Situata
a 1172 metri s.l.m., Aprica è una nota stazione turistica allungata
in una verde conca circondata da boschi e, come dice il nome stesso,
luminosa, esposta al sole e all'aria. Si trova al passo che congiunge
la provincia di Sondrio (Valtellina) a quella di Brescia (Valcamonica),
posizione strategica da cui in passato le è derivata gran parte della
sua importanza. E' una cittadina moderna, dotata di strutture
turistiche di prim'ordine ed in grado di offrire ai propri ospiti
divertimento, sport e relax.
CENNI STORICI
La storia di questo centro è molto antica e lo dimostrano i
ritrovamenti di incisioni rupestri nella vicina Val Belviso, coppelle
e affilatoi nei pressi del lago Torena e la pietra di maglio di una
fucina situata nei pressi dell'ingresso della chiesetta di S.Paolo.
Si pensa che un primo nucleo abitativo sia dovuto ai romani, i quali
si occupavano dell'estrazione del ferro nelle vallate circostanti
(nella parte alta della valle si possono ammirare le vestigia di
alcuni forni di prima fusione risalenti a questo periodo). La prima
notizia certa relativa a questo luogo è la presenza di uno xenodochio,
ovvero di un alloggio per viandanti, intorno all'anno 1000. Per
secoli Aprica mantiene il ruolo di via di transito per gli eserciti,
conoscendo la dominazione francese, grigione ed infine austriaca.
Intorno alla metà del XIX secolo il governo austriaco si impegna
nella costruzione di una nuova strada per il collegamento con Sondrio
che prima era molto pericoloso. Grazie a queste migliorie la via
dello sviluppo turistico ed economico è aperta per Aprica, la quale
in breve diventa una delle mete di villeggiatura più rinomate della
Valtellina. Nel 1927 acquisisce l'autonomia diventando comune
indipendente da Teglio. Il numero degli alberghi aumenta di anno in
anno e nel dopoguerra vengono costruiti i primi impianti di risalita
e le piste da discesa. Data importante per questa cittadina di
montagna è il 1981, quando le viene conferito l'onore di ospitare la
Coppa del Mondo di sci alpino maschile.
PASSEGGIANDO PER APRICA
Il Comune di Aprica, per valorizzare ed abbellire le contrade del
paese, ha creato tre percorsi tematici all'interno dei borghi storici
di S.Maria, Dosso e S.Pietro. Le tematiche sviluppate sono la storia,
la flora e la fauna della cittadina e dei sui dintorni. Si tratta
in pratica di tre serie di 16 quadri realizzati da Alcide Pancot,
artista legato alla Valtellina, i quali riproducono sui muri delle
abitazioni scene di vita quotidiana, avvenimenti storici relativi
allo sviluppo turistico, fiori e animali della catena orobica. Un
altro modo per avvicinare gli ospiti di Aprica agli usi, costumi,
tradizioni e ambiente naturale della zona.
Per quanto riguarda la vita religiosa di questo centro alpino, due
sono le chiese principali. La chiesa di San Pietro fu eretta
all'inizio del XIII sec. e diventò parrocchia due secoli dopo. La
navata presenta una struttura a colonne la quale risente
dell'influsso romanico. All'interno è possibile ammirare il Ciborio
in legno intagliato dipinto, scolpito e dorato, e un pregevole
confessionale in noce. Vi è poi la Chiesa di S.Maria all'interno
della quale troviamo un quadro intitolato "La Sacra Famiglia e i
Santi", presumibilmete di Giovan Battista Muttoni. Numerosi sono poi
gli affreschi antichi realizzati sui muri delle case nelle contrade
di Aprica, tutti risalenti al periodo grigione ed eseguiti in seguito
ad eventi miracolosi.
Una visita accurata la meritano sicuramente la Riserva Naturale del
Pian di Gembro e l'Osservatorio eco-faunistico alpino della Porta del
Parco di Aprica.
COME SI RAGGIUNGE
DA MILANO: una volta raggiunta Lecco si imbocca la superstrada
Lecco-Colico sino al Trivio di Fuentes. Qui inizia la SS 38 che ci
conduce direttamente a Sondrio. Proseguendo in direzione Tirano
incontriamo l'abitato di Tresenda, presso il quale incontriamo la
deviazione a sinistra per Aprica (12 km).
Vi si può giungere anche dalle provincie di COMO, BRESCIA, BOLZANO,
BERGAMO, TRENTO e dalla SVIZZERA.
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