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Il
rifugio è situato in località Piana dei Cavalli, sul versante retico a
nord di Sondrio, ed è stato ottenuto ristrutturando una vecchia baita.
Dal centro di Sondrio si prende la strada panoramica che sale a Montagna.
Qui giunti, si prosegue con la deviazione a sinistra che sale a Paini e
poi a S. Giovanni ed infine prosegue per l'Alpe Mara (ma si può anche
ignorare la deviazione e proseguire seguendo le indicazioni per l'alpe
Mara). Si tratta di una stradina stretta, ma asfaltatata fino al bivio per
Nesarolo, a quota 1200 circa. Si può comunque proseguire con un
fuoristrada oppure, usando un po' di cautela, anche con un'auto normale.
Se però siamo venuti per camminare, è meglio cha lasciamo la vettura
appena possibile, evitando così inutili preoccupazioni, e proseguiamo a
piedi. Saliamo nel bosco con vari tornanti. Giunti all'Alpe Mara,
dobbiamo attraversare il Davignone: in caso di recenti piogge abbondanti
si tratta di un vero guado, in quanto il torrente passa sia sotto che
sopra la strada.
Da
questo punto in avanti il passaggio degli automezzi è interdetto. Il
rifugio ormai già si intravede in alto e sarà l'unico punto di
riferimento per il nostro cammino; infatti la segnaletica è completamente
inesistente. Proseguiamo e, dopo aver oltrepassato un altro corso
d'acqua, piegamo a destra, passando accanto ad una stalla le cui mucche
gironzolano spesso lungo la via. Un tornante a sinistra ci riporta nella
direzione del Rifugio. Arriviamo poi ad un trivio, nei pressi di una
costruzione in muratura di un acquedotto. Prendiamo la strada a sinistra,
anche perché il rifugio è ormai lì, a portata di mano, e si vede
benissimo. Ignoriamo invece la strada centrale, nonostante sia segnalata
con bandierine rosso-bianco-rosse, che possono trarre in inganno chi
giunge qui per la prima volta. Il terzo percorso a destra, invece, porta
all'evidente bocchetta di Mara (m. 2342) e poi al lago Rogneda (2316).
Ancora pochi passi e siamo alla meta.
Tempo impiegato: dalla fine della sterrata h. 2.30 - dall'Alpe Mara h. 1
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