|
|
La lunga
ascensione che porta al Bivacco Bottani-Cornaggia parte a piedi dalla
località Poira di Civo, diciamo in linea di massima sopra Morbegno ma
vediamo meglio come arrivarci.
In Morbegno, si prende la via Forestale sino ad avvicinarsi al versante
dei Cech. Si risale per la strada provinciale sino all'abitato di Dazio e
più oltre in quello di Serone di Civo. Qui, si percorre un evidente
tornante in mezzo al paesino, portandosi sulla destra sino ad incontrare
dopo un chilometro circa la deviazione per la località Roncaglia di Civo,
sulla sinistra.
Proseguiamo oltre questo aggolomerato di case sino a raggiungibile lo
stupendo balcone immerso tra una pineta di rara bellezza che è Poira.
Sulla strada incontriamo l'Albergo Belvedere (o Bellavista) che è uno dei
posti ove sono disponibili le chiavi del Bivacco (un secondo albergo ove
recuperare le chiavi è il "Ville di Poira" - A dire il vero noi abbiamo
trovato il Bivacco aperto senza bisogno di chiavi...). Poco dopo la
pizzeria del paese la strada diviene sterrata e termine a breve; è qui
che lasciamo
la nostra automobile nei pressi di un'ampia zona adibita a parcheggio,
dopo circa 15 km di strada dal fondovalle (siamo nei pressi di una
chiesetta, a metri 1077).
Occorre qui non farsi ingannare dai cartelli che notiamo senz'altro in
mezzo alla pineta perchè inducono a seguire l'evidente ed invitevole
stradetta che vi si inoltra nel cuore. Torniamo noi alcuni passi indietro
per la strada percorsa con l'automobile e imbocchiamo il sentiero che
parte in chiara direzione Nord (Sentiero n.23, Bivacco Bottani oppure Tre
Cornini).
Da subito il sentiero guadagna quota nell'ombroso bosco di pini, senza
mai dar respiro all'escursiosista. Dopo le prime fatiche è però il
panorama ciò che di più prende posto nella mente di chi risale questo
versante in quanto a tratti regala magnifiche visioni del fondovalle e
più oltre della catena orobica al completo.
Dopo circa 1 ora e 30 minuti di cammino, nei pressi della località "Prà
Such" (prati asciutti, secchi - m.1647), si esce dal fitto bosco. Ma per
poco, perchè dopo aver raggiunto le tre baite superiori di questo
pascolo, si torna ben presto nel terreno boschivo, purtroppo funestato
evidente da uno di quegli incendi ormai troppo spesso padroni di questo
versante.
Quando ormai siamo a quota 1900 gli alberi lasciano spazio ad un alpeggio
nel quale si traversa un torrente e si prosegue per una valletta sino ad
incontrarne un secondo, ben più ampio e dal quale sulla nostra sinistra
notiamo i "Tre Cornini": l’Alpe Visogno (m.2050).
Anche il bivacco è da qui intravisto dai più attenti, i più stanchi
invece preferiscono il riposo dopo gli ormai 1000 metri di dislivello
risaliti.
Nel primo caso dobbiamo ora raggiungere il limite dei pascoli di quest'alpe
e per far ciò proseguiamo per il sentiero, ora meno ripido sino a pochi
metri dalla nostra meta. Il "Bottani" dal 1983 ha preso il suo degno
posto alle pendici orientali della Cima del Malvedello, cima che, con il
crinale che prosegue verso Est, costituisce lo spartiacque tra Valtellina
e Valle dei Ratti, a cui si può discendere dopo aver raggiunto il Passo
Locino (m.2636) o il Passo del Colino (m.2630).
Il tempo di percorrenza è di 3 - 4 ore.
|