Uccelli razzolatori
Adattamento dal Catalogo ornitologico della provincia
di Como e della Valsassina (1870) del dottor Erasmo Buzzi.
1. Fagiano di monte (Tetrao Tetrix)
Volg. Gall de montagna, Fasan - Comune e
sedentario. Abita i più folti boschi di abeti delle nostre montagne.
Uccello selvatico e solitario per istinto, vive sempre da solo e non si
unisce in coppia che all'epoca degli amori per separarsi e dividersi,
subito dopo che i giovani nati sieno in grado di far da se. I Tetraoni a
differenza delle pernici godono il privilegio di appolajarsi sugli
alberi, ma d'ordinario non vi passano che la notte per dormire, oppure
di giorno, quando sieno con un po’ di insistenza perseguitati, sempre
però dopo essersi portati ben lontani dal cacciatore. La femmina
partorisce da 10 a 12 uova che depone in un nido fatto grossolanamente
in mezzo alle eriche. Fra tutti i selvatici è quello che si lascia più
puntare dal cane, e non si risolve a levarsi che quando il cane lo ha
quasi toccato col naso. E mi è occorso alcune volte coi giovani
fagianotti di lasciarsi prendere dal cane quando questo sia molto abile.
Ora non sono molti anni che i fagiani erano comuni sui monti della
Valtellina, ma al presente che la distruzione dei boschi è quasi
completa, e attesa la guerra accanita che gli Alpigiani gli fanno da
alcuni anni, con lacci, trappole ecc. è divenuto molto raro con gran
dispiacere dei veri cacciatori che in questa nobile selvaggina trovano
lauto compenso alle loro fatiche.
2. Francolino di Monte (Tetrao Bonasia)
Volg. Francolin - Abitatore anch'esso delle alpi,
vive nei boschi più folti d'abeti, e di faggi, che non abbandona mai in
tutto l'anno. Attesa la distruzione dei boschi fatta su vasta scala, al
presente il francolino è divenuto tanto raro fra noi, che c'è quasi da
farsi le meraviglie quando se ne vede qualcuno.
3. Pernice di montagna (Tetrao Lagopus)
Volg. Arborana, Roncasc - Comune e sedentario.
Abita i luoghi più alpestri e selvaggi delle montagne in confine colle
nevi perpetue. Cambia il color delle penne secondo il variar delle
stagioni. D'estate è tutto bruno con qualche rara penna bianca.
D'inverno è tutto bianco. E’ un uccello niente affatto pauroso. Ma la
caccia col fucile diventa difficile e pericolosa tanto per il cane, che
per il cacciatore, in causa della specialità dei luoghi in cui abita.
4. Coturnice (Perdix Greca)
Volg. Coturna - Comune e sedentario in tutte le
nostre montagne, dove preferisce i luoghi aridi e sassosi. Anche questa
specie una volta comunissima ora è divenuta un po' scarsa per la
malvagia abitudine presa da alcuni anni dai nostri montanari di farle
caccia in primavera colla pernice in gabbia da richiamo (Cantarina). CoI
qual metodo gli esperti riescono a prenderne un buon numero, fino a
spopolare una intiera montagna. A questo si aggiunga poi la sterminata
quantità di lacci che gli si tendono in Settembre, ed Ottobre, riescirà
facile il capirne le conseguenze. Quando avranno fine simili abusi? Non
certo in giornata.
5. Starna (Perdix Cinerea)
Volg. Pernis, Perniseta - Comune, e sedentaria.
Abita tanto il monte, che il piano, dove vive sempre in truppe non
separandosi che alla stagione degli amori. Preferisce i luoghi aperti, i
campi e le vigne. La caccia della starna è a tutti nota, e questa specie
colla seguente, costituisce la selvaggina più comune pei nostri
cacciatori.
6. Quaglia (Perdix Coturnix)
Volg. Quaja - Comune e di passo. Abita tanto il
monte, che il piano, ama i luoghi freschi, ed umidi. La femmina
partorisce fino a 18 o 20 uova; è un uccello abbondante, ma ve ne
sarebbero di più se anche per questa specie non si usasse la vergognosa
caccia che tutti conoscono, fatta col tramaglio appena che sono
arrivate. oltre di che ponendo essa il nido di preferenza nei prati,
molte nidiate vengono distrutte al primo taglio del fieno detto
maggengo, epoca in cui, o non sono nati i piccoli, o lo sono appena. Con
tutto questo però occorrono degli anni in cui le quaglie sono
abbondantissime.
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