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La
Riserva Naturale del Pian di Spagna, la più grande della Lombardia
(1500 ettari), è da considerarsi un vero e proprio paradiso per gli
amanti della fauna e della flora così come per gli appassionati di
fotografia.
La zona così definita si estende dal Lago di Mezzola, il quale si
trova allo sfociare della Valchiavenna, fino all'imbocco di Colico.
Può essere facilmente ammirata volgendo lo sguardo ad ovest mentre si
percorre la Strada Statale 36 - la Riserva costeggia infatti tutta la
Statale 36 all'uscita dalla Superstrada fino alle gallerie di Verceia
- anche se in realtà, per la sua bellezza superba ma discreta, può
sfuggire allo sguardo incurante del viaggiatore.
Deve il suo nome alla dominazione spagnola che si è protratta qui
fino al 1726, la cui maggiore testimonianza è il Forte di Fuentes.
In questo periodo l'area era però caratterizzata dalla presenza di
una vasta palude, teatro di numerose alluvioni e pestilenze.
Dobbiamo infatti tenere presente che in passato il fiume Adda
scorreva lungo un percorso diverso da quello attuale: attraversava
questa vasta zona con ampie curve e andava ad immergersi nel Lago di
Mezzola (che deve il suo nome al dimezzanto del bacino del Lago di
Como, che fino al XVI secolo fin qui si spingeva). Ne derivava
un'area di importanza strategica per la difesa da invasioni e da
attacchi nemici. Furono successivamente gli austriaci a deviare
l'Adda verso il Lago di Como (1858). L'attività di bonifica
incominciò però soltanto intorno ai primi del '900.
Dal 1985 la zona è stata istituita Riserva Naturale del Pian di
Spagna (è una delle 9 Riserve Naturali istituite tra il 1984 e il
1989 in Valtellina). Lo scopo di tale istituzione è quello di
preservare le caratteristiche uniche di questo ambiente palustre nel
quale trovano dimora numerose varietà di fauna migratoria (la riserva
vanta una posizione strategica alle rotte di migrazioni degli uccelli
acquatici ai quali offre la possibilità di sostare, trovando rifugio
e nutrimento, durante gli spostamenti stagionali dall'Africa al
centro Europa) e stanziale - CIGNO REALE, SVASSO MAGGIORE, AIRONE
CENERINO, GERMANO REALE, FOLAGA, MORETTA, MORIGLIONE - oltre che
numerose specie di insetti acquatici e semi-acquatici. Anche la
presenza di forme vegetali molto interessanti - NINFEA GIALLA
e BIANCA, NANNUFARO, GIAGGIOLO ACQUATICO, TIFA, NINFEA COMUNE, CANNA
DI PALUDE, CARICE - contribuisce ad arricchire di fascino questa
riserva.
La Riserva del Pian di Spagna è purtroppo una delle tante vittime dei
cambiamenti ambientali dovuti all'intervento poco rispettoso
dell'uomo sulla natura. Negli ultimi decenni infatti alcune attività
dell'uomo si sono fatti più invasive compromettendo parte del
territorio; negli anni '70 si era addirittura parlato
dell'insediamento di una centrale nucleare!
Oggi il Pian di Spagna rischia di diventare una "riserva fantasma"
poichè la diminuzione della presenza di molte specie animali (ad
esempio la rana verde) e vegetali avrà come conseguenza l'titleerazione
di tutto il complesso e meraviglioso ecosistema che è venuto qui a
crearsi negli anni. |
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