Uccelli di ripa
Adattamento dal Catalogo ornitologico della provincia
di Como e della Valsassina (1870) del dottor Erasmo Buzzi.
1. Starda (Otis Tarda)
Uccello rarissimo, non arrivando da noi che per caso. L'ho
qui registrata perché qualcuna fu veduta, e mi dicono uccisa nei piani
di Colico.
2. Occhione (Oedienemus Crepitans)
Non tanto raro, e di passo. Abita i luoghi arenosi, ed
aperti, le imboccature dei fiumi, le rive sabbiose dei laghi. Gran
corridore più che volatore. Di giorno stà sempre appiattato dietro
qualche sasso, o cespuglio, che non abbandona se non fugato, ed anche in
tal caso dopo aver fatta una rapida corsa cerca nascondersi di nuovo.
Sul crepuscolo della sera abbandona il suo nascondiglio e quasi sempre
correndo va in cerca di cibo. Da noi non capita che alla Primavera, o
nell'Autunno inoltrato, e poco si trattiene. Io ne uccisi a Dervio.
3. Beccaccia di mare (Hematopus Ostralegus)
Raro e di passo. Abita le rive dei laghi, e dei fiumi. Io
ne uccisi un individuo nelle pianure di Dervio.
4. Pivere (Charadrius Pluvialis)
Volg. Pivee - Comune e di passo, più in Primavera
che in Autunno. Va in truppe, e preferisce i prati umidi e le rive degli
stagni. In alcuni luoghi dove forse sono più comuni se ne fa la caccia
coi copertoni.
5. Corriere grosso (Charadrius Hiaticula)
Non tanto comune e di passo. Abita le rive dei laghi e dei
fiumi. Un individuo fu da me ucciso sulla riva del lago a Dervio.
6. Corriere piccolo (Charadrius Curonicus)
Più comune del precedente e di passo. Nell'Agosto se ne
vedono alcuni viaggiare in compagnia del Totanus Hypoleucos (Gireu).
7. Fifa (Vanellus Cristatus)
Volg. Pavonzin - Comune e di passo. Nelle giornate
fredde, e piovose dell'Ottobre, ne passano da noi in buon numero che
vanno a svernare nelle pianure della Lombardia, ben pochi passando gli
Appennini.
8. Gambetta (Totanus Pugnax)
Da noi è piuttosto raro, e più comune nelle pianure della
Lombardia dove molti vi si trattengono nell’inverno, e vi è conosciuto
sotto il nome volgare di Sgambetton. Ma allora non veste la livrea di
nozze o d'estate; livrea assai diversa da quella dell'inverno come
occorre a moltissime specie di questa famiglia, che fanno due mute.
Nidifica nei paesi settentrionali della Germania e soprattutto in
Olanda.
9. Chiò-Chiò (Totanus Fuscus)
Questa specie e le seguenti sono confuse in volgare sotto
al nome generico di Girolon, Sculapi. Non tanto comune e di passo. Abita
i prati umidi, i margini dei fossi e dei paludi.
10. Pettegola (Totanus Calidris)
Non tanto comune e di passo; ha gli stessi costumi del
precedente. Un individuo fu da me ucciso nella pianura di Dervio.
11. Piro-Piro culbianco (Totanus Ochropus)
Comune e di passo. Dal Maggio al Settembre se ne vedono
moltissimi sulle rive dell'Adda e della Mera in Valtellina.
12. Piro-Piro piccolo (Totanus Hypoleucos)
Volg. Gireu - Comunissimo e di passo. Abita le rive
dei laghi e dei fiumi, molti nidificano lungo le rive dell'Adda e della
Mera nella valle Pregallia. Un nido fu da me trovato sulla riva del
fiume a Dervio. Col fucile se ne uccidono molti in Agosto, massime da
quelli che sanno bene imitarne il fischio. Se per caso uno fosse
soltanto ferito si tuffa nell'acqua alla guisa di una Fulica, e come
quella ne percorre dei discreti spazi per sottrarsi al cacciatore,
sortendone perfettamente asciutto.
13. Piro-Piro boscareccio (Totanus Glareola)
Non tanto comune, e di passo. nei piani di Colico e di
Novate ne furono presi.
14. Piovanello, Pancia nera (Tringa Alpina)
Raro qualche individuo fu preso. In queste specie come in
quasi tutte le Tringhe le mute variano moltissimo secondo l'età e
l'epoca dell'anno, per cui molte volte riesce difficile distinguerne le
singole specie e le singole età.
15. Pittima Reale (Limosa Melanura)
Rara. Da noi e più facile vederne al ripasso in Primavera.
16. Beccaccia (Rusticola Vulgaris)
Volg. Galinazza - Comunissima e di passo. Sui monti
arriva sulla metà di Ottobre e dura il passo fino ai primi di novembre,
ed anche di più, secondo la stagione e l'annata più o meno abbondante.
Uccello quasi notturno poiché di giorno sta appiattato nei boschi e non
li abbandona alle alla sera per andare in cerca di pascolo, o per
continuare il suo viaggio. Si caccia col fucile, e coi lacci, e questi
due metodi, sono da tutti conosciuti che a me non val la pena il
descriverli. Soltanto dirò che la caccia della Beccaccia col fucile è
quella che meglio soddisfa il cacciatore, ed è quella in cui un bravo
cane ha largo campo di mostrare fin dove arrivano i suoi meriti. La
Beccaccia allo spiedo è un boccone senza pari.
17. Croccolone (Scolopax Major)
Volg. Sgneppon - Comune, e di passo. Da noi è più
comune in Primavera che d'Autunno. Abita nei prati erbosi ed umidi. Il
Croccolone è una nobile selvaggina al pari della Beccaccia, ma siccome
il suo passo più abbondante succede quasi sempre in Primavera inoltrata,
cioè in caccia proibita, così i cacciatori in questo ramo sono quasi
sempre delusi.
18. Beccaccino Reale (Scolopax Gallinago)
Volg. Sgneppa - Comune e di passo, abita i prati
umidi, lungo ai margini delle gore, e delle paludi. Le vaste pianure di
Colico e di Novate un tempo famose per l'abbondanza di cacciagione
d'ogni specie, lo erano in particolar modo pel beccaccino. Coll'andar
del tempo i debordamenti dell'Adda, e della Mera, ed in questi ultimi
anni le paludi diseccate in varii siti da molti privati, il
raddrizzamento fatto del canale dell’Adda hanno quasi del tutto cambiate
nel piano le condizioni favorevoli per la selvaggina, e vanno tuttora
cambiandosi ogni anno. La distruzione dei boschi e le cambiate
condizioni dei piani, sono forse le due cause, se non uniche, almeno
primarie del continuo diminuire della selvaggina, ed andando avanti le
cose in queste proporzioni non sarà certo esagerazione il dire che fra
pochi anni non vedremo più. selvatici. Il Beccaccino arriva da noi in
Agosto per ripartire a Primavera innoltrata. I primi arrivati, che non
hanno sentito per anco il fischio dei pallini, tengano bene la ferma, si
levano con calma, e volano sempre diritto, per posarsi quasi subito, ma
appena, come dicono i cacciatori, hanno sentito l'odore della polvere,
diventano astuti, e si levano da sé al minimo rumore, volano
irregolarmente, o come direbbesi a zigzag, con tanta velocità che
richiedesi l'abilità di un valente cacciatore per puntarli.
19. Frullino (Scolopax Gallinula)
Volg. Sgneppin - Arriva più tardi del Beccaccino,
ed abita le stesse località. E’ uccello più duro a levarsi, e tiene la
ferma lungamente, anzi senza il cane è quasi impossibile il farlo
levare. Vola quasi mai a zig-zag.
20. Chiurlo maggiore (Numenius Arquata)
Non tanto comune. Se ne vedono in Primavera più facilmente
che d'Autunno.
21. Grue (Grus Cinerea)
Volg. Gru - Comune. Da noi non se ne vedono che di
passaggio nell'aria, ed è molto difficile che si posino a terra, forse
lo fanno di notte. Volano ad una grandealtezza, in truppe più o meno
grandi e disposte a V. Nelle giornate fredde e nebbiose del Novembre,
occorre spessissimo di accorgersi del loro passaggio al grido rauco e
forte, che continuamente fanno sentire viaggiando.
22. Cicogna bianca (Ciconia Alba)
Piuttosto rara. Qualche individuo è capitato nelle pianure
di Colico, e nel mezzo della Valtellina.
23. Nonna (Ardea Cinerea)
Comune nei piani di Colico e di Novate dove credo che vi
nidifichi. Tanto questa che le specie seguenti sono conosciute sotto il
nome volgare di Ardea, Sgolgia.
24. Rannocchiaja (Ardea purpurea)
Meno comune della precedente, di cui ha le medesime
abitudini.
25. Sgarza ciuffetto (Ardea Ralloides)
Rara.
26. Tarabuso (Ardea Stellaris)
Volg. Tanabus - Comune. Vive nelle giuncaje e nei
canneti delle paludi. Occorre spessissimo di trovarne nei piani di
Colico andando a caccia delle Gilardine. Col potente suo becco sa
difendersi molto bene dai cani, quando non fosse che ferito.
27. Nitticora (Ardea Nicticorax)
Raro. Qualche individuo fu ucciso a Colico.
28. Tarabugino (Ardea Minuta)
Volg. Sgolgin - Comunissimo, e nidifica, nei
canneti, e nelle selciaje dei piani di Colico.
29. Gallinella (Rallus Aquaticus)
Volg. Grugnet - Comune e sedentario. Abita nelle
più folte giuncaje, e nei prati liscosi del piano di Colico, e come
tutte le altre specie del genere Rallus sono molto tarde a levarsi, e
non vi si determinano che dopo avere invano tentate tutte le astuzie
possibili, perfino quella di arrampicarsi su qualche canneto, per cui si
richiedono cani bene ammaestrati in questo genere di caccia, che
d'altronde è più di danno che di utile, perché i cani perdono uno dei
loro meriti principali che è la ferma e diventano focosi e
disubbidienti. La sua carne è poco buona.
30. Re di quaglie (Rallus Crex)
Volg. Re de Quaj - Comune e di passo. Abita di
preferenza le praterie umide, ed ha le stesse abitudini della precedente
specie.
31. Voltolino (Rallus Porzana)
Volg. Gilardina - Comune e di passo. Abita nei
prati liscosi ed umidi, nel più folto delle giuncaje. Corre velocemente,
ma vola con lentezza e quasi con sforzo, motivo per cui come la
Gallinella, sono tenacissimi a levarsi davanti al cane. Da noi passano
in Settembre ed alcuni anni in quantità grandissime. Una volta più che
adesso i piani di Colico erano famosi per l'abbondanza dei Voltolini.
32. Schiribilla (Rallus Pusilius)
Volg. Calchin - Da noi meno comune del Voltolino;
arriva e parte con quello, abita gli stessi luoghi, e tiene le medesime
abitudini.
33. Sciabica (Rallus Chloropus)
Volg. Grugnetton - Comune e sedentario. Abita gli
stessi luoghi delle specie precedenti, cercando di preferenza i luoghi
più folti, e più abbondanti d'acqua.
|