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Sezione Ciclismo
Ciclismo:
Fondata nel 1913.
Ricostituita nel 1976 grazie all'apporto di amici Ciclisti:
cav. Natta G. cav. Seghezzi G. Stropeni G., Bari L. Maglia L.
dott. Martinez R. Balbiani C. Pedretti A. Vitali P. Cereghini S.
Affiliata alla F.C.I. ha una squadra Amatoriale composta da una trentina
di Atleti. Organizza gare per tutte le Categorie di Atleti.
Foto sezione Ciclismo
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Per i nostri 100 anni ... scrivono di noi
Dervio è un bel centro di circa tremila abitanti, una
sorta di penisola che si protende nel Lario, situato nella parte nord
del lago di Como, lungo la sponda lecchese, subito dopo Bellano,
all’imbocco della Val Varrone. Quest’anno l’Unione Sportiva Derviese
festeggia i cent’anni di vita. Un traguardo importante, significativo e
una bella pubblicazione ripercorre il secolo di storia sportiva derviese
che ha, quale sottotitolo, “100 anni senza fermarsi….”. La prefazione è
di Pino Allievi, firma prestigiosa de “La Gazzetta dello Sport” per gli
sport motoristici, originario di Dervio, che ha bene interpretato e reso
con efficacia lo spirito che da sempre informa l’attività sportiva a
Dervio e che si collega strettamente con quella sociale. Sono
considerate molteplici discipline sportive con una galleria di
personaggi che, a vario titolo, hanno illustrato lo sport locale. Il
ciclismo propone quello che si suole definire una “chicca” con la
Dervio-Lecco-Dervio di 58 chilometri del settembre 1913. Tredici
corridori al via e vittoria in volata per Schiavello Luigi dell’ufficio
telegrafico di Lecco, alla media di kmh. 32, con una macchina su Bacuzzi
Andrea di Bergamo e terzo Vannucci Mario dell’ufficio postale di Lecco a
50”. Seguono nell’ordine Fava Antonio, Ghislanzoni Giuseppe, Bonaiti
Battista, Venosta Giuseppe, Rigamonti Primo. Così riporta la copia
dell’epoca dl giornale Il Prealpino in data 24 settembre 1913. Un’altra
gara fu organizzata nel 1914, in occasione del 40° della ditta Redaelli
con sede a Dervio, nota anche nel ciclismo per la produzione dei raggi
con il marchio “raggi Lario”. A queste iniziative d’anni lontani si sono
succedute, in tempi assai più recenti, varie manifestazioni d’interesse
anche nazionale nonostante le difficoltà logistiche e stradali obiettive
a causa della collocazione geografica fra lago e monti. A proposito di
monti è da ricordare la salita della Val Varrone, verso Premana, salita
non proibitiva ma lunga, lunga, con grandi scorci panoramici, inedita e
inserita per la prima volta nel percorso del Giro di Lombardia del 2004.
Diciotto chilometri che, come si suole dire, “hanno spaccato la corsa”,
un ostacolo che i corridori hanno accusato nelle gambe. Era la salita di
riferimento di Fiorenzo Magni e del gruppo dei professionisti lombardi
che a lui si univano per l’allenamento “lungo”. E, in tema di
fondisti, fondisti d’acqua questa volta, è da ricordare la figura del
“caimano del Lario” Leo Callone, nativo della vicina Mandello del Lario
ma derviese d’adozione, protagonista di molteplici performance di
livello internazionale nel nuoto di fondo. Domenica 11 agosto molti
ciclisti in erba delle categorie giovanili correranno sul circuito del
lungolago di Dervio dove, nel passato, hanno gareggiato nomi famosi del
ciclismo italiano, sia maschili, sia femminili, su strada e nel
ciclocross. Meritano un complimento i dirigenti e gli atleti
dell’Unione Sportiva Derviese d’ogni epoca per il loro impegno e la loro
passione raccontati e documentati dalla bella pubblicazione dei suoi
primi cent’anni che si può trovare sul sito usderviese.it - E tanti
auguri per i prossimi.
Giuseppe Figini
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