Cronologia di Milano dal 1051 al 1100
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1051 |
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Re Edoardo
il Confessore d'Inghilterra, essendo senza eredi, designa quale
suo successore il nipote Guglielmo, duca di Normandia. |
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1052 |
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Bonifacio
di Canossa viene assassinato durante una battuta di caccia vicino
a Mantova, probabilmente su mandato dell'imperatore. Bonifacio lasciava
tre figli minorenni: Federico, Matilde e un'altra bambina. Sopravvisse
ai fratelli, che moriranno nel 1053, solo Matilde, di sette anni. |
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1053 |
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Anselmo
da Baggio (il futuro papa Alessandro II) rientra a Milano dalla
corte di Enrico III perché la nobiltà maggiore milanese si è riavvicinata
all'imperatore; è a Milano come messo imperiale.
Celebrazione solenne della festa dell'Esaltazione
della croce alla presenza dell'arcivescovo, di tutto il clero e
della comunità cittadina. Per la prima volta compaiono quali testimoni
i fratelli Rogerio e Arderico da Soresina, famiglia capitaneale
che verrà considerata nei secoli successivi la più nobile di Milano.
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1054 |
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Supplica
all'imperatore Enrico III da parte di Arderico, abate di S. Vittore,
affinché sia restituita alla sua abbazia la pieve di Cesano, occupata
da Anselmo da Baggio (poi Alessandro II) e dai suoi fratelli.
A Marsiglia viene ritrovato "in quodam
labro ex marmore candidissimo eum litteris aureis desuper scriptis"
l'imperatore Massimiano, che la tradizione voleva fosse sepolto
a Milano, nel mausoleo di S. Vittore al corpo (Chronicon Novaliciense,
anno 1054).
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1054 |
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luglio |
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Esplode
una supernova nella costellazione del Toro. Brillava tanto da essere
distintamente visibile in tutta Europa; aveva una luminosità maggiore
di qualsiasi altro corpo celeste, due o tre volte più brillante
di Venere; al punto di massima brillantezza proiettava addirittura
un'ombra; la sua colossale esplosione si è lasciata dietro una nube
di detriti che gli astronomi chiamano nebulosa del Granchio. |
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1054 |
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16 luglio |
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Scisma
definitivo tra le chiese cristiane d'Oriente e di Occidente. Michele
Cerulario, patriarca di Costantinopoli, accusa la chiesa di Roma
come inquinatrice della vera dottrina cristiana e della morale. |
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1055 |
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Goffredo
da Bussero pone a questa data la fondazione della chiesa di S. Bartolomeo
a Porta Nuova a Milano. Secondo il Giulini, la chiesa venne fondata
invece alla fine del XII secolo, quando i canonici di S. Dionigi
lasciarono la loro chiesa ai monaci. Nel Liber Notitiae sono
citate due chiese con questo titolo, una in via De Gambaris, l'altra
in via De Grassis. Concilio di Tolosa contro
gli eretici.
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1055 |
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11 gennaio |
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Muore
l'imperatore Costantino IX Monomaco e gli succede Teodora. |
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1055 |
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13 aprile |
Vittore
II è papa. E' Gebardo, vescovo di Eichstadt, dei conti di Claw,
lontano parente di Enrico III. Si trova subito impegnato a dirimere
lo scisma di Cerulario. Approva la regola dei Vallombrosani, benedettini
riformati, di Giovanni Gualberto. |
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1055 |
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5 maggio |
Dieta
di Roncaglia alla presenza di Enrico III, che risiede a Verona già
da Pasqua. Guido da Velate è a fianco dell'imperatore. |
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1056 |
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Anselmo
da Baggio (poi Alessandro II) fa costruire a Milano la chiesa di
S. Ilario presso la sua casa, di fronte alla chiesa di S. Giovanni
alle Quattro facce; fonda e dota nel paese di Baggio la chiesa di
S. Apollinare. |
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1056 |
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21 agosto |
Muore
l'imperatrice Teodora che ha nominato suo successore Michele VI. |
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1056 |
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settembre |
A Milano
Anselmo da Baggio (poi Alessandro II) viene consacrato ordinario
del duomo da Guido da Velate. |
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1056 |
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15 settembre |
Anselmo
da Baggio (poi Alesandro II) e Guido da Velate sono a Goslar, dove
Anselmo è nominato vescovo di Lucca. Non risulta che vi fossero
contrasti tra Guido ed Anselmo, né che Anselmo fosse attratto dai
patarini, e neppure che Enrico III avesse nominato vescovo di Lucca
il da Baggio per allontanarlo da Milano. La nomina a vescovo di
Lucca è un atto di fiducia del sovrano per controllare l'importante
diocesi del marchesato di Toscana, dominato dal potente Goffredo
di Lorena. Alla corte si risolve probabilmente la controversia tra
il monastero di S. Vittore e i da Baggio. |
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1056 |
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5 ottobre |
Muore
Enrico III a Bodsfeld nell'Harz e viene sepolto a Spira. |
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1056 |
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dicembre |
Enrico
IV, di sei anni, è re di Germania sotto la tutela della madre Agnese,
dal 1055 regina di Baviera, e di Annone, vescovo di Colonia. Fino
alla maggiore età di Enrico manca di fatto l'imperatore. |
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1057 |
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Prima
predicazione a Milano di Arialdo di Cucciago contro il concubinato
dei preti. Arialdo appartiene alla famiglia del valvassori di Carimate.
Dopo aver terminati gli studi nelle scuole di Milano, si era recato
all'estero ed era divenuto maestro nelle arti liberali. Ad Arialdo
si associa Landolfo, un chierico appartenente all'ordine minore
dei notai, forse appartenente alla famiglia capitaneale de Besana. |
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1057 |
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10 maggio |
Era
il giorno in cui la Chiesa di Milano festeggiava solennemente la
traslazione delle reliquie di S. Nazaro. Il giorno precedente, secondo
quanto stabiliva il rito, il clero aveva celebrato i primi vespri
nella chiesa di S. Celso ed aveva poi in processione trasferito
le reliquie di S. Nazaro da quella chiesa nella basilica di S. Nazaro.
Il mattino del 10, sabato, il clero metropolitano doveva recarsi
in processione con l'arcivescovo alla chiesa di S. Eufemia, per
portarsi poi, passando per S. Celso, di nuovo a S. Nazaro, dove
si doveva cantare la messa. I chierici biancovestiti, come li descrive
Landolfo, passavano per le vie salmodiando, divisi nei loro ordini;
apriva la processione la croce astile, che precedeva l'arcivescovo;
una folla faceva ala al corteo. Rompendo questa calma apparente,
Arialdo e Landolfo, usciti dall'arengo con una turba di patarini,
si scontrarono con la processione a S. Celso. |
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1057 |
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28 luglio |
Muore
papa Vittore II. |
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1057 |
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2 agosto |
Stefano
IX è papa, abate di Montecassino e poi cardinale del titolo di S.
Crisogono. Al secolo è Federico, principe di Lorena e quindi sesto
papa tedesco. Sceglie subito gli uomini più fidati e integerrimi:
Pier Damiani (che crea subito cardinale), Anselmo da Baggio, Desiderio
di Montecassino. |
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1057 |
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1 settembre |
Dopo
la rivolta contro Michele VI, che abdica, viene nominato imperatore
Isacco Comneno. |
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1057 |
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ottobre |
Arialdo
deve presentarsi davanti a papa Stefano per esporre le ragioni della
rivolta patarinica contro l'arcivescovo Guido. Il papa manda a Milano
due suoi legati, Anselmo da Baggio e Ildebrando di Soana. I due
legati trovano una città orribilmente divisa in una guerra civile
e la soluzione sembra quella di dichiarare l'arcivescovo Guido simoniaco,
ma non deposto, perché l'arcivescovo figura tra i partecipanti ai
concili di Tribur e di Spira. I due legati procedono per la Germania. |
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1057 |
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fine |
Sinodo
di Fontaneto, promosso dal clero simoniaco e concubinario. Arialdo
e Landolfo non si presentano e vengono quindi scomunicati. |
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1058 |
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Arialdo
fonda a Milano una canonica dei patarini presso la chiesa di S.
Maria a Porta Nuova, fuori le mura, dove i chierici possono vivere
la loro vita comunitaria in povertà e castità. (Secondo F. Savio,
invece, la canonica si trova vicino alla chiesa di S. Bartolomeo,
fuori Porta Nuova). Per i decumani non era prevista la vita communis
(tranne che per la canonica di S. Tecla) e fino a quel momento avevano
potuto vivere nelle loro abitazioni. I patarini affermano che il
clero milanese viveva con cani e falchi da caccia, che alcuni sono
albergatori e amministratori di beni e altri spudorati usurai.
A Milano si riaccendono più forti gli scontri
fra i partiti dei celibatari e dei concubinari. Arialdo e gli altri
discepoli patarini combattono ora anche la simonia, fenomeno assai
diffuso, tanto che essendo molte pievi state concesse a persone
nobili, queste si facevano pagare per darle da amministrare a qualche
ecclesiastico.
E' accennato in alcuni documenti del modo
con cui si usa convocare il popolo, cioè con scritti affissi sui
muri, al suono di campanelli, con grida di donne che chiamano il
popolo a radunarsi in un luogo designato. Si usano anche trombe
di rame.
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1058 |
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29 marzo |
Muore
papa Stefano IX di malaria a Firenze.
Stanchi di papi tedeschi, i romani eleggono il vescovo di Velletri,
il romano Giovanni, uomo dei conti di Tuscolo, col nome di Benedetto
X. Pier Damiani si ribella e, appoggiato dalla maggioranza dei cardinali,
scomunica gli elettori e l'eletto. |
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1058 |
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5 aprile |
Benedetto
X entra con forza nella basilica del Laterano e si autoconsacra
papa. |
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1058 |
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24 dicembre |
I cardinali
si riuniscono a Siena ed eleggono Gerardo di Borgogna, col nome
di Niccolò II. Benedetto X, antipapa, si dà alla fuga. Niccolò è
il candidato di Ildebrando, che rientra così quale ideatore, consigliere,
promotore di una radicale riforma, non solo ecclesiastica ma soprattutto
religiosa. |
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1059 |
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Scoppia
la guerra tra Milano e Pavia, che dura fino al 24 maggio 1061 con
la vittoria dei Milanesi. |
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1059 |
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13 aprile |
Papa
Niccolò II tiene a Roma un concilio in Laterano nel quale si intima
ai vescovi di rimuovere i diaconi e i sacerdoti concubinari e di
deporre i simoniaci. Vi partecipa Guido da Velate con i vescovi
suoi suffraganei Cuniberto di Torino, Guglielmo d'Asti, Benzone
d'Alba, Gregorio di Vercelli, Oddone di Novara, Opizzone di Lodi,
Adelmanno di Brescia. Approfittando del fatto che l'imperatore ha
solo nove anni, con bolla In nomine Domini Niccolò II stabilisce
che il corpo elettorale del papa sia composto di soli cardinali
vescovi e che agli altri spetti la sola ratifica; per l'imperatore
è prevista solo una funzione onorifica. Agnese, reggente per Enrico
IV, protesta contro la risoluzione unilaterale e convoca una dieta
a Worms, che dichiara non valido il decreto e l’autorità del papa
in materia. |
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1059 |
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inverno |
Guido
ritorna a Milano accompagnato dai legati papali Anselmo da Baggio
e Pier Damiani. Essi avevano ottenuto che Guido facesse solenne
promessa, sottoscritta anche dai maggiori del clero, con cui rinunciava
alla pratica della simonia; infatti coloro che dovevano entrare
nella carriera ecclesiastica, dovevano sottostare a un tariffario
di tangenti ben stabilito: 12 denari i suddiaconi, 18 i diaconi
e 24 i preti. Rinunciava infine al matrimonio e accettava di andare
in pellegrinaggio o a Roma o a Tours o a S. Giacomo di Compostela,
sottomettendosi alla pratica della flagellazione, imposta da Pier
Damiani, che ne dà una elaborata giustificazione teologica, sostenendo
che è la suprema manifestazione dell'umiltà e dell'amore di Dio,
un'imitazione perfetta delle sofferenze del Cristo stesso. |
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1059 |
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25 dicembre |
L'imperatore
Isacco Comneno abdica a favore di Costantino Ducas. |
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1060 |
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aprile |
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Sinodo
di Roma; Arialdo vi partecipa e accusa l'arcivescovo Guido di non
rispettare gli impegni sottoscritti contro il concubinato e la simonia.
Guido respinge le accuse. |
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1060 |
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4 agosto |
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Muore
il re di Francia Enrico I; la reggenza viene esercitata da Baldovino
V di Fiandra, suocero del duca Guglielmo di Normandia. |
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1061 |
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Una
delegazione di nobili, con a capo il conte Gerardo di Galeria e
l'abate del monastero del Clivus Scauri offre al giovane Enrico
IV le insegne del patriziato romano e lo prega di usare il diritto
che quel titolo gli offriva nell'elezione del pontefice. |
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1061 |
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23 maggio |
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A Campomorto
i Milanesi sconfiggono i Pavesi nella contesa sul ruolo di capitale. |
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1061 |
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27 luglio |
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Muore
Niccolò II. |
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1061 |
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30 settembre |
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Il milanese
Anselmo da Baggio è eletto papa col nome di Alessandro II; decisivo
per la sua elezione è stato l'aiuto normanno; ostile invece è la
reggente Agnese. |
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1061 |
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28 ottobre |
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Concilio
di Basilea, in cui si elegge l'antipapa, il vescovo di Parma Cadaloo,
col nome di Onorio II. |
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1062 |
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Erlembaldo,
fratello di Landolfo, torna da un pellegrinaggio da Gerusalemme
e si pone alla testa dei patarini milanesi. |
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1062 |
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inizio |
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La reggente
Agnese invia a Roma il vescovo d'Alba, Benzone, per preparare l'ingresso
del'antipapa Onorio II. |
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1062 |
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aprile |
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L'arcivescovo
di Colonia, Annone, rapisce Enrico IV e assume la reggenza, mentre
Agnese viene relegata nel monastero di Fruttuaria. |
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1062 |
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14 aprile |
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Battaglia
al Campus Neronis coi partigiani di Alessandro II. L'antipapa
Onorio II, sostenuto anche da Bisanzio, entra in S. Pietro e si
ritira in Castel S. Angelo. Viene occupata la città leonina. |
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1062 |
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30 maggio |
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Goffredo
di Lorena con un forte esercito si accampa al Ponte Milvio e invita
i due papi a ritirarsi nelle rispettive diocesi. Goffredo vuole
approfittare del momento per diventare arbitro della situazione
politico-religiosa italiana. Anselmo da Baggio/Alessandro II si
ritira a Lucca, dove rimane fino a marzo 1063. |
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1062 |
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27 ottobre |
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Concilio
di Augusta per decidere chi è il pontefice. Alessandro II è rappresentato
da Pier Damiani. |
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1063 |
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marzo |
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Alessandro
II, accompagnato da Goffredo di Lorena, entra a Roma. |
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1063 |
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aprile |
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Concilio
Laterano per condannare Cadaloo/Onorio II; si rinnovano i decreti
antisimoniaci di Niccolò II, quelli contro i sacerdoti concubinari,
si proibisce agli ecclesiastici di cumulare benefici e di accettare
l'investitura dai laici; si raccomanda la vita in comune del clero;
ai preti concubinari viene fatto divieto di celebrare la messa.
Onorio II convoca un concilio a Parma e scomunica
Alessandro II, accusandolo di essere stato imposto dai Normanni,
nemici dell'impero.
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1063 |
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maggio |
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Onorio
II, con un esercito lombardo, occupa la città leonina. |
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1064 |
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30 maggio |
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Concilio
di Mantova. Si discute sulle accuse ad Alessandro II di simonia
e di alleanza coi Normanni ai danni dell'impero. Il papa risponde
che si discolpa dalle accuse sua sponte, perché il pontefice non
deve rispondere a nessuno. Dice di essere stato eletto contro la
sua volontà da chi aveva il diritto di farlo. Onorio II viene definitivamente
deposto e si ritira a Parma. Rimane suo sostenitore l'arcivescovo
di Ravenna Guiberto. Alessandro II viene riconosciuto anche da Guido
da Velate per pressione patarinica. Erlembaldo ottiene il gonfalone
di S. Pietro. Con la consegna del vessillo il papa stabiliva i vincoli
di una sorta di vassallaggio spirituale; si trattava della trasposizione
di rapporti feudali sul piano religioso. Alessandro II concedeva
a Erlembaldo la spirituale protezione derivante da S. Pietro e lo
investiva di funzioni repressive. Erlembaldo si legava al papa col
vincolo dell'obbedienza. Essendo un laico, poteva infatti esercitare
coercizioni materiali. Sembra che il vessillo fosse un drappo con
il disegno di una croce. |
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1065 |
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Adalardo
da Baggio, fratello di papa Alessandro II, è missus di Enrico
IV a Milano. Poiché la Canonica dei Patarini
a Porta Nuova non era più in grado di accogliere i numerosi seguaci
della riforma, Erlembaldo ne fa costruire un'altra assai ampia con
giardini, cortili, scuderie presso la propria casa, davanti alla
chiesa dei SS. Vittore e 40 Martiri, tra Porta Nuova e Porta Orientale.
Erlembaldo possedeva anche il castello di Legnano.
Erlembaldo ottiene da Alessandro II la
destituzione di Azzone da abate di S. Celso e di Alberto da abate
di S. Vincenzo, perché erano due canonici che avevano comprato le
abbazie.
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1065 |
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marzo |
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In quest'anno
era attesa dai Tedeschi la fine del mondo, perché la data della
Pasqua cadeva il 26 marzo, data citata nei calendari medievali come
quella della vera Resurrezione. Vi fu un grande pellegrinaggio di
massa di tedeschi in Terrasanta, che si concluse con lo sterminio
di una colonna di 7000 pellegrini presso Cesarea ad opera di predoni
arabi. |
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1065 |
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29 marzo |
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A soli
14 anni Enrico IV è dichiarato maggiorenne, ma è sotto la tutela
del vescovo Adalberto di Brema. Gli viene fatta sposare Berta.
L'impero è in conflitto col papa per aver sostenuto l'antipapa Onorio
II. |
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1066 |
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9 marzo |
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Legazione
di patarini a Roma per denunciare gli abusi di Guido da Velate,
che è nuovamente scomunicato. |
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1066 |
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aprile |
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Ricompare
la cometa Halley e brilla in cielo per una settimana; l'evento è
registrato sull'arazzo di Bayeux, che viene ricamato in questi anni. |
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1066 |
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4 giugno |
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Pentecoste:
Erlembaldo ritorna a Milano da Roma, portando con sè le bolle della
scomunica del papa contro Guido da Velate. L'arcivescovo fa appello
sullo spirito campanilistico dei milanesi, che avevano sempre lottato
per difendere l'autonomia della loro Chiesa da Roma. La protezione
concessa ai patarini dal papa permette che l'arcivescovo sia difeso
ad oltranza dal clero milanese. Lo scontro avviene nella cattedrale.
Guido accusa i patarini di voler assoggettare la Chiesa ambrosiana
a quella romana e si scaglia contro Arialdo, che rimane gravemente
ferito. I patarini assalgono allora il palazzo arcivescovile e riescono
a catturare Guido, che ne esce parecchio malconcio. L'arcivescovo
sottopone la città all'interdetto, finché in essa si trattiene Arialdo. |
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1066 |
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28 giugno |
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Arialdo,
fuggito da Milano, è assassinato su un'isola del lago Maggiore.
La scomparsa del leader patarinico determina l'inizio di una crisi
nel movimento, durata per un anno. |
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1067 |
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maggio |
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Pentecoste:
il corpo di Arialdo viene traslato nel monastero di S. Celso, appena
riformato. |
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1067 |
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21 maggio |
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Muore
Costantino Ducas. La moglie Eudocia assume il potere in qualità
di reggente per i figli. |
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1067 |
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luglio |
Alessandro
II invia a Milano una legazione guidata da Mainardo, vescovo di
Silva Candida e dal card. Giovanni Minuto per frenare gli eccessi
patarini. Viene promulgato uno statuto che deve garantire una riforma
del clero, impedire le ingerenze dei laci nell'ambito ecclesiastico,
proibire congiure di tipo patarinico e assicurare la pace nella
città. Nello statuto si citano per la prima
volta i tre ordini: i capitanei, i valvassori e i mercanti. Il termine
"capitaneus" fa la sua comparsa giuridica in questa occasione,
sostituendo quasi definitivamente il più antico " miles"
o "valvassore maggiore". La posizione dei capitanei è determinata
dagli ampi feudi ecclesiastici e deve il suo prestigio sociale e
il suo rango alla relazione vassallatica con un vescovo o, più raramente,
con un signore laico. La signoria capitaneale è per lo più allodiale,
costituita da feudi che derivano dal patrimonio ecclesiastico. Il
capitaneus è colui al quale spettano tributi e nelle cui mani si
trova un castello, circondato da vassalli (valvassori) investiti
da lui di feudi. Molti valvassori sembrano essere entrati in una
relazione vassallatica con l'abate di un monastero cittadino. Appartengono
a questo ordine mercanti, argentieri e monetieri particolarmente
facoltosi, in grado di acquisire feudi e diritti signorili; parte
di loro confluirà nella Motta.
Guido da Velate, che non si è ancora ripreso
dalle percosse infertegli l'anno precedente, si ritira a vita privata
e designa come suo rappresentante Gotofredo o Goffredo di Castiglione,
suddiacono ordinario della cattedrale e suo segretario, gradito
all'imperatore ma non gradito ai patarini. I Milanesi rifiutano
l'arcivescovo, che si ritira nella sua rocca di Castiglione Olona.
Gotofredo si reca in Germania per ottenere dall'imperatore l'investitura.
La nomina, avvenuta senza tener conto dei candidati proposti dai
milanesi, gli mette contro tutta la popolazione, tanto che l'arcivescovo
non può entrare a Milano. Gotofredo si rifugia nel suo castello
di Castiglione Olona.
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1068 |
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Due
chierici da Vallombrosa vengono a Milano per colmare la mancanza
di sacerdoti. |
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1068 |
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agosto |
Viene
fondato a Milano presso la chiesa di S. Eustorgio un ospedale per
pellegrini infermi. |
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1069 |
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Alessandro
II non riconosce Goffredo di Castiglione quale successore di Guido. |
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1070 |
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15 agosto |
Lanfranco
di Pavia è chiamato da re Guglielmo come arcivescovo di Canterbury,
carica ricoperta fino al 1089. |
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1071 |
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gennaio |
I Milanesi,
guidati da Erlembaldo, assediano il castello di Castiglione Olona,
dove si è rinchiuso Goffredo. |
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1071 |
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19 marzo |
Grande
incendio a Milano, detto dai cronisti fuoco di Castiglione, che
distrugge la basilica di S. Lorenzo, descritta da Arnolfo come una
delle più belle chiese del mondo, per i suoi mosaici nella parte
superiore di essa, per le sculture in pietra e altri ornamenti.
Il Fiamma dice nel Chron. Maius che questo incendio ebbe
origine da una cicogna. Al contrario Bonizone ne dà come autori
gli ecclesiastici simoniaci e concubinari. |
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1071 |
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23 agosto |
Muore
Guido da Velate a Bergoglio. |
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1072 |
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6 gennaio |
A Milano
i patarini, durante la messa in S. Maria jemale alla presenza del
legato romano Bernardo, propongono Attone contro Goffredo. Attone
non appartiene al capitolo degli ordinari e, appena entrato nel
palazzo arcivescovile, viene malmenato dagli antipatarini sobillati
da Goffredo e trasportato a forza in chiesa, dove deve fare pubblica
rinuncia della dignità |
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1072 |
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marzo |
In un
sinodo romano è scomunicato l'arcivescovo di Milano Goffredo da
Castiglione. |
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1073 |
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Il cronista
Arnolfo di Milano inizia da quest'anno le Gesta Archiepiscoporum
Mediolanensium. |
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1073 |
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21 aprile |
Muore
Alessandro II, lasciando il suo episcopato a Lucca al nipote Anselmo,
che però rifiuta l'investitura. Anselmo era nato a Milano verso
il 1035. Aveva frequentato la scuola presso la cattedrale, poi era
stato inviato dallo zio al monastero del Bec, presso Lanfranco da
Pavia. Un giorno dopo è eletto papa Ildebrando di Soana col nome
di Gregorio VII. E' il monaco cluniacense che ha diretto la politica
ecclesiastica vaticana sin dal tempo di Leone IX. |
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1073 |
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maggio |
Gregorio
VII chiede a Enrico IV di abbandonare l'appoggio a Goffredo da Castiglione.
Per tutta risposta l'imperatore fa radunare i suffraganei milanesi
per procedere alla consacrazione episcopale. Forte dell'appoggio
imperiale, Goffredo riesce a installarsi nel castello arcivescovile
di Brebbia già alla fine di aprile, da dove parte alla riconquista
delle rocche arcivescovili prealpine. Viene però sconfitto a Lecco. |
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1073 |
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agosto |
Anselmo
da Baggio è a Verona insieme a Beatrice e a Matilde di Tuscia o
Canossa. |
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1073 |
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settembre |
Enrico
IV scrive al papa promettendo di fare ammenda. Abbandona al suo
destino Goffredo da Castiglione e appoggia Attone, amico di Gregorio
VII. |
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1074 |
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Gregorio
VII convoca un concilio, che sancisce il divieto di matrimonio per
i sacerdoti. |
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1074 |
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20 aprile |
Pasqua.
Erlembaldo calpesta il sacro clisma del Battesimo portato dai vescovi
suffraganei per la vacanza della cattedra arcivescovile e lo sostituisce
con uno suo. |
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1075 |
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Dictatus
papae di Gregorio VII: si afferma che solo il papa può deporre
o consacrare i vescovi; il suo messo è superiore a tutti i vescovi;
non è lecito avere rapporti con gli scomunicati; gli è permesso
deporre l'imperatore; nessuno può giudicare l'operato del papa;
solo il papa può servirsi delle insegne imperiali.
Grazie alla donazione del nobile Alberico
da Soresina, si stabilisce la vita comune tra i canonici di S. Ambrogio
a Milano. Inizia la ricostruzione in forme romaniche della basilica.
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1075 |
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30 marzo |
Scoppia
un incendio a Milano a causa di una tempesta di vento che porta
con sè tizzoni e scintille. Si accusano dell'incendio i patarini.
L'incendio devasta il complesso delle cattedrali, S. Nazaro e S.
Stefano in Brolo. Nell'incendio della cattedrale invernale si perde
l'altare d'oro, la Biblioteca capitolare e tutti i documenti custoditi
in sacrestia. |
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1075 |
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5 aprile |
Pasqua:
Erlembaldo rifiuta di nuovo il crisma perché mandato da un vescovo
scismatico. Si tiene una grande adunanza nel teatro ed Erlembaldo
trascende nuovamente. I nobili si adunano fuori Milano e deliberano
di non ricevere nessun arcivescovo se non dall'imperatore e di difendere
i diritti fino allora esercitati sulle chiese e sui benefici ecclesiastici.
Nello stesso mese di aprile Erlembaldo viene
ucciso da Arnaldo da Rho. Grande è l'esultanza dei nemici, che si
recano in S. Ambrogio per ringraziare Dio e il patrono per averli
liberati da tale incomodo. A Liprando, prete patarino che doveva
la sua posizione nella vita ecclesiastica e politica milanese essenzialmente
al legame che lo aveva unito a Erlembaldo, vengono mozzati il naso
e le orecchie. Molti patarini si rifugiano a Cremona, per sfuggire
il linciaggio.
Andrea di Strumi scrive la Vita Arialdi,
che ricostruisce la storia della Pataria. Andrea aveva abitato dal
1061 al 1067 nella Canonica di Porta Nuova. Per scrivere la sua
storia aveva attinto ai suoi ricordi personali, a quanto aveva udito
dal fratello di Arialdo e dal prete Siro, anch'egli membro della
Canonica.
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1075 |
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giugno |
Dopo
la morte di Erlembaldo i Milanesi, non volendo accettare né Goffredo
né Attone, scelgono tre diaconi e un notaio del clero maggiore e
pregano Enrico di decidersi per uno di loro. L'imperatore non accetta
nessuno dei candidati e elegge il 27 settembre Tedaldo, membro della
cappella imperiale, suddiacono o notaio della metropolitana, che
durante la battaglia dell'imperatore contro i Sassoni aveva portato
accanto all'imperatore la Santa Lancia, insegna sacro-romana imperiale. |
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1075 |
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7 dicembre |
Gregorio
VII intima a Tedaldo di andare a Roma e discolparsi di avere usurpata
la sede e ai vescovi suffraganei di Milano di non consacrare Tedaldo.
L'elezione di Tedaldo è l'elemento scatenante della crisi tra papa
e impero. |
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1076 |
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24 gennaio |
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Dieta
di Worms. Enrico IV si sottrae all'obbedienza di Gregorio, che dichiara
deposto; così fanno i vescovi lombardi riuniti a Vicenza: l'onda
patarina è finita. Il papa reagisce scomunicando Enrico e i vescovi
conciliari.
Enrico cadeva sotto la minaccia dei feudatari tedeschi a lui ostili,
come i duchi di Svevia, di Carinzia e di Baviera, sciolti dal vincolo
di fedeltà. |
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1076 |
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4 febbraio |
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Al rifiuto
del papa di riconoscere la sua nomina, Tedaldo si fa consacrare
vescovo dai suffraganei. Qualche giorno prima, durante l'assemblea
dei vescovi italiani a Piacenza per confermare la condanna del pontefice,
deliberata a Worms, aveva partecipato anche Tedaldo, attirandosi
la prima scomunica. |
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1076 |
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13 marzo |
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Un altro
incendio distrugge la basilica di S. Tecla o estiva. |
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1076 |
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aprile |
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Dopo
Pasqua una nuova assemblea di vescovi, riuniti a Pavia, dichiara
scomunicato Gregorio VII. Il papa si rivolge in aprile e in ottobre
ai patarini esortandoli a lottare contro Tedaldo. |
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1076 |
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inverno |
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Inverno
molto freddo. |
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1077 |
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25 gennaio |
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Enrico
IV, per motivi di opportunità politica, si presenta umiliato davanti
a Gregorio VII a Canossa, dove il papa era ospite della contessa
Matilde; il suo sacrificio non ottiene i risultati sperati, perché
in marzo si verifica ugualmente la scissione.
I Milanesi mandano a Gregorio VII degli ambasciatori, tra i quali
vi è lo storico Arnolfo, per domandare l'assoluzione per aver comunicato
coll'arcivescovo Tedaldo (Arnolfo, V, 9). |
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1077 |
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febbraio |
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Gregorio
VII manda due legati a Milano per riconciliare la S. Sede e la Chiesa
ambrosiana dopo i trascorsi filoenriciani: Anselmo da Baggio e il
card. Gerardo di Ostia. Non riesce un tentativo di sedizione contro
i legati, promosso dall’arcivescovo Tedaldo, dimostrazione della
perdita di controllo della città da parte dell'arcivescovo. Forse
Tedaldo non è più a Milano. |
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1077 |
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15 marzo |
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Dieta
di Forchheim che elegge Rodolfo di Svevia nuovo re di Germania;
Gregorio non si pronuncia subito a suo favore ed Enrico cerca nuovamente
di trattare col papa. |
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1077 |
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aprile |
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Tedaldo
è a Pavia con Enrico IV e il suo atteggiamento gli procura una nuova
scomunica. Enrico IV chiede a Gregorio VII che lo riconosca come
re d'Italia e gli permetta di farsi incoronare a Monza dai vescovi
di Pavia e di Milano o da altri di sua designazione. Il papa rimanda
la decisione alla dieta dei signori italiani, alla quale spettava
l'elezione del re d'Italia. La famiglia dei Landriani per fedeltà
all'imperatore riceve in feudo S. Colombano. |
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1078 |
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Il cronista
Arnolfo di Milano termina il suo Liber gestorum recentium,
cinque libri che narrano gli avvenimenti milanesi nel periodo tra
il 925 e il 1077, con spirito polemico nei confronti della politica
ecclesiastica romana. |
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1078 |
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febbraio |
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(febbraio-marzo)
Concilio Lateranense: scomunica di Tedaldo e sospensione delle funzioni
episcopali. |
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1079 |
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febbraio |
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Concilio
Lateranense: viene di nuovo scomunicato Tedaldo. E' l'inizio dello
scisma che per circa un decennio separerà la Chiesa ambrosiana da
quella romana. |
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1080 |
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Gregorio
scomunica nuovamente Enrico IV e opta per Rodolfo di Svevia. |
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1080 |
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25 giugno |
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Enrico
IV a Bressanone elegge l’antipapa Clemente III, ossia l’arcivescovo
di Ravenna Guiberto. Gregorio deve fuggire a Salerno, aiutato da
Roberto il Guiscardo. Per l’occasione vengono "scoperte" a Salerno
le reliquie di S. Matteo che erano andate perse.
Tedaldo è fedele a Enrico IV, motivo per cui il papa sottrae alcune
diocesi suffraganee al metropolita milanese. E' in atto un vero
e proprio scisma tra il vertice della Chiesa milanese e il papato.
Le truppe lombarde fedeli ad Enrico sconfiggono a Volta Mantovana
l'esecito di Matilde di Canossa. Landolfo sr, antigregoriano, insinua
che Gregorio fosse animato da profondo odio verso Milano a causa
della diversità di rito. |
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1080 |
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15 ottobre |
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In una
battaglia decisiva Rodolfo di Svevia muore e Enrico IV potrebbe
tornare a regnare, ma la nobiltà tedesca si rifiuta di riconoscerlo. |
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1081 |
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Da un
documento risulta che a Milano il monastero di S. Maria d'Aurona
era stato devastato da un incendio. |
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1081 |
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4 aprile |
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Alessio
I Comneno è imperatore. Si assicura l'aiuto di Venezia contro i
Normanni di Roberto il Guiscardo, che conquistano Durazzo e si spingono
fino a Larissa. |
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1081 |
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14 aprile |
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Enrico
IV e sua moglie Berta sono incoronati a Pavia regnanti d'Italia
dall'antipapa Clemente III.
Nel frattempo in Germania alcuni principi ribelli nominano re Ermanno
di Lussemburgo. |
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1081 |
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25 luglio |
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Enrico
IV dichiara Matilde decaduta dal marchesato. Anselmo da Baggio rimane
con lei, essendo dal 1074 suo padre spirituale. |
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1082 |
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maggio |
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Trattato
tra Venezia e il basileus Alessio I. Il doge ottiene per sé e per
i suoi successori il titolo di protosebastos; Venezia si
fa pagare caro il suo appoggio: ottiene il diritto di libero commercio
in tutte le regioni dell'impero bizantino, senza dover pagare dazi,
per cui era avvantaggiata rispetto ai commercianti bizantini. Le
vengono inoltre concessi molti magazzini a Costantinopoli e tre
moli a Galata. La tassa si chiamava kommerkion ed era del
10% sul trasporto e sulle vendite. |
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1082 |
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novembre |
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(novembre-dicembre)
L'arcivescovo di Milano Tedaldo accompagna Enrico IV all'assalto
di Roma, guidando una schiera di mille cavalieri, da lui stesso
assoldati.Inverno molto freddo.
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1083 |
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Enrico
IV s’impadronisce della città leonina e celebra il Natale in S.
Pietro con l’antipapa. |
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1084 |
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marzo |
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Concilio
lateranense presieduto da Gregorio VII. Conferma Attone legittimo
arcivescovo di Milano, ma non è sufficiente a fargli occupare la
sua diocesi.
Clemente III riesce a scalzare Gregorio VII dal soglio pontificio
e a incoronare il 31 marzo Enrico IV imperatore. |
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1084 |
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maggio |
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Roberto
il Guiscardo assedia e saccheggia Roma. Libera Gregorio VII e lo
trasferisce a Salerno. |
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1084 |
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giugno |
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Brunone
di Colonia fonda presso Grenoble la Grande Chartreuse, da cui prenderà
vita l'ordine dei Certosini, con una regola molto severa. |
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1084 |
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2 luglio |
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Le milizie
di Enrico IV vengono sconfitte a Sorbara dall'esercito di Matilde
di Canossa. Anselmo mantiene le relazioni con il re d'Inghilterra
Guglielmo, col quale è in corrispondenza. |
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1085 |
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25 maggio |
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Muore
nel castello di Arona l'arcivescovo Tedaldo, lo stesso giorno in
cui muore Gregorio VII a Salerno. |
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1086 |
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18 marzo |
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Muore
a Mantova Anselmo da Baggio. Sarà canonizzato un anno dopo da papa
Vittore III.
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1086 |
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24 maggio |
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Vittore
III è papa: è il benedettino Desiderio, abate di Montecassino. Deve
accontentarsi di vivere sull'isola Tiberina o in Trastevere, perché
la città leonina è nelle mani dell'antipapa Clemente. |
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1086 |
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1 luglio |
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Anselmo
III da Rho è arcivescovo di Milano per nomina di Enrico IV. Al momento
della consacrazione accoglie l'imposizione delle mani da un solo
vescovo invece che da tre, come richiesto dalle norme canoniche.
L'elezione non viene ritenuta valida dal papa. |
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1087 |
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1 maggio |
Traslazione
delle reliquie di S. Nicola di Mira a Bari. Nicola era stato vescovo
di Mira e si credeva che fosse stato martirizzato durante la persecuzione
di Diocleziano. Dopo il crollo del potere bizantino a Manzikert
nel 1071, Mira era stata quasi abbandonata dagli abitanti. Nella
primavera del 1087 alcuni mercanti baresi si incontrarono durante
una spedizione commerciale ad Antiochia e decisero di sottrarre
il santo, già venerato in Occidente. Compiuta la rapina ai danni
del monastero di Mira, la giustificarono col "fatto" che S. Nicola
non si era ribellato al trasloco a Bari, dove sarebbe stato più
al sicuro dagli infedeli. Il successo dei baresi fu tale che altri
cercarono di condividerne i vantaggi e in poco tempo molte chiese
d'Europa vantavano reliquie del santo. I marinai che avevano trasportato
il corpo a Bari misero in giro la voce che si erano tenuti i denti
del santo e frammenti della sua tomba. I veneziani sostennero che
i baresi avevano abbandonato a Mira la metà del corpo, che venne
trasportato a Venezia nel 1099. |
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1087 |
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16 settembre |
Muore
papa Vittore III. |
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1088 |
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L’arcivescovo
di Milano Anselmo III si ritira per qualche tempo in un monastero.
Urbano II, già Ottone vescovo di Ostia, eletto papa il 12 marzo
di quest'anno, gli invia il pallio. Anselmo si mostra favorevole
alla riforma cluniacense permettendo ad Alberto di Sogra, monaco
di Cluny, di fondare un monastero a Pontida e un monastero femminile
a Cantù. Papa Urbano II si fa promotore, con Pietro l’Eremita, della
crociata per la liberazione del Santo Sepolcro. Il papa è Ottone
di Lagery, allievo di Brunone, il fondatore dell’ordine dei Certosini.
Era stato Gregorio VII a volerlo a Roma come consigliere, creandolo
vescovo. Roma gli è ostile e solo con l’appoggio della contessa
Matilde, sposa novella di Guelfo di Baviera, gli è possibile entrare
a Roma. |
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1089 |
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Concilio
di Melfi: per evitare pratiche di simonia si prescrive che i monasteri
e le canoniche chiedano il consenso episcopale per l'acquisizione
di chiese private, decime e altre spettanze di giurisdizione ecclesiastica.
Data approssimativa della Historia Mediolanensis
di Landolfo sr.
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1089 |
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28 maggio |
Muore
Lanfranco di Pavia, arcivescovo di Canterbury. |
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1090 |
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Diploma
sottoscritto da Albino, prete e canonico di S. Giovanni in Conca,
dal quale si deduce che la chiesa aveva un capitolo di Canonici. |
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1090 |
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marzo |
Enrico
IV viene in Italia contro Matilde di Canossa e suo marito Guelfo
IV; assedia Mantova.
Corrado, figlio di Enrico IV, si schiera dalla parte di papa Urbano
II, con Matilde di Canossa e diverse città lombarde. |
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1091 |
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Lanfranco
de la Pila fonda a Milano un nuovo ospedale per i poveri pellegrini
presso la basilica di S. Simpliciano. |
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1093 |
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Corrado,
figlio di Enrico IV, viene incoronato come re d'Italia a Milano
in S. Ambrogio. Una tradizione risalente a Landolfo jr (XII sec.)
vuole che Corrado abbia ricevuto la corona anche a Monza. |
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1093 |
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4 dicembre |
Muore
l'arcivescovo di Milano Anselmo III da Rho, che viene sepolto in
S. Nazaro, ma i restauri della chiesa verranno ultimati solo dopo
il 1112, data della donazione di Gisla per terminare i lavori. Data
a quest'epoca il grandioso tiburio ottagonale, la volta a crociera
costolonata, le absidi dei bracci di croce. L'esterno dell'abside
maggiore appare fregiata da ampie arcature rette da titlei semipilastrini
in pietra e cotto, inquadranti le finestre a strombo multiplo, che
recano titleernate negli stipiti colonnine nane con capitelli. Alcune
ripetono quelle di S. Lorenzo e S. Giovanni in Conca. |
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1093 |
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6 dicembre |
Arnolfo
III di Porta Orientale è eletto arcivescovo di Milano. E' inviso
ai Milanesi e si rifugia a Civate. |
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1094 |
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Sinodo
di Autun che per primo propone di bandire la crociata.
Un monaco cluniacense diventa vescovo di Santiago
de Compostela; l'abbazia borgognona controlla ormai Vezelay, S.
Martiale a Limoges, St Gilles, Moissac e St Eutrope a Saintes.
A Venezia è consacrata la basilica di S.
Marco.
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1095 |
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Viene
sciolto il matrimonio tra Matilde di Canossa e Guelfo V di Baviera;
i Guelfi continueranno ad accampare diritti ereditari sulla Toscana. |
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1095 |
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marzo |
Concilio
di Piacenza, presieduto da papa Urbano II, che bandisce la prima
crociata. L'organizzazione viene affidata a Pietro l'Eremita.
Arnolfo III è consacrato dai vescovi tedeschi Dimone di Salisburgo,
Ulderico di Passau e Gabardo di Costanza. A sostenerlo interviene
anche Corrado, figlio dell'imperatore Enrico IV, re di Germania
e d'Italia e duca di Borgogna. A Civate Arnolfo edifica l'oratorio
di S. Benedetto. |
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1095 |
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aprile |
Urbano
II è a Cremona, dove ottiene dal re Corrado la rinuncia a investire
i vescovi. |
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1095 |
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maggio |
Urbano
II è a Milano. In questa occasione santifica Erlembaldo.
L'arcivescovo Arnolfo III ne colloca le spoglie in un sarcofago
nella chiesa di S. Dionigi. |
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1095 |
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giugno |
giugno-
novembre
Concilio di Clermont Ferrand per indire la crociata su appello di
Alessio I Comneno. E' l’avvenimento centrale della storia del cristianesimo
medievale. Urbano II chiede che ogni convenuto giuri di compiere
il suo pellegrinaggio e fa distribuire le croci così che chiunque
le accetta non possa più tornare sulla sua decisione. Ogni crociato
riceve l’indulgenza plenaria per i peccati passati e futuri, cioè
la garanzia della vita eterna. Un porto d’imbarco è Cremona, che
si riempie di pellegrini. Gli ebrei che rifiutano di convertirsi
sono massacrati dalla folla a Rouen e Worms . |
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1096 |
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Il chierico
Nazario Muricola si sostituisce ai sacerdoti della sua parrocchia
e fonda un habitaculum presso la erigenda chiesa di S. Babila,
accanto alla chiesa di S. Romano. |
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1096 |
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primavera |
Pietro
l'Eremita inizia a mettersi in moto verso la Terrasanta con una
folla eterogenea di alcune migliaia di persone, qualificate come
"pezzenti". |
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1096 |
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15 agosto |
E' la
data fissata per la partenza della crociata.
Arnolfo III concede a Landolfo da Baggio, preposito e ai canonici
di S. Ambrogio la chiesa di S. Maria Greca. |
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1096 |
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settembre |
Papa
Urbano II predica in S. Tecla e concede ai "vicini" di eleggere
i preti della loro chiesa, per evitare la simonia. |
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1096 |
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15 ottobre |
Data
ufficiale della partenza per la Terrasanta. I Milanesi partecipano
alla prima crociata con Giovanni da Rho, capitano, Ottone Visconti,
Ardizzone da Rho, Guglielmo da Rho, Benedetto da Corticella. Qui
s'innesta la leggenda dello stemma visconteo. Secondo il sac. E.
Galli l'insegna fu usata nella prima crociata, dove i Milanesi erano
guidati da Giovanni da Rho, che per primo piantò a Gerusalemme il
vessillo dei crociati fatto proprio dal Comune di Milano. Le origini
del biscione sono, secondo il Galli, nel serpente di bronzo che
Arnolfo II aveva riportato nel 1002 da Costantinopoli. C'è invece
chi sostiene che si tratti di una vipera e che derivi da un'insegna
longobarda: restò comunque al visconte Ottone, capostipite di quel
ramo dei Visconti che poi governerà su Milano. |
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1097 |
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Atto
del chierico Eriberto stipulato dal notaio del sacro palazzo Giovanni
"in civitate Mediolani, in consulatu civium, propre ecclesiam
Sancte Marie". Questo atto viene ritenuto da alcuni storici
come la prima citazione della magistratura consolare milanese. |
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1097 |
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24 settembre |
Muore
l'arcivescovo di Milano Arnolfo III, sepolto nel monastero di S.
Calogero a Civate. |
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1097 |
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3 novembre |
Il clero
radunato nella basilica di S. Ambrogio elegge Anselmo IV da Bovisio,
preposito di S. Lorenzo, vescovo di Milano, su designazione di Urbano
II. Anselmo viene consacrato da vescovi estranei alla provincia
ecclesiastica milanese e ricerca l’appoggio di Matilde di Canossa.
Durante la sua elezione scoppiano nuovi tumulti perché il designato
sarebbe Landolfo da Baggio, che vista la malparata si ritira nella
chiesa di S. Giovanni alle 4 facce, vicina alla sua abitazione.
Anselmo saprà far penetrare lo spirito della riforma romana in tutta
la diocesi, senza però mettere in ombra la peculiarità della chiesa
milanese. Fra i primi promossi dall'arcivescovo è Nazario Muricola,
che diventa presbitero. Anselmo lo invia alla sede vescovile di
Savona per sovrintendere l'elezione del nuovo vescovo, che Nazaro
individua in Grossolano. |
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1098 |
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Inizia
la costruzione a Rivolta d'Ada della chiesa di S. Sigismondo.
La basilica di S. Ambrogio a Milano inizia
la trasformazione della copertura da lignea in muratura, senza tiburio.
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1098 |
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gennaio |
L'arcivescovo
di Milano ha ancora parte nel governo civile della città, perché
a lui si deve ricorrere negli affari giudiziari civili; l'arcivescovo
aveva il diritto di presiedere e sciogliere il consiglio pubblico.
Anche le mura della città rientravano sotto la giurisdizione dell'arcivescovo. |
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1098 |
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21 marzo |
Festa
di S. Benedetto. Viene fondata l'abbazia di Citeaux vicino a Digione,
come una corrente di monachesimo riformato in polemica ormai con
quello cluniacense. Si sostiene che la regola di S. Benedetto deve
essere interpretata alla lettera. I Cistercensi devono mantenersi
lavorando perché il lavoro è l'arma principale della lotta spirituale.
Un'altra importante caratteristica per cui il monachesimo cistercense
si differenzia da quello cluniacense è il voler dipendere dall'autorità
diocesana. Per questo motivo i vescovi favoriranno la fondazione
di monasteri cistercensi. |
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1098 |
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5 aprile |
Concilio
provinciale di Milano, nel quale Anselmo vuole mettere ordine nella
chiesa milanese prima di partire per la crociata, affrontando la
soluzione di gravi problemi risalenti al periodo dello scisma; nella
provincia ecclesiastica continuavano a essere presenti situazioni
scismatiche e simoniache dovute all’azione congiunta di Enrico IV
e dell’antipapa Clemente III; s’impone al clero la rinuncia a ogni
proprietà personale. In quel concilio Anselmo IV appare come la
più alta autorità ecclesiastica dell’Italia Sett., ma anche uno
dei punti di forza del papato. Nel corso del sinodo si esamina la
controversia fra monaci e canonici di S. Ambrogio, decidendo a favore
di questi ultimi. Anselmo istituisce un mercato presso S. Ambrogio
esente da imposte e protetto da una pace di 16 giorni in occasione
della festa dei SS. Gervasio e Protasio. Decreta l’esenzione della
curtadia, cioè il pedaggio dei viandanti. |
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1099 |
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Processo
tra i monaci di S. Simpliciano e i canonici di S. Protaso ad Monachos
davanti all'arcivescovo Anselmo: i vicini di S. Protaso hanno eletto
i preti e l'abate di S. Simpliciano si oppone all'elezione. L'arcivescovo
Anselmo dà ragione all'abate. Dalla fine
dell'XI secolo la leggenda di san Barnaba è ormai attestata. A Milano
sono dedicati all'apostolo due chiese nel palazzo dell'arcivescovo
inferius et superius, ma con san Anatelone, una chiesa era "ad
canonicam in brolio" vicino all'ospedale fondato da Goffredo
da Bussero nel 1145; un altare era in S. Giovanni in Conca, S. Giorgio
in Palazzo e S. Nabore.
Il prete decumano e patarino Liprando si
oppone alla partecipazione milanese alla crociata per motivi economici.
Per ingraziarsi la Pataria, Anselmo fa traslare il corpo di S. Arialdo
dal monastero di S. Celso alla chiesa di S. Dionigi, dove alcuni
anni prima era stata collocata la salma di Erlembaldo.
Bolla di Urbano II al prete Liprando con cui prende sotto la protezione
della S. Sede la chiesa e canonica della SS. Trinità, fondata da
Liprando nel luogo che si dice Pons Guinizeli, nel borgo degli Ortolani
fuori Porta Comàsina.
Il vescovo di Genova Arialdo organizza
la Compagnia del Comune, una sorta di associazione fra i rappresentanti
dei diversi rioni in cui era divisa la città. La stessa organizzazione
voluta dai vescovi si ha in molte altre città dell'Italia Settentrionale.
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1099 |
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15 marzo |
L'arcivescovo
di Milano Anselmo traccia col suo bastone pastorale nell'orto del
monastero di Aurona i segni per la costruzione di una cappella dedicata
a S. Silvestro, che la badessa Rolinda voleva innalzare. Il decreto
da lui emanato, che nessuno dei cappellani potesse avere alcun edificio
nelle torri e sopra il muro della città nel tratto che andava dalla
porta di soccorso fino al monastero, lascia intendere che le mura
della città erano in possesso degli arcivescovi. |
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1099 |
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luglio |
Gerusalemme
è nelle mani dei crociati. Alcuni provenzali vedono nella conquista
il preludio alla fine del mondo e attendono con ansia la discesa
del Cristo e dei santi. Si formano gli Stati cristiani d'Oriente,
detti franchi, avamposti nella guerra contro i Turchi e necessitanti
di continui rinforzi. |
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1099 |
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13 agosto |
Raniero
di Bieda è papa col nome di Pasquale II. Il pontefice si pone sul
capo, per la prima volta, la corona imperiale. |
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1100 |
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Intorno
a questa data Landolfo seniore, ecclesiastico milanese, scrive la
Historia Mediolanensis , che si conclude con la morte di
Gregorio VII (1085). Landolfo manifesta la sensazione di una irrimediabile
sconfitta della tradizione autonomistica della Chiesa ambrosiana.
Compare per la prima volta il termine "populus" come ordo
specifico e unitario dal punto di vista degli ordinamenti pubblici. |
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1100 |
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15 luglio |
In occasione
del primo anniversario della liberazione di Gerusalemme l'arcivescovo
Anselmo IV istituisce, presso la chiesa del S. Sepolcro di Milano,
una festa annuale e un mercato esente da imposte; stabilisce inoltre
una grande indulgenza per coloro che nel giorno della festa visitino
la chiesa. |
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1100 |
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13 settembre |
L'arcivescovo
di Milano Anselmo IV parte verso l’Oriente alla testa di un esercito
di 50.000 uomini che, obbedendo ad un desiderio di Urbano II, ha
reclutato in tutta la Lombardia. Secondo una tradizione, Anselmo
regge a guisa di stendardo un braccio di sant'Ambrogio. Al suo seguito
sono anche il vescovo di Pavia, il conte di Biandrate e Landolfo
da Vergiate, preposto della canonica di S. Nazaro. Anselmo IV morirà
il 30 settembre 1101 a Costantinopoli , dove verrà sepolto nella
chiesa di S. Nicola. |
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