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Dal
rifugio Branca. Si risale l'evidente morena che in destra idrografica
scende dal ghiacciaio dei Forni, sulla via normale di salita al Palón de
la Mare, fino a toccarne l'ampia conca glaciale superiore. Attraversatala
verso destra, si supera la erta balza rocciosa che va a morire nei
seracchi discendenti dal bacino superiore dei ghiacciaio dei Forni. Lungo
quest'ultimo, si punta in direzione est verso il Passo della Vedretta
Rossa (m.3405) dal quale volgendo decisamente a destra, si raggiunge su
facili pendii il M. Vioz (m.3645). Da qui in dieci minuti, si scende
verso la Val di Peio al rifugio (ore 3-4, PD+).
Dal rifugio Mantova al Vioz si raggiunge in breve la vetta del Vioz (m.3645),
dalla quale una lenta e dolce discesa conduce, verso settentrione, al
Passo della Vedretta Rossa (m.3405). Da qui si risale la rocciosa cresta
sud-ovest del Palón de la Mare (m.3703), facile ed ormai segnata da un
evidente sentiero, sino a toccarne la vetta.
Un altrettanto facile discesa su ghiacciaio conduce al Col de la Mare (m.3442),
poco sopra del quale è ubicato il Bivacco Colombo. La traversata della
biforcuta Cima del M. Ròsole (m.3536) è divertente e conduce all'omonimo
Passo (m.3502) dal quale, superando due omogenee spalle nevose, si tocca
la vetta del Cevedale (m.3769), punto più alto dell'intera traversata
delle 13 Cime.
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