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Il
Pian di Gembro, Riserva Naturale dal 1988, si trova nei pressi di
Trivigno, piccola località raggiungibile svoltando a sinistra alla
fine dell'abitato di Aprica (direzione Edolo) e risalendo alcuni
tornanti sino ad arrivare ai circa 1300 metri di titleitudine della
piana.
Si tratta di una conca pianeggiante (superficie 126.5 ettari) che si
formò in seguito al ritirarsi dei ghiacciai dell'era Quaternaria,
nella quale si trova una torbiera, ovvero di una cavità del suolo più
o meno profonda, acquitrinosa, entro la quale, a causa di particolari
condizioni ambientali, avviene la trasformazione dei resti di
vegetali essenzialmente palustri e lacustri in torba.
La torba è un combustibile fossile di recente formazione e di conseguenza
con basso potere calorifico, per questo motivo dopo un suo primo
impiego come combustibile ci si limita oggi ad utilizzarla nel
giardinaggio.
Nei pressi dei due laghetti della piana si trovano due interessanti
tipi di piante carnivore (Drosera rotundifolia e Pinguicola alpina),
così definite per la loro capacità di catturare piccoli insetti per
mezzo delle loro foglie vischiose e di digerirli tramite enzimi
prodotti dai peli ghiandolari.
Il fascino e l'interesse naturalistico di questa zona sono arricchiti
anche dalla presenza di altre specie vegetali, di cui alcune molto
rare (Oxiccoccus quadripetalus e la Andromeda polifoglia).
Nelle acque delle due maggiori pozze, dove si raccolgono le acque di
scolo della torbiera, vivono specie anfibie tra cui il Tritone
crestato.
Ad incorniciare questo angolo di suggestiva bellezza vi sono le
maestose cime del gruppo dell'Adamello. |
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