Cronologia di Milano dal 1226 al 1250
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1226 |
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Papa
Onorio III lancia la crociata detta "reale", terminata col trattato
di Meaux (12 aprile) tra Raimondo VII di Tolosa e Luigi IX. Il conte
di Tolosa si dissocia dai catari, che entrano in clandestinità.
Molti si rifugiano in Lombardia. Fra' Giovanni
è preceptor della Domus de Templo di Milano, ossia della
mansio dei Templari. Maestro Maggiore per l'Italia dei Templari
è fra' Guglielmo de Melchio.
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1226 |
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6 marzo |
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Milano,
Brescia, Mantova, Treviso e Bologna reagiscono alla convocazione
di una dieta imperiale a Cremona rinnovando il giuramento della
Lega a S. Zenone al Mozzo presso Mantova. Guaza Rusconi da Como
è podestà di Milano. |
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1226 |
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3 ottobre |
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Francesco
muore ad Assisi. |
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1226 |
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8 novembre |
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Luigi
IX è re di Francia. Viene detto "il Santo" e durante il suo regno
arricchisce il tesoro della Sainte Chapelle con la corona di spine,
una parte della vera croce, un pezzo della santa lancia e frammenti
del mantello purpureo di Cristo, tutte reliquie donate o vendute
dall'Impero Latino di Costantinopoli, ormai carico di debiti. |
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1227 |
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A Milano
la domus umiliata di Brera ottiene in affitto dai Templari,
dai Menclozzi e dai da Bussero le terre di Monluè per impiantarvi
una grangia. E' podestà a Milano Lanfranco
da Poncarale, bresciano.
Le Clarisse costituiscono il ramo femminile
dell'Ordine dei Francescani.
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1227 |
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5 gennaio |
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Lettera
di papa Onorio III che si lamenta per la numerosa presenza eretica
a Milano. |
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1227 |
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24 gennaio |
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Privilegio
di Enrico da Settala per sancire il definitivo possesso della basilica
di S. Eustorgio a Milano da parte dei Domenicani. |
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1227 |
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18 marzo |
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Muore
Onorio III. Il giorno dopo Gregorio IX è papa, al secolo Ugolino
dei conti di Segni. Nato ad Anagni, nipote di Innocenzo III, Gregorio
ha la mente lucida e pronta di un grande politico e, appena eletto,
ribalta la linea e il tipo di pontificato di Onorio III. Mentre
da una parte tiene a bada la corrente spiritualista che si ispira
a Gioacchino da Fiore (1130-1202), sostiene dall'altra i grandi
ordini che già Innocenzo III aveva potenziato: camaldolesi, cistercensi,
francescani del terzo ordine, che presto spaventeranno Pier delle
Vigne (1190-1249), in quanto tutti obiettori di coscienza, ai quali
è vietato giurare obbedienza ai sovrani temporali e portare le armi.
Gregorio IX potenzia l'inquisizione, resa già efficiente da Innocenzo
III. |
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1227 |
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estate |
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Federico
II rimanda la partenza per la Terra Santa e Gregorio IX lo scomunica.
Fa rientrare a Milano il suo fido Enrico da Settala, che fino a
quel momento l'aveva sempre seguito nei suoi spostamenti. |
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1227 |
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19 settembre |
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Trattato
di alleanza tra Milano e Vigevano che garantisce il passaggio del
Ticino, interrotto nel 1238 per intromissione di Pavia. |
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1228 |
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Il consiglio
comunale di Milano e il podestà Aliprando Fava di Brescia deliberano
la costruzione del Broletto Nuovo o della Corte del Comune. Sorge
prima il palazzo centrale, detto della Ragione, col porticato compiuto
nel 1233 e successivamente il salone al piano superiore. Sorsero
poi tutto intorno gli edifici in modo da formare una piazza rettangolare
comunicante all'esterno attraverso cinque porte. Il Comune compra
le case dei Feroldi, che hanno in quest'area la loro casa-forte,
e parte del monastero del Lentasio. In previsione
di un attacco imperiale di Federico II, si rinforzano in più punti
le mura, si crea la Società dei Forti per la custodia del Carroccio
con a capo Enrico da Monza. La Lega assume una connotazione guelfa
ossia anti-imperiale e filo-papale.
Si eleggono tre cittadini per Porta tra
i quali sceglierne uno che vada a formare una commissione addetta
alla conservazione e all'osservanza degli Statuti e alla sorveglianza
dei magistrati, con poteri di accusa per chi venisse meno ai doveri.
La commissione deve far controllare dai suoi notai le entrate del
Comune e impedire che si facciano spese non registrate.
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1228 |
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13 gennaio |
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Il podestà
Aliprando Fava su richiesta del cardinale legato apostolico Goffredo
di Castiglione stabilisce una commissione composta di 12 cittadini
(2 per porta scelti dall'arcivescovo) e di 2 Domenicani e 2 Francescani,
designati da papa Gregorio IX, per vigilare alle porte urbiche a
garanzia che non entrino in città sospetti eretici e per interrogare
i sospetti.
Il papa emana una costituzione che prevede la pena di morte per
gli eretici convinti e il carcere a vita per quelli che si convertono
dopo la cattura. |
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1228 |
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23 marzo |
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Giovedì
Santo: papa Gregorio IX scomunica Federico II. A fianco del papa
c'è l'arcivescovo di Milano Enrico da Settala e altri dignitari
della Chiesa milanese. Per ringraziarla dell'appoggio, il papa decide
a favore della Chiesa ambrosiana nel contrasto col vescovo di Cremona,
che rifiutava la sudditanza dal metropolita milanese. |
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1228 |
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luglio |
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La diocesi
di Cremona deve rientrare nella provincia metropolitica milanese.
Il vescovo Omobono giura fedeltà all'arcivescovo di Milano Enrico
da Settala. |
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1228 |
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19 agosto |
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Una
sentenza di Berardo da Pozzobonello, vicario di Enrico da Settala,
è emessa nel nuovo palazzo arcivescovile di Milano. |
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1228 |
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3 ottobre |
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Gregorio
IX vuole che l'arcivescovo di Milano Enrico da Settala proibisca
ai laici di predicare. |
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1229 |
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Un concilio
di Tolosa vieta rigorosamente il possesso di testi religiosi in
volgare (Bibbia, salmi, breviari, ecc.) pena l'accusa di eresia.
Rivolta dei professori e degli studenti dell'università di Parigi,
che si spostano a Tolosa, dove viene fondata l'università che prepara
in modo specifico ad affrontare le eresie.
A Bergamo le carceri sono piene di eretici.
La Repubblica di Venezia autorizza il traffico
dei pellegrini verso la Terra Santa con statuti marittimi che fissano
il numero massimo di pellegrini per nave e le date di partenza.
All'epoca partivano due flotte all'anno: la prima raggiungeva la
Terra Santa per Pasqua e doveva essere ritornata entro l'8 maggio;
la seconda partiva subito dopo l'Ascensione e tornava da Giaffa
entro l'8 novembre. Gli armatori veneziani si attrezzarono per il
tutto compreso: vitto, alloggio per tutto il viaggio, incluso il
soggiorno in Terra Santa; pedaggi, tasse e cavalcature, visite guidate
a Gerusalemme ed escursioni al Giordano.
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1229 |
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gennaio |
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Il cardinale
Goffredo di Castiglione, a Milano come legato di Gregorio IX per
raccogliere cento militi al comando di Uberto da Bussero da inviare
contro Federico II, intima al podestà di eseguire entro dieci giorni
la condanna capitale contro gli eretici che gli erano stati consegnati
dall'autorità ecclesiastica. Buonaccorso
della Porta, bresciano, è podestà di Milano. Lo segue Bartolomeo
de' Carboni, bolognese.
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1230 |
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Da Cassino,
dopo la sconfitta delle truppe papali contro Federico II, Gregorio
IX revoca la scomunica contro l'imperatore e ottiene in cambio nuovi
privilegi. Belesinanza è vescovo cataro
della Chiesa di Desenzano.
Uberto Sordo, piacentino, è podestà di
Milano.
Si cita un certo Goteardo che era bravissimo
nel comporre pavimenti con sassolini a diversi colori, tra cui si
annovera quello nella chiesa di S. Paolo in Compito.
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1230 |
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16 settembre |
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Muore
l'arcivescovo di Milano Enrico da Settala. |
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1230 |
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15 ottobre |
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Guglielmo
da Rizolio è arcivescovo di Milano. Consacrato nel 1232. |
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1231 |
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Uberto
Stretto, piacentino, è podestà di Milano. |
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1231 |
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gennaio |
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Constitutio
haereticos Lombardiae di Federico II, che prevede il rogo per
gli eretici e il taglio della lingua per i bestemmiatori. |
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1231 |
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febbraio |
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Bolla
Excommunicamus di Gregorio IX che sancisce la nascita dell'Inquisizione
come ufficio assegnato esclusivamente ai vescovi, eliminando ingerenze
del potere civile; si dispone che i cadaveri degli eretici siano
bruciati. |
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1231 |
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22 maggio |
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Papa
Gregorio IX ribadisce all'arcivescovo di Milano Guglielmo da Rizolio
il suo ruolo primario nella lotta agli eretici e gli intima di pubblicare
nella diocesi gli statuti contro gli eretici con scadenza mensile. |
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1231 |
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12 giugno |
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I Milanesi,
con gli ausiliari di Piacenza, Novara e Alessandria, invadono il
Monferrato e s'impadroniscono delle navi armate sul Po. In settembre
conquistano il castello di Chivasso, ma nella battaglia mure Ardigotto
Marcellino. |
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1231 |
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agosto |
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Con
le Costituzioni di Melfi Federico II pone le basi per una monarchia
accentrata nel regno di Sicilia.
Enrico VII si ribella al padre Federico II. |
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1232 |
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A Milano
Giovanni da Subinate acquista a nome di alcune monache agostiniane
dal prevosto e dal Capitolo di S. Lorenzo il luogo dov'era l'ospedale
di S. Lorenzo dei Poveri. Le trattative si protrarranno per una
decina d'anni. Il genovese Pietro Vento
è podestà di Milano
Ezzelino da Romano, signore della Marca
Trevigiana, stipula un accordo con Federico II, al quale interessava
il Veneto Occidentale come punto di passaggio obbligato fra la Germania
e l'Italia. Intanto occupa Verona.
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1232 |
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settembre |
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Giunge
a Milano da Verona fra' Pietro, munito da papa Gregorio IX di poteri
per la repressione dell'eresia. Fonda subito la Società della Fede,
un partito trasversale con rappresentanza negli organi politici
del Comune, e la Congregazione della Vergine per diffondere nelle
parrocchie la teologia mariana. |
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1232 |
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1 dicembre |
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Papa
Gregorio IX si congratula con l'arcivescovo di Milano per lo zelo
del popolo milanese contro gli eretici. |
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1233 |
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A Milano
clima di generale esaltazione indotto dall' Alleluja , celebrato
da milites et pedites, cives et rurales, iuvenes et virgines,
senes cum ionioribus (fra' Salimbene), che ricorda l'azione
martellante del frate predicatore Leone dei Valvassori, grande persecutore
di eretici. Riprendono le ostilità tra Federico
II e i comuni della Lega Lombarda.
A Milano i Francescani cominciano la costruzione
della chiesa di S. Francesco vicina a quella dei SS. Nabore e Felice.
Fra' Leone da Perego, appartenente alla piccola nobiltà del contado,
è a capo della provincia francescana di Lombardia.
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1233 |
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aprile |
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Bolla
Inquisitio haereticae pravitatis di Gregorio IX, con la quale
sottrae l'Inquisizione anche al controllo episcopale e la affida
solo a inquisitori di sua nomina, scelti fra Domenicani e Francescani.
Come sede del Tribunale milanese viene scelto il nuovo convento
di S. Eustorgio. Il Tribunale è presieduto da due giudici di pari
poteri, prelevati dai due ordini, affiancati da uno staff di giuristi.
La chiesa catara di Concorezzo subisce parecchie
defezioni dei suoi perfetti, che passano nelle file dei Domenicani,
divenendo addirittura inquisitori. Fanno parte di questo gruppo
il famigerato Robertino da Milano, detto il Bulgaro, e Buonaccorso,
ritenuto l'autore della Manifestatio haeresis catharorum.
Robertino, che era appartenuto per vent'anni alla chiesa di Concorezzo,
viene inviato in aprile a La Charité-sur-Loire dove si distingue
per la sua ferocia.
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1233 |
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30 luglio |
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Assassinio
del legato pontificio Corrado di Marburg, inviato dal papa al sinodo
di Magonza per svolgere una missione pre-inquisitoriale. |
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1233 |
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16 settembre |
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Fra'
Pietro da Verona stabilisce un editto rigoroso alla presenza del
podestà Oldrado da Tresseno, la cui statua equestre è innalzata
sul Palazzo della Ragione nel Broletto Nuovo nel 1234. E' fondamentale
il ruolo giocato dai membri della Società della Fede, voluti da
fra' Pietro, che s'impegnano a inserire il decreto nello statuto
di Milano e a far prevedere sanzioni concrete. |
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1233 |
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novembre |
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Si accendono
i primi roghi di eretici con l'approvazione del podestà Oldrado
da Tresseno.
Il 26 novembre e il 1° dicembre papa Gregorio IX si rallegra con
l'arcivescovo Guglielmo da Rizolio e col clero per la solerzia manifestata
nell'estirpare da Milano l'eretica pravità.
Frate Stefano, priore domenicano della provincia lombarda, ricorda
che in Lombardia un gran numero di eretici era stato mandato al
rogo in quest'anno e più di 100.000 uomini si erano convertiti alla
fede cattolica. Il numero di convertiti sembra eccessivo, se si
pensa che al momento della sua massima estensione la chiesa di Concorezzo
non contava più di 1500 perfetti. |
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1233 |
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10 dicembre |
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Papa
Gregorio IX fa una delega alla Società della Fede milanese per intervenire
contro ogni eresia, concedendo loro la protezione apostolica e molti
privilegi. |
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1233 |
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16 dicembre |
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Gregorio
IX impone all'arcivescovo di Milano e ai suffraganei di privare
dei loro benefici i figli degli eretici. |
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1234 |
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La Lega
Lombarda appoggia Enrico VII contro il padre Federico II.
Pietro da Verona appoggia a Milano la fondazione
del monastero femminile della Vettabbia.
Manfredo di Cortenova è podestà di Milano.
Papa Gregorio IX affida al provinciale
dei Domenicani della Lombardia la nomina degli inquisitori degli
eretici "citra mare et ultra mare", tutti dell'ordine domenicano.
Per Milano e la Lombardia è designato fra' Guidotto dei Capitani
di Sesto, lettore del convento di S. Eustorgio.
Papa Gregorio IX si riserva il diritto
di procedere alle canonizzazioni. Da questa data in poi non sarà
più sufficiente la pressione di un gruppo ristretto di fedeli.
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1234 |
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11 gennaio |
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Gregorio
IX ordina all'arcivescovo di costringere i Milanesi, che avevano
occupato "magnam partem monasteri Lantasii pro construendo inibi
municipali palatio", a risarcire al monastero i danni. |
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1234 |
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5 febbraio |
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Gregorio
IX vuole che l'arcivescovo aiuti una schola, istituita nell'ospedale
del Brolo a Milano, che era decaduta e che almeno una volta al mese
vi si faccia una predica. |
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1234 |
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3 ottobre |
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Il papa
scrive al vescovo di Como per imporgli di procedere con forza contro
il milanese Lantelmo per le ingiurie fatte da lui e da altri eretici
contro il domenicano Rolando da Cremona. |
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1235 |
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Muore
Nazario, vescovo cataro di Concorezzo, dopo circa 40 anni di carriera
ecclesiastica. Gli succede il "figlio maggiore" Desiderio, che modifica
le sue posizioni dualiste, venendo riassorbito nella chiesa cattolica.
Il lodigiano Umberto Sacco è podestà di Milano
Dopo aver sconfitto il figlio Enrico VII
e averlo rinchiuso in un castello in Puglia, Federico II organizza
la guerra contro Milano e la Lega Lombarda.
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1235 |
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8 giugno |
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Le monache
benedettine di Montano presso Rosate si trasferiscono a Milano accanto
alla chiesa di S. Maria Valle. |
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1235 |
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agosto |
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Da questo
mese fino a tutto il 1236 Robertino da Milano detto il Bulgaro manda
sul rogo in Francia più di 50 persone.
Liber super Stella del piacentino Salvo Burci.
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1235 |
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novembre |
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Si rinnova
a Brescia il giuramento della Lega, sostenuta dai podestà di Ferrara,
Brescia, Faenza, Bologna, Padova, Treviso, Como, Alessandria, Novara,
Lodi e quasi tutti i milanesi. La Lega a questo punto è un'emanazione
milanese. |
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1236 |
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La città
di Milano viene definita da Matteo di Parigi "omnium hereticorum
refugium et receptaculum". Ricorda che i milanesi, più per paura
che per convinzione vera, bruciavano i loro eretici.
Obizone Malaspina è podestà di Milano.
Ezzelino da Romano, signore della Marca
Trevigiana, vuole creare un governo sovraregionale, superando la
città-stato e il particolarismo comunale.
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1236 |
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febbraio |
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A Viterbo
presso Gregorio IX si trova a discutere in rappresentanza di Milano
Pagano della Torre. |
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1236 |
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agosto |
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Federico
II scende a Verona e da qui raccoglie i contingenti delle città
ghibelline, ma la ribellione del duca d'Austria lo costringe a ritirarsi
in Germania. |
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1236 |
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27 novembre |
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I Comuni
sono sconfitti dagli imperiali a Cortenuova. Enrico da Monza, dopo
aver tolto bandiere e ornamenti al carroccio, lo abbandona in mezzo
agli altri carri. Il Carroccio viene inviato a Roma ed esposto in
Campidoglio come trofeo di guerra. Le perdite dei Milanesi sono
gravissime: secondo gli imperiali si parla di 10.000 fra morti e
prigionieri; per i Milanesi si tratta di 500 cavalieri e 2000 fanti
prigionieri, tra cui anche il podestà Pietro Tiepolo, figlio del
doge di Venezia.
La lotta tra Federico II e la Lega continua senza che la Lega riesca
ad imporsi altro che come organismo militare. |
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1237 |
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Gregorio
IX impone ai Poveri Cattolici di aderire ad un ordine riconosciuto. |
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1237 |
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25 febbraio |
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Ezzelino
da Romano è signore di Padova. |
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1237 |
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13 maggio |
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Gregorio
IX esorta l'arcivescovo di Milano a obbligare i suoi fedeli a crociarsi. |
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1237 |
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agosto |
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Federico
II è in Lombardia. I Milanesi si sono portati presso Brescia con
reparti vercellesi, alessandrini e novaresi. |
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1238 |
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Si nominano
due podestà per fronteggiare il disastro dell'anno precedente e
la minaccia di distruzione scagliata contro Milano da Federico II.
Lodi, Vercelli e Bergamo presentano atto di sottomissione all'imperatore,
per cui a Milano restano solo Brescia, Piacenza e Bologna. |
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1239 |
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Nuova
scomunica di Federico II da parte di papa Gregorio IX.
Viene inviato a Milano come legato apostolico
Gregorio di Montelongo per incoraggiare i Milanesi contro l’impero.
Gregorio è imparentato probabilmente con papa Innocenzo III. E'
suddiacono e notaio, ma il compito che il papa gli affida è di carattere
militare-strategico. Il legato dà alla lotta un carattere di grande
violenza. A coadiuvarlo a Milano sceglie il provinciale dei Frati
minori Leone da Perego, di nobile famiglia milanese. I due assumono
una specie di dittatura al di sopra delle magistrature comunali.
Loro braccio armato è la Società dei Coronati, seicento nobili al
comando di Ludovico da Lampugnano.
Guazarino Rusca e Pietro degli Azarii, comaschi, ricoprono entrambi
la carica di podestà a Milano.
A Orvieto viene assalita la sede dell'inquisizione
e i frati sono bastonati.
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1239 |
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13 maggio |
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Rogo
a Mont-St-Aimé di 183 eretici, bruciati da Robertino da Milano per
il divertimento del conte Thibaut IV e della sua corte, in un autentico
recupero circense romano. Robertino viene relegato in un convento
di clausura per evitare che faccia ulteriori danni all'immagine
della Chiesa. |
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1239 |
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3 giugno |
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Eclisse
di sole di lunga durata. |
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1239 |
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12 settembre |
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L'esercito
di Federico II entra nel Milanese. A Milano prevale l'opinione di
Ottone da Mandello che esorta tutti a prendere le armi e uscire
in campagna; gli stessi religiosi prendono la spada e sollecitano
i fedeli. La difesa ha la meglio sull'esercito imperiale che si
ritira tra Casorate e Rosate. Rincuorati dal successo, i Milanesi
attaccano gli imperiali e li costringono alla ritirata dalla Lombardia. |
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1240 |
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Scissione
all'interno della nobiltà milanese: una parte, capitanata da Pagano
della Torre, aderisce alla Credenza di sant'Ambrogio. Nonostante
tutti gli impegni giurati, la Credenza si organizza di nuovo in
Comune. La Credenza nomina suo podestà Pagano della Torre. In una
riunione della Credenza in S. Tecla il popolo accusa i cavalieri
che se ne stanno riparati nei loro castelli lasciando il peso della
guerra sul popolo. Dietro sollecitazione di Pagano della Torre Gregorio
da Montelongo riprende l'estimo di Milano, avviato nel 1220 e non
ancora concluso per via dell'ostilità dei nobili che non volevano
perdere le esenzioni dalle imposte. L'estimo è basato sulle denunce
dette consignationes: tutti i cittadini nobili e popolani,
abitanti dei borghi, delle ville, i nobili erano tenuti a presentare
per scritto agli ufficiali incaricati in tutte le parrocchie le
autocertificazioni. Per chi presentava una denuncia falsa era prevista
un'ammenda. Trattato di alleanza tra Milano
e le repubbliche di Venezia e Genova.
I Pavesi attaccano il Milanese e vengono
respinti con gravi perdite: le bandiere di Milano e quelle papali
cadono in mano pavese e lo stesso legato pontificio corre un grave
rischio.
Giovanni Lugio, vescovo della chiesa di
Desenzano, compone il Libro dei due principi, uno dei testi
fondamentali del catarismo assoluto.
Disputatio inter catholicum et paterinum
haereticum di un laico di nome Giorgio, che imposta lo scritto
nella forma del contraddittorio tra cattolici ed eretici.
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1241 |
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Trattato
Adversus catharos et valdenses del francescano Moneta da
Cremona. |
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1241 |
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6 gennaio |
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Muore
Pagano della Torre. |
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1241 |
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28 marzo |
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Muore
l'arcivescovo di Milano Guglielmo da Rizolio. Il capitolo maggiore
non si accorda sul successore. |
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1241 |
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31 marzo |
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I Pisani,
alleati di Federico II, catturano la flotta genovese che scorta
i cardinali francesi che si stanno recando al concilio a Roma e
li maltrattano come prigionieri comuni. |
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1241 |
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maggio |
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I Pavesi
avanzano nel territorio di Milano, ma il popolo non scende per protesta
al fianco dei nobili per la difesa del territorio. I nobili sono
sconfitti e i rinforzi da parte popolare arrivano quando ormai i
prigionieri erano stati portati a Pavia. |
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1241 |
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15 giugno |
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Il legato
pontificio Gregorio da Montelongo sceglie come arcivescovo di Milano
il suo collega fra’ Leone da Perego, già ministro provinciale dell'ordine
francescano di Lombardia, gran persecutore di eretici. Leone continua
a risiedere nel convento di S. Francesco, mentre nell'arcivescovado
abita il vicario generale Ventura da Niguarda.
Filippo da Piacenza è podestà di Milano. |
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1241 |
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22 agosto |
Muore
Gregorio IX. Federico II festeggia solennemente in tutti i suoi
domini. |
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1241 |
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23 settembre |
Goffredo
di Castiglione è eletto papa col nome di Celestino IV, ma muore
un mese dopo. |
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1242 |
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Luca
Grimaldi, genovese, è podestà di Milano. |
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1242 |
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25 marzo |
Miracolo
di S. Satiro e nascita del culto della Madonna. Si costituisce la
Confraternita della Beata Vergine di S. Satiro. |
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1242 |
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28 maggio |
Assassinio
ad Avignonet di 10 membri dell'inquisizione, tra cui i domenicani
Arnaldo Guglielmo di Montpellier e Stefano di Narbona e il francescano
Raimondo Escriban. L'attentato era stato preceduto da una congiura
in cui entravano il conte di Tolosa Raimondo VII, Ugo di Lusignano,
il re d'Inghilterra, il duca d'Aquitania Enrico III Plantageneto,
i conti d'Occitania e Federico II per eliminare il re di Francia.
L'attacco alla sede dell'Inquisizione, guidato da Raimondo Trencavel,
mira a bruciare i registri degli interrogatori, colmi di delazioni
ottenute sotto tortura. L'attentato verrà strumentalizzato dal re
di Francia per bandire una crociata contro l'Occitania, allo scopo
di inglobare questo territorio nel suo regno. |
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1243 |
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Per
evitare che attraverso false autocertificazioni catastali i coloni
si intestino proprietà non loro, si dà all'estimo una base più sicura
col catasto parcellare descrittivo di tutti i possessi esistenti
nella città e nel territorio. L'organizzazione dell'ufficio catastale
stabilisce tra ordini di ufficiali, con presidente un nobile. Vi
sono 18 squadre di militi preposti all'ufficio delle misure, le
squadre di giurati delle singole Porte per l'indicazione delle persone
cui appartengono le terre; vi sono i geometri che fanno le misurazioni
e i notai che registrano nomi, terre, misure.
Catelano de' Carboni, bolognese, è podestà
di Milano.
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1243 |
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25 giugno |
Innocenzo
IV è papa. Dopo due anni di logorante sede vacante che segue al
pontificato lampo di Celestino IV, ad Anagni viene finalmente eletto
il genovese Sinibaldo dei Fieschi, membro di una delle più nobili
famiglie liguri. I Fieschi, oriundi di Lavagna, sono sempre stati
ghibellini. Per questo, l'elezione di Innocenzo IV fa ritenere che
il nuovo pontefice sia particolarmente aperto a stabilire rapporti
con Federico II. Il papa è un giurista noto e autorevole e intavola
trattative con Federico. Ma l'imperatore tira per le lunghe la trattativa,
condotta da due suoi eccellenti esecutori ed interpreti, come il
cancelliere Pier delle Vigne e Taddeo da Sessa. Fa circolare anche
la voce che sta per muovere su Roma e catturare il papa, per cui
Innocenzo nel 1244 fuggirà a Sutri, evitando il rischio dell'incontro
col nemico. Poi s'imbarca per Genova, poi riparte per Lione, dove
intende convocare un concilio per scomunicare l'imperatore.
A Milano le monache agostiniane di S. Maria
delle Vetere chiedono a papa Innocenzo IV la licenza per la costruzione
di una chiesa con annesso cimitero nell'ex sede di S. Lorenzo dei
poveri.
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1244 |
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Uberto
Magasola, piacentino, è podestà di Milano.
Anno di carestia e peste a Milano.
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1244 |
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16 marzo |
Dopo
due anni di assedio cade la fortezza dei catari a Montsègur in Francia.
Vengono messi al rogo oltre 200 eretici. Il vescovo cataro di Tolosa,
Bernardo Marty, si rifugia a Cremona. |
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1244 |
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28 giugno |
Innocenzo
IV fugge di notte da Roma prima verso Genova, poi verso la Francia. |
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1244 |
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fine |
Pietro
da Verona è a Firenze e predica in S. Maria Novella. L'entusiasmo
della folla ai suoi sermoni è tale che bisogna allargare la piazza,
anche grazie alle deliberazioni della Società della Fede. |
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1245 |
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Raniero
Sacconi, dottore cataro di origine piacentina appartenente da 17
anni alla chiesa di Concorezzo, abiura e si dedica a comporre in
cinque anni la Summa de heresis. Uberto
da Vialba, piacentino, è podestà di Milano.
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1245 |
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inizio |
Pietro
da Verona e il suo confratello Ruggero Calcagno avviano a Firenze
un processo di estrema durezza contro gli eretici fiorentini Baroni,
rei di aver dato ospitalità ai vescovi catari Brunetto e Torcello.
I due inquisitori, appoggiandosi alla Società della Fede, che ha
la maggioranza dei Capitani del Popolo, cercano di scavalcare il
podestà Pace da Pesamigola (BG), che ordina la revoca della sentenza.
Gli inquisitori includono per tutta risposta il podestà nell'elenco
degli eretici, usando il pulpito di S. Maria Novella come altoparlante.
Il podestà tenta di sciogliere la Società della Fede, ma il popolo
minuto è con gli inquisitori e si adopera per attuare la sentenza
solita di demolizione delle case e sequestro dei beni. |
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1245 |
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17 luglio |
Innocenzo
IV, nel Concilio di Lione (aperto il 28 giugno), scomunica Federico
II. Sono presenti Baldovino II d'Oriente (1217-1273), il conte di
Tolosa e i rappresentanti dell'Inghilterra. Federico invia suoi
osservatori. Innocenzo dichiara Federico deposto dalla dignità imperiale
e dichiara liberi tutti i suoi sudditi dall'obbligo dell'obbedienza.
Federico invita i principi cristiani a punire la corruzione e l'invadenza
del clero. I Milanesi mandano ambasciatori in Germania a Enrico
di Turingia per invitarlo a combattere lo Svevo. Per rappresaglia
il contado milanese è saccheggiato dai ghibellini. |
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1245 |
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ottobre |
Invasione
dell'esercito imperiale di Federico II e del figlio Enzo accompagnata
da devastazioni ed incendi del territorio milanese. Si organizza
la difesa mediante la rottura degli argini.
I Milanesi, per sostenere le spese della guerra, prendono a prestito
dall'Arcipretura di Monza un calice di oro. |
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1245 |
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novembre |
Gli
alleati di Piacenza, di Brescia e di Novara mandano aiuti all'esercito
milanese, che riesce a tenere a bada quello imperiale. I militi
di porta Comasina e di porta Orientale, guidati da Simone da Locarno,
muovono contro Enzo a Gorgonzola e lo attaccano. Enzo è fatto prigioniero
da Panera da Bruzzano e l'esercito imperiale si disperde.
Enzo viene rilasciato dietro condizione di non invadere piùil territorio
milanese e di indurre il padre Federico II a fare altrettanto. Queste
condizioni saranno rispettate. |
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1246 |
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Il contrasto
tra nobili e popolo è violento. Bandi perpetui e confische dei beni
colpiscono i nobili esuli accusati di parteggiare per l'imperatore
scomunicato. Uno dei più indiziati è Rubaconte di Mandello che intrattiene
rapporti con Ezzelino da Romano. Si abolisce
il capitolo generale degli Umiliati, sostituendo la direzione con
un maestro generale, eletto tra prepositi del I° ordine. Il primo
maestro è Beltramo, preposito della domus di S. Luca di Brescia.
Hanno anche come cardinale protettore Ottone da Tonengo, che li
rappresenta presso la S. Sede, al quale ricorrono per le necessità
giuridiche. Il modello organizzativo è quello degli ordini mendicanti.
I laici sono estromessi dalla vita dell'ordine.
Mentre si celebra il Capitolo provinciale
dei Domenicani in S. Eustorgio, Pietro da Verona trova i corpi dei
vescovi Eustorgio e Magno, di cui si era persa ogni traccia. Vengono
traslati in un'arca sotto l'altare maggiore, consacrato dall'arcivescovo
Leone da Perego.
Pietro da Verona fonda il monastero di
S. Maria alla Vettabia per le Domenicane.
Il Concilio di Béziers scomunica tutti
i cristiani che si fanno curare da medici ebrei. Analoghe disposizioni
vengono emanate ovunque ci siano medici ebrei, ma vengono disattese
in Spagna.
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1246 |
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25 settembre |
Il Legato
pontificio pubblica un editto per vietare a tutti i podestà e rettori
delle città di Lombardia di colpire con taglie, fodri ed altre esazioni
le case e le persone religiose. |
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1247 |
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Ottone
Visconti passa dal servizio presso Leone da Perego a quello presso
il Legato apostolico, il cardinale Ottaviano degli Ubaldini, che
seguirà per un decennio nelle sue legazioni in Italia e Francia.
Enrico III d'Inghilterra riceve dagli ordini
crociati una fiala con il sangue di Cristo. Alcune persone esprimono
dubbi sull'autenticità della reliquia. Il priore degli Ospitalieri
di Clerkenwell ritiene che si voglia solo screditare il suo ordine.
Roberto Grossatesta fa appello a tutta la sua erudizione per difendere
la reliquia: non si poteva escludere che quando Cristo venne staccato
dalla croce il suo sangue fosse schizzato su Nicodemo e Giuseppe
d'Arimatea. Roberto Grossatesta era un dotto inglese, maestro e
cancelliere dell'università di Oxford, vescovo di Lincoln, fondatore
del pensiero scientifico a Oxford.
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1247 |
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26 maggio |
Poiché
i consoli della Credenza, divenuta ormai organo di governo, non
sono più in grado di coordinarsi, il Legato Gregorio da Montelongo
impone un dittatore, chiamato in modo rassicurante "Anziano della
Credenza". La carica viene assegnata a Martino della Torre, figlio
di un fratello di Pagano, che convoca in S. Tecla la Credenza, ca.
5.000 persone. Si prendono molte decisioni per riodinare la vita
del Comune: se uno del popolo venisse privato dei suoi beni, i consoli
della Credenza interverranno presso il podestà per ottenere risarcimento.
Due procuratori affiancheranno i tesorieri del Comune per impedire
frodi. Si faranno due chiavi del pubblico tesoro da tenersi una
presso i tesorieri e una presso i procuratori del popolo. In ciascuna
Porta vi saranno due estimatori che affiancheranno i geometri già
prescelti per la valutazione delle misure. Alle Porte vengono messi
dei laici per la stima delle biade che s'introducevano in città.
Podestà per quest'anno è Corrado da Concesio, bresciano. |
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1247 |
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inverno |
La Cronaca
di Salimbene da Adam narra che branchi di lupi assediano le mura
delle città dell'Italia Settentrionale spinti dalla fame. |
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1248 |
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maggio |
Assemblea
del Consiglio generale che provvede per l'esazione dei crediti e
l'estinzione dei debiti. Entro S. Martino il podestà e i rettori
sono obbligati a liquidare tutti i debiti del Comune, facendoli
registrare in sei quaderni, uno per Porta. Di questi quaderni depositati
presso il podestà una copia deve essere affidata agli Umiliati di
Brera; fatto il calcolo, questo verrà comunicato o nel Consiglio
generale o nell'Arengo. Il Comune è diffidato dal contrarre altri
debiti prima di aver liquidato l'attuale. L'urgenza riguarda il
ritiro delle numerose carte di debito; a questo scopo viene deciso
un nuovo fodro che colpisce laici ed ecclesiastici, il cui pagamento
è previsto dopo otto anni. |
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1248 |
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17 dicembre |
Innocenzo
IV concede all'arcivescovo di procedere contro podestà e Comune
di Milano che si attribuiscono le decime delle chiese. |
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1249 |
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A Milano
solenne consacrazione dell'altare maggiore della basilica di S.
Eustorgio, assegnata ai Domenicani. Sopramonte
de' Lupi, bergamasco, è podestà di Milano.
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1249 |
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26 maggio |
Enzo,
re di Sardegna, figlio di Federico II, viene sconfitto a Fossalta
e fatto prigioniero dai Bolognesi. |
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1250 |
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Pace
tra i Milanesi e i Comaschi negoziata da Amizone Mainerio, Musa
Musazio, Pruino Incoardo, Giacomo da Terzago, Guglielmo Saporito,
Guglielmo Serazzone, Borro de' Borri e Pietro de' Ricchi.
Podestà è Jacopo Rosso di Parma.
Giovanni di Lugio è vescovo della chiesa
catara di Desenzano.
Lascito al convento di S. Marco di Milano,
che conferma l'esistenza di una costruzione precedente a quella
fondata nel 1254. Anche alcune lapidi dei secoli XI e XII provenienti
dal chiostro dei morti confermano una preesistenza.
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1250 |
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7 maggio |
Il presidio
del castello di Lecco si ribella ai Milanesi. La ribellione è presto
repressa. |
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1250 |
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giugno |
I Milanesi
rivolgono le armi contro Lodi e prendono i castelli di Zibido, Brignate
e Fissiraga. Piacenza, Pavia e Cremona mandano siccorsi ai Lodigiani
e i Milanesi stanno per subire una solenne sconfitta quando a mitigare
le perdite arrivano i cremaschi guidati da Spinella de' Medici,
che proteggono la ritirata dei Milanesi. |
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1250 |
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15 luglio |
Nasce
a Invorio Matteo Visconti, figlio di Tebaldo e futuro signore di
Milano. |
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1250 |
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13 dicembre |
Muore
Federico II a Fiorentino. Innocenzo IV si arma e con l'esercito
parte per Napoli, per impedire a Manfredi (1232-1266), figlio naturale
di Federico, di cingere la corona e tenersi il reame. |
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