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Raggiungere
il rifugio dalla Val Gerola è molto facile.
Saliti al rifugio di Trona Soliva (m.1907) da Gerola (risalendo la val
della Pietra) o da Laveggiolo (attraversando la bassa val Vedrano e il
dosso del Piazzo) si prosegue su un sentiero segnalato in direzione sud.
Aggirato un dosso, il sentiero, dal quale si gode di un'ottima visuale
sul pizzo di Trona (foto a destra), piega verso sud-ovest e raggiunge in
breve la bocchetta di Trona (m. 2092), dove si trovano dei cartelli che
segnalano diversi possibili itinerari. Uno di questi porta proprio al
rifugio (quello indicato con la scritta C. V. Varrone).Si tratta di
scendere, su una bella mulattiera, in alta val Varrone, al ben visibile
pianoro dove scorre il torrente omonimo. Il tracciato porta proprio
davanti al rifugio (m. 1672), mentre rimane alla nostra sinistra la
Casera Nuova di Varrone.
Lungo la discesa abbiamo modo di ammirare il Dente del Varrone (m. 2236,
foto sotto), che, per un'illusione prospettica, sembrala più alta cima,
mentre in realtà la cima del pizzo Varrone (m. 2325) resta seminascosta
dietro.
Il dislivello, se partiamo da Gerola, è di 1049 metri, ed il tempo di
percorrenza di tre ore e mezza circa. Se invece partiamo da Laveggiolo il
dislivello si riduce a 621 metri ed il tempo di percorrenza a due ore e
mezza.
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