiamoci in cammino.
La pendenza è lieve. Giungiamo ben presto ad un bivio. Una scritta ci
indica che possiamo proseguire diritti con la sterrata, impiegando ore
1.30 per arrivare al rifugio, oppure possiamo deviare a sinistra e
imboccare un sentiero che ci farà risparmiare 15 minuti. La sterrata
prosegue, sempre in lieve salita addentrandosi nella val Vadrano, dove si
supera un torrente su alcune assi di legno, per poi uscirne sull’altro
versante, disegnando una “V” rovesciata. Il sentiero, invece, titleernando
tratti in piano ad altri con lieve dislivello, scende ad attraversare il
torrente di val Vedrano in un punto più basso, dove troviamo una piccola
area da picnic. Superato il corso d’acqua su di un ponticello di legno,
si sale ripidamente fino ad immettersi sull’altro percorso. Proseguiamo
ora fino a trovare un cartello che segnala una mulattiera che si stacca
dalla strada sulla sinistra e sale attraverso un bosco di larici.
Superato questo deciso strappo, si esce dal bosco nei pressi di un tavolo
con panche che invita ad una breve sosta e si prosegue a mezza costa. Sul
versante opposto si possono vedere le due dighe che chiudono a valle i
laghi di Pescegallo e di Trona. Si passa sotto un traliccio dell’alta
tensione e si incontra il sentiero che sale ripido da Gerola. Poi
raggiungiamo un torrente e, dopo averlo seguito per pochi metri, lo
superiamo, giungendo in breve alla meta.
La seconda via comincia subito oltre Gerola alta (m.1053), dove, nei
pressi della centrale idroelettrica, si abbandona l'auto e ci si
incammina lungo la mulattiera che percorre la Valle della Pietra. Il
percorso sale dapprima gradualmente, poi in modo più deciso. Ignorata la
deviazione per il Lago artificiale di Trona, proseguiamo diritti su
terreno ripido per giungere alla nostra meta in un totale di 2 ore e 15
minuti.
Il rifugio può essere raggiunto anche da Pescegallo (m.1454), frazione di
Gerola, in 2 ore 30, o da Premana, in Valsassina, in 4 ore 15 minuti.
E' degno di nota che Andrea Savonitto, gestore del rifugio e Guida
Alpina, ha attrezzato negli ultimi anni in zona delle vie d'arrampicata.
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