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Raggiungere
la Riserva del Paluaccio di Oga è semplice; 2 Km prima di Bormio
(arrivando da Sondrio) si raggiunge l'abitato di Santa Lucia, da qui
si svolta a destra e salendo per pochi Km si raggiunge il paese di
Oga.
Giunti fin qui si può proseguire in auto fino alla Riserva oppure a
piedi (circa 200 mt. di dislivello) se si vuole godere appieno la
bellezza del luogo.
La Riserva del Paluaccio di Oga è stata sottoposta a tutela della
Regione Lombardia a seguito della necessità di proteggere e
conservare un ambiente unico nel suo genere e in via di distruzione.
Il Paluaccio è una torbiera collocata in una zona di particolare
interesse naturalistico. Qui hanno trovato "rifugio" tipologie di
vegetali ormai in estinzione tra i quali: Andromeda polifolia,
Drosera rotundifolia, Eriophorum vaginatum, Primula farinosa e Carex
limosa.
Inoltre ricopre anche una funzione di archivio naturale, infatti
attraverso lo studio dei pollini e del carbonio rimasti intrappolati
negli strati della torbiera è possibile ricostruire le variazioni
subite dal clima degli ultimi millenni.
Ma cosa è una torbiera? Una torbiera è una sorta di deposito di
torba, un combustibile naturale avente scarso potere calorico
fortemente utilizzato nella prima metà del XX° secolo; oggi viene
unicamente impiegato come concime per vivai. Alla base della
formazione della torba ci sono gli sfagni, minuscole piante che,
crescendo in territori acquitrinosi, anno dopo anno causano la morte
della parte basale della pianta stessa che andrà incontro ad un lento
processo di decomposizione, favorito dalle basse temperature. L'acqua
e la temperatura non troppo elevata sono elementi indispensabili al
mantenimento della torbiera.
Oggi la situazione del Paluaccio di Oga è giunta ad uno stadio
evolutivo prossimo all'esaurimento; infatti i numerosi interventi di
drenaggio del terreno, effettuati tra il 1920 e il 1930, e volti alla
bonifica del territorio hanno causato un rapido processo di
invecchiamento della torbiera dovuto alla mancanza di acqua. Una
seconda causa della sua lenta degenerazione può essere ricercata nel
continuo aumento delle temperature verificatosi negli ultimi anni.
Segnaliamo a chi fosse interessato che nei pressi di Aprica, al Pian
di Gembro, vi è un'altra torbiera, anch'essa inserita in una zona
tutelata dalla Regione Lombardia.
La vista al Paluaccio di Oga permette di ammirare il contesto
naturale in cui è collocata, caratterizzato dalla presenza di prati,
pascoli e boschi di conifere. Trovandosi in zona vale la pena di fare
una visita al Forte di Oga, uno degli ultimi esempi di fortificazione
valtellinese risalente al primo conflitto mondiale e ancora intatta. |
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