Gesù Cristo
Chi era Gesù Cristo?
Cosa ci rivela la storia?
Quanto c'è di vero nelle narrazioni note a noi tutti e cosa invece è
stato ignobilmente travisato?
Da cosa nacque l'esigenza di dire menzogne?
Perché furono adottate solo alcune fonti ed altre invece sfacciatamente
disconosciute?
Perché già la Chiesa primitiva ritenne necessario bandire e distruggere
tanti utili documenti, sopprimendo irreparabilmente importantissime
testimonianze?
Perché la naturale ricerca interiore individuale, e la gnosi, seppur
apertamente incoraggiate da Gesù, [vedi
Vangelo di San Tommaso] furono
ostacolate in maniera così subdola e sottile, o male interpretate al
punto di ritenerle “eresia”, causa di scomunica, atroci sofferenze,
tortura, morte?
Quale forza arcana spinse la Chiesa, definita cristiana, ad uccidere in
nome di Dio?
A massacrare uomini e donne considerati empi e pertanto indegni di
vivere: miscredenti, agnostici, pagani, semplici scettici o addirittura
alienati e minorati mentali fraintesi nella loro disgrazia?
A istituire la Santa Inquisizione e le Crociate, fino al punto di
meritarsi la qualifica storica di “istituzione responsabile del maggior
numero di morti”?
Perché i cosiddetti eretici furono perseguitati così ferocemente? Erano
davvero così pericolosi al messaggio che Gesù di Nazareth voleva
diffondere fra gli uomini di buona volontà? O viceversa erano spesso
proprio loro a diffonderlo nell'accezione più consona?
E poi...
Come si giunse a promulgare l’infallibilità pontificia?
E perché il clero da sempre ripudia il confronto con la grande schiera
di studiosi e teologi che, con buone ragioni, non gli riconoscono il
titolo di intercessore prediletto presso Dio? Non sarebbe più corretto
sedersi intorno ad un tavolo, discutere, rendere trasparenti quei
principi stabiliti con criteri ritenuti, anche da moltissimi credenti,
eccessivamente rigidi e misteriosi sia nella sostanza che nel
concepimento, e a volte addirittura offensivi dell’intelligenza? Perché
allora Santa Romana Chiesa si è sempre sottratta al confronto preferendo
ripiegare nei comodi misteri della fede o nelle trincee degli
inoppugnabili dogmi, da essa stessa esposti come incontestabili oggetti
di fede e come verità fondamentali e indiscutibili?
Lo stesso Alan Watts, onesto ricercatore e attento studioso della
storia, non si stancò mai di ricordare che gli astronomi del Vaticano,
pur opponendosi in ogni modo alle teorie di Galileo Galilei — e
proferendo i più bizzarri insulti all'umana intelligenza — rifiutarono
sempre di guardare attraverso i suoi telescopi. Sarebbe stato senz'altro
più corretto e ragionevole farlo, ma quella è la sacra regola ed è
incontestabile. E non ci sembra affatto difficile capire perché.
Quale volontà c'è, veramente, sotto le linee guida della Chiesa in
quanto Istituzione?
Quella volta alla verità e alla comprensione del senso di questa
misteriosa esistenza, oppure alla mera, tenace conservazione dei poteri
acquisiti?
E in ultimo la domanda delle domande: Gesù Cristo, il Nazareno, avrebbe
condiviso ed accettato l'operato di questi ordini religiosi che
sostengono di parlare a suo nome, di fare la sua volontà? Eppure egli
stesso si scagliò furiosamente contro quei farisei ché allora si
comportavano come gli titlei ecclesiastici oggi!
Quante domande ancora potremmo rivolgerci...
Ma... ce ne siamo poste già abbastanza per riempire qualche migliaio di
tomi.
Proviamo dunque a dare risposta a queste, procedendo con calma, un passo
alla volta, con semplice volontà di Verità.
Vediamo innanzitutto cosa ci dice la ricerca storico-critica.
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