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Verso la fine dell' Ottocento nasce la proposta di introdurre una ferrovia tra le intricate valli alpine al fine non soltanto di collegare i centri principali di questa zona, ma soprattutto di potenziare l'attività turistica che diventerà poi il motore trainante dell'economia di molte valli. Grazie all'interessamento di un ex consigliere federale svizzero, Numa Droz, aiutato dal consigliere nazionale Alfredo Planta, la ditta inglese General Water Power Limited ottiene dal governo elvetico la concessione per la costruzione della Ferrovia del Bernina il 22 dicembre 1899. La spinta decisiva per il progetto la diede l'apertura del tronco ferroviario Sondrio-Tirano nel 1902: una ferrovia che da St. Moritz arrivasse a Tirano, avrebbe avuto la possibilità di collegarsi all'intera rete italiana e, più in generale, europea. Dopo la costituzione della società per azioni "Ferrovia del Bernina", nel 1905 venne indetto un referendum nelle cittadine di Brusio, Poschiavo, Pontresina e St. Moritz, al fine di chiedere il parere dei cittadini direttamente interessati. Quasi tutti i votanti si espressero a favore della ferrovia e così il nuovo progetto, presentato nell'inverno del 1905, venne approvato dal Governo Centrale il 2 marzo 1906. I lavori vennero inaugurati il 1 maggio dello stesso anno e completati il 5 luglio 1910.
La ferrovia prende avvio da Tirano a 492 metri di quota, raggiunge i 2257 metri dell' Ospizio del Bernina e scende fino ai 1777 di Pontresina. Durante la Prima Guerra Mondiale si determinò un grave crollo del numero dei passeggieri che arrecò numerose difficoltà a questa piccola ferrovia alpina. Questa situazione di estremo disagio durò fino al 1 gennaio 1942 quando la Ferrovia del Bernina entrò a far parte della Ferrovia Retica.

Vi invitiamo a trascorrere una giornata a bordo del trenino rosso del Bernina. Il viaggio inizia alla stazione di Tirano dove, dopo aver sbrigato le formalità doganali (non scordatevi la carta d'identità!), si sale sul treno rosso della Ferrovia Retica. Dalla stazione si attraversano le case di Tirano, si passa di fronte al Santuario della Madonna e ci si inoltra nella valle di Poschiavo. Il trenino segue da vicino la strada e il torrente Poschiavino. In prossimità delle prime case di Brusio, descrive un ampio cerchio al fine di acquistare un po' di quota. In alto, è possibile ammirare il campanile della chiesetta di San Romerio. Raggiungiamo il piccolo centro di Miralago e costeggiamo la riva sinistra del lago. Tra le case di Le Prese il trenino invade in parte la strada statale e inizia ad inerpicarsi lungo i fianchi della valle di Poschiavo, seguendo un percorso ripido fatto di curve e tornanti. Oltre il paese di Poschiavo (1019 m), si continua lungo il fianco sinistro sempre più in alto. Giungiamo così al tranquillo piano dell'Alpe Cavaglia (1693 m) dove ammiriamo un folto bosco di larici, abeti e pini cembri. Procediamo ancora verso nord e, con alcuni ripidi tornanti, risaliamo l'ardua val di Pila. Raggiungiamo così i 2091 metri dell'Alpe Grùm. Verso ovest si apre lo spettacolo del ghiacciao del Palù e del Lag da Palù, il lago che raccoglie le acque provenienti da questo ghiacciaio. Successivamente incontriamo il lago Bianco, ne percorriamo la riva destra e siamo in breve alla stazione del Passo del Bernina che, con i suoi 2256 metri, rappresenta il punto piu' alto del percorso. Superiamo il piccolo Ley Nair e il Ley Pitschen, iniziamo la discesa lungo la valle del Bernina. Passiamo accanto ad alcune stazioni sciistiche e arriviamo infine alla stazione di Morteratsch, da dove si ha una panoramica impareggiabile sul gruppo di monti che si estende dal Pitz Bernina al Pitz Palù. Lasciamo sulla destra della valle il centro turistico di Pontresina e dopo alcuni chilometri raggiungiamo la cittadina di St. Moritz, punto finale della nostra escursione.

Il trenino del Bernina è caratterizzate da carrozze moderne, servite da minibar, alcune delle quali completamente scoperte, da cui è possibile ammirare il panorama a 360°. Questa gita offre la possibilità di passare alcune ore a stretto contatto con la natura, respirare il profumo dei boschi, lasciarsi accarezzare dalla brezza ed abbronzare dal sole alpino.