Cronologia di Milano dal 1326 al 1350
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| 1326 |
| Il podestà Beccario da Beccaria fa costruire il Portico della Ferrata in piazza dei Mercanti.
Tra il 1326 e il 1327 papa Giovanni XXII emana la Bolla Super illius specula con la quale viene conferita validità universale alle precedenti raccomandazioni indirizzate a chiese locali per la lotta alla stregoneria. Con questa bolla inizia ufficialmente la caccia alle streghe da parte della Chiesa, tramite l'Inquisizione. |
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| 1326 |
| 28 gennaio |
Pace tra Bologna e Mantova. |
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| 1326 |
| 9 marzo |
Vergusio (Verzusio) Landi con le truppe papali inizia una vasta campagna per convincere molte località emiliane (Sassuolo, Carpi, Reggio (4 ottobre), Modena) a riconoscere il vicario del papa. |
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| 1326 |
| 9 luglio |
Adunanza dei signori ghibellini a S. Zenone al Mazzo. Partecipano all'incontro, tra i Visconti, Galeazzo, Marco e Luchino. Si invita nuovamente in Italia Ludovico il Bavaro. |
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| 1326 |
| 25 luglio |
Carlo, duca di Calabria, arriva a Firenze per ricevere la signoria sulla città. |
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| 1327 |
| Muore il vescovo di Lodi Antonio Fissiraga. Vengono interrotti i lavori della chiesa di S. Francesco a Lodi, iniziati intorno al 1286. |
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| 1327 |
| 10 gennaio |
Ludovico il Bavaro arriva a Trento dove incontra uno dopo l'altro Cangrande, Passerino e i Visconti. Azzone e Marco Visconti vanno a Trento il 5 febbraio. Cangrande vi ritorna il 5 marzo. |
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| 1327 |
| 5 febbraio |
Bertrando del Poggetto si sposta con la corte a Bologna, che di fatto rinuncia alla sua autonomia comunale. Il legato inizia a crearsi una propria signoria guelfa in Emilia. |
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| 1327 |
| 19 marzo |
Partito da Trento, Ludovico il Bavaro arriva a Bergamo, poi entra in Como. A Como Marco Visconti accusa Galeazzo di tradimento verso l'impero per i suoi tentativi di accordo con il Legato papale. |
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| 1327 |
| 17 maggio |
(13 maggio secondo il Corio) Ludovico il Bavaro entra a Milano. Viene alloggiato nel monastero di S. Ambrogio. Marsilio da Padova è il suo consigliere. |
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| 1327 |
| 31 maggio |
Pentecoste. Incoronazione di Ludovico il Bavaro in S. Ambrogio. Lo incorona il vescovo scomunicato Guido Tarlati di Arezzo. L'incoronazione è raffigurata nella tomba del vescovo nel duomo di Arezzo. |
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| 1327 |
| 4 luglio |
Galeazzo è nominato vicario imperiale a Milano. Discordia tra Marco e Galeazzo Visconti. Giovanni Visconti è nominato giudice del clero con le funzioni di arcivescovo. |
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| 1327 |
| 5 luglio |
Stefano Visconti muore misteriosamente. Si dice per avere assaggiato il vino destinato all'imperatore o forse ucciso dai fratelli. Le accuse vengono mosse dalla moglie Valentina Doria. |
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| 1327 |
| 6 luglio |
L'imperatore fa imprigionare a Monza tutti i fratelli Visconti, Lodrisio e Azzone. Marco e Lodrisio vengono subito liberati e lo seguiranno a Roma. |
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| 1327 |
| 1 agosto |
Ludovico il Bavaro nomina Guglielmo di Montfort vicario a Milano. Gozio de Guiderchusen è podestà. Pavia è separata da Milano. Il Montfort crea a Milano un organo consultivo di 24 cittadini (chiamati "Sapienti"), ostili ai Visconti. Giacomo Visconti sostituisce Giovanni come giudice ordinario del clero milanese. |
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| 1327 |
| 3 agosto |
Ludovico il Bavaro parte da Milano con la consorte Margherita d'Avèsnes Holland-Hainaut. |
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| 1327 |
| 12 agosto |
Convegno a Orzinuovi dei ghibellini sconcertati per la sorte dei Visconti. Viene resa nota una lettera di Galeazzo al Legato papale che lo compromette. Azzone, Luchino e Giovanni, risultati innocenti, vengono liberati. Si organizza il viaggio verso Roma, reso difficile dalla presenza del legato papale a Bologna. Si decide di passare per la Cisa. |
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| 1327 |
| 7 settembre |
Roberto Visconti, arciprete della Metropolitana, redige il testamento lasciando suo erede, tra gli altri, il nipote Robertino, che sarà arcivescovo di Milano dopo Giovanni. |
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| 1327 |
| 8 ottobre |
Ludovico il Bavaro entra in Pisa che lo accoglie, pur riluttante, assieme a Castruccio. Riparte da Pisa il 15 dicembre. |
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| 1327 |
| 10 dicembre |
Fra' Jacopo da Castronovo è precettore della Mansione di S. Croce dei Gerosolimitani. E' in carica anche per il 1328. |
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| 1328 |
| Secondo il Latuada in quest'anno viene costruita dal vicario di Ludovico il Bavaro la cosiddetta Torre dell'Imperatore a difesa della chiusa della Vettabia.
Grazie a un lascito di Martino Caccialepori viene costruito l'oratorio di S. Caterina al ponte dei Fabbri, che si trovava all'inizio di via Caminadella. Nel 1337 lo stesso Caccialepori costruisce vicino all'oratorio, nell'attuale via S. Calocero, l'ospedale di S. Caterina che verrà incorporato nell'Ospedale Maggiore. |
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| 1328 |
| 7 gennaio |
Ludovico il Bavaro entra a Roma dove viene proclamato imperatore il 17 gennaio con acclamazione popolare. Azzone, Luchino e Giovanni arrivano a Roma con l'esercito di Castruccio Castracani. Marco Visconti viaggia con Ludovico. |
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| 1328 |
| 8 febbraio |
Azzone Visconti parte da Roma con l'esercito di Castruccio che torna in Toscana per difendere i possessi di Castruccio dai Fiorentini. |
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| 1328 |
| 9 febbraio |
Muore senza eredi Carlo IV di Francia, l'ultimo dei capetingi. La nobiltà francese elegge Filippo VI di Valois. Si crea così il motivo per l'inizio della guerra dei Cento Anni. |
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| 1328 |
| 25 marzo |
Viene liberato Galeazzo Visconti che va subito a Lucca ad aiutare Castruccio. |
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| 1328 |
| 12 maggio |
Viene eletto a Roma, con il sostegno dell'imperatore, l'antipapa Nicolò V. |
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| 1328 |
| 23 maggio |
Ludovico il Bavaro viene incoronato dall'antipapa. |
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| 1328 |
| 26 maggio |
Guglielmo di Occam fugge da Avignone e si rifugia a Pisa presso Ludovico il Bavaro. |
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| 1328 |
| 29 maggio |
Azzone, Galeazzo e Giovanni Visconti sono a Pisa dove Castruccio riceve la lettera con la nomina imperiale di duca di Lucca. |
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| 1328 |
| agosto |
Ludovico il Bavaro lascia Roma. Arriva a Pisa il 21 settembre. |
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| 1328 |
| 3 agosto |
Pistoia, presa da Firenze durante l'assenza di Castruccio, ritorna sotto il nuovo duca. |
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| 1328 |
| 6 agosto |
Galeazzo Visconti muore a Pescia in Toscana, dove aveva raggiunto l'esercito di Castruccio. Viene sepolto a Lucca. Era molto debilitato dal carcere e dal lungo assedio di Pistoia. |
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| 1328 |
| 16 agosto |
Congiura di Ludovico Gonzaga contro Rinaldo Bonacolsi detto Passerino, Capitano di Mantova, fomentata da Cangrande della Scala. Rinaldo è assassinato e i suoi figli vengono gettati a morire in una torre a Castellaro (ora Castel d'Ario). |
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| 1328 |
| 3 settembre |
Castruccio Castracani è colto da febbri improvvise che lo portano rapidamente alla morte. |
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| 1328 |
| 29 ottobre |
Gli stipendiari di Ludovico il Bavaro, non vedendo saldati i loro crediti, lasciano l'imperatore per prendere Lucca, occupata dal vicario imperiale, il burgravio di Norimberga, che a Lucca libera Raimondo da Cardona facendosi pagare un alto riscatto. Marco Visconti è incaricato di trattare tra Lucca e gli stipendiari, ma questi lo prendono invece come ostaggio. Gli altri Visconti passano questi mesi a Pisa. |
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| 1328 |
| 9 novembre |
Muore Carlo, duca di Calabria, figlio di re Roberto. |
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| 1329 |
| 15 gennaio |
Azzone Visconti, figlio di Galeazzo, diventa vicario imperiale in cambio di 60.000 o 125.000 fiorini (secondo le fonti), che paga solo in parte. L'accordo è dovuto alla grave scarsità di denari dell'imperatore, abbandonato per questo motivo da una parte delle sue truppe. |
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| 1329 |
| 19 gennaio |
| Giovanni Visconti viene nominato cardinale e Legato papale in Lombardia dall'antipapa Niccolò V. |
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| 1329 |
| 10 febbraio |
| Giovanni, Luchino e Azzone, partiti da Pisa alla fine di gennaio, rientrano trionfalmente a Milano. Il Montfort riparte per la Germania. I nobili milanesi antiviscontei fuggono o sono imprigionati. Con i Visconti viaggia anche il "porcaro", cioè il burgravio Federico di Norimberga. Secondo il Villani, Azzone, giunto a Milano, dà al "porcaro" 25.000 fiorini per il Bavaro, ma Federico tiene per sè la somma e parte per la Germania. L'oscuro episodio forse si riferisce ad una somma che Ludovico il Bavaro doveva al "porcaro" e che quest'ultimo incamera a saldo dei suoi crediti. Secondo il Cognasso (Storia di Milano) è il Montfort che parte per la Germania con i soldi mentre il burgravio torna a Pisa a mani vuote. |
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| 1329 |
| 1 marzo |
| Comincia da Como la caccia allo scismatico caldeggiata dal papa che mira apertamente a staccare la Lombardia dall'Impero per infeudarla al re di Francia. A Milano c'è confusione nel clero tra papali e scismatici, ma Azzone Visconti non si schiera con una delle due parti in lotta. |
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| 1329 |
| 30 marzo |
| Strumento del notaio Oldone secondo il quale l'ingresso delle merci era limitato alle sole porte Romana e Vercellina (forse lo strumento si riferisce soltanto all'appalto dei dazi di queste due porte). Nello stesso strumento si parla del Flumen Ticinelli, navigabile, e del Collegio dei Giurisperiti. In altro strumento del 24 novembre viene appaltato il "Dazio grande". |
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| 1329 |
| 2 aprile |
| L'imperatore annuncia la sua venuta a Monza per ritirare la somma dovutagli da Azzone Visconti. Dopo pochi giorni Ludovico, duca di Teck, prende possesso della città, ma una rivolta popolare lo costringe a restare chiuso nel castello. |
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| 1329 |
| 15 aprile |
| Dopo la partenza dell'imperatore da Pisa (11 aprile), Marco Visconti cambia bandiera ed entra come signore a Lucca. |
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| 1329 |
| 20 aprile |
| Riunione dei Ghibellini a Marcaria (20-21 aprile), convocati dall'imperatore. Vi partecipano Cangrande della Scala, Franchino Rusca, Ludovico Gonzaga, Ponzino da Cremona. Azzone Visconti, invitato a partecipare, dice ai messi che preferirebbe la morte piuttosto che sottomettersi all'imperatore. Lo Scaligero riceve dall'imperatore il possesso di Mantova, forse promettendo un aiuto contro Azzone. |
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| 1329 |
| 6 maggio |
| In seguito agli accordi segreti iniziati in aprile tra il papa ed Azzone Visconti, è sospeso l'interdetto su Milano fino all' 1 agosto. |
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| 1329 |
| 21 maggio |
| L'imperatore pone l'assedio a Milano. Si stabilisce nel borgo di Porta Giovia e risiede nel monastero di S. Vittore al Corpo. L'assedio è raccontato da Galvano Fiamma (De rebus gestis, c. 1001) come una farsa. Azzone Visconti manda all'imperatore vivande prelibate. I milanesi dalle mura sbeffeggiano l'imperatore chiamandolo "ubriacone". |
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| 1329 |
| 19 giugno |
| Ludovico il Bavaro toglie l'assedio ritirandosi a Pavia dopo un accordo con Azzone Visconti che paga 12.000 fiorini più una diaria per i soldati, ottenendo la consegna del castello di Monza e la conferma del vicariato. |
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| 1329 |
| 22 giugno |
| Il papa scrive ad Azzone Visconti congratulandosi per la sua opposizione a Ludovico il Bavaro e promettendogli l'assoluzione. I casi di Giovanni, Luchino e Lodrisio saranno esaminati in seguito. |
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| 1329 |
| 22 luglio |
| Cangrande della Scala muore nella città di Treviso, che aveva appena conquistata. Il nipote Mastino II diviene signore di Verona. |
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| 1329 |
| 2 agosto |
| Firenze dona a Marco Visconti 1000 fiorini per le sue benemerenze nei confronti dei Guelfi. Marco va a Bologna per incontrare il legato Bertrando. |
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| 1329 |
| 15 agosto |
| Marco Visconti arriva a Milano. |
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| 1329 |
| 18 agosto |
| Rolando de' Rossi è imprigionato dal legato papale provocando forte risentimento a Parma, che decide di allearsi con i ghibellini per liberare Rolando. |
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| 1329 |
| 18 agosto |
| Lettera del papa ad Azzone Visconti per incoraggiarlo nella lotta contro Ludovico il Bavaro. |
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| 1329 |
| 5 settembre |
| Marco Visconti viene preso al Broletto, soffocato e buttato dalla finestra da sicari di Azzone. E' sepolto in S. Maria Maggiore. Forse questo atto, rimasto ancora inspiegato, è stato compiuto per convincere l'imperatore della fedeltà di Milano nei suoi confronti. Il Corio accenna alla "follia" di Marco in seguito alla morte dell'amata Bice, un tema che sarà ripreso da Tommaso Grossi nel suo celebre romanzo. Anche il Morigia riprende la storia della "pazzia d'amore" di Marco e sostiene che fu sepolto a S. Maria Maggiore o forse a S. Eustorgio. |
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| 1329 |
| 15 settembre |
| Riconciliazione del papa con i milanesi, ma non è tolto l'interdetto. Giovanni Visconti rinuncia al cardinalato. Azzone, Giovanni, Luchino e Lodrisio sconfessano il loro operato. Tutto questo avviene però ancora in forma segreta, tramite messi dell'una e dell'altra parte. |
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| 1329 |
| 23 settembre |
| L'imperatore invia da Pavia ad Azzone Visconti il diploma di vicariato. Il ricevimento ufficiale avviene il giorno 25. |
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| 1329 |
| 4 ottobre |
| Ludovico il Bavaro parte da Pavia diretto a Cremona e poi a Parma. |
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| 1329 |
| 26 novembre |
| Atto pubblico di Azzone, Luchino, Giovanni e Lodrisio con il quale Azzone Visconti rinuncia al vicariato e Giovanni al cardinalato. L'atto contiene altre promesse generiche al papa ma non una vera sottomissione di Milano alla curia avignonese. Il papa non si ritiene soddisfatto ma continua a trattare con Milano nei mesi successivi. |
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| 1329 |
| 9 dicembre |
| Ludovico il Bavaro parte per Trento dove ha indetto una Dieta di principi italiani e tedeschi. |
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| 1330 |
| Tra il 1330 e il 1340 vengono celebrati numerosi processi per stregoneria nella Francia meridionale, nella zona di Tolosa e Carcassonne. In questi processi si parla per la prima volta di "sabba".
Data presunta degli affreschi degli Evangelisti sulla volta della cappella Visconti in Sant'Eustorgio, opera del Maestro degli Evangelisti. |
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| 1330 |
| 15 marzo |
| Il Consiglio generale, riunito nel Broletto Nuovo, approva i nuovi Statuti del Comune (che non ci sono stati conservati, ma che sono stati in parte ricostruiti). Azzone Visconti viene nominato "Signore generale e perpetuo" di Milano. La carica non è ancora considerata ereditaria. Il numero dei membri del Consiglio Generale scende da 1200 (200 per porta) a 900 (150 per porta). La riduzione dovrebbe essersi verificata tra il 1327 e il 1329, durante il governo dei vicari tedeschi. |
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| 1330 |
| 21 aprile |
| Ludovico II di Savoia-Vaud chiede al papa la dispensa per il matrimonio delle figlia Caterina con Azzone Visconti, in quanto gli sposi sono parenti di IV grado. Non è chiara la parentela. |
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| 1330 |
| 18 giugno |
| Approvazione del "Dazio di entrata e d'uscita di Milano" in 26 capitoli, che diventerà con alcune varianti il testo dei primi 25 capitoli degli Statuta datiorum del 1396. |
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| 1330 |
| agosto |
| Alla fine di agosto inizia l'assedio di Brescia da parte degli Scaligeri e dei fuorusciti ghibellini. |
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| 1330 |
| 4 agosto |
| Lettera papale ad Azzone e Giovanni nella quale si esprime insoddisfazione per la condotta dei Visconti. Nelle lettera tuttavia Azzone è chiamato "vicario" ma nel senso di un vicariato concesso "auctoritate apostolica, romano vacante imperio" mentre Giovanni è chiamato "cappellano papale ad honorem" e gli si rimprovera di comportarsi come se fosse l'arcivescovo di Milano, gestendo liberamente rendite e benefici. |
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| 1330 |
| 25 agosto |
| L'antipapa Nicolò V abdica. |
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| 1330 |
| ottobre |
| Giovanni di Lussemburgo, re di Boemia e figlio di Enrico VII, arriva a Trento dove resta fino a dicembre. |
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| 1330 |
| 10 ottobre |
Azzone Visconti sposa in S. Ambrogio Caterina di Savoia, figlia di Ludovico II di Savoia, signore del Vaud. |
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| 1330 |
| 12 novembre |
E' nuovamente sospeso l'interdetto su Milano, per un anno. Questo grazie al contegno fermo di Azzone Visconti nei confronti di Giovanni di Boemia. |
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| 1330 |
| 31 dicembre |
Giovanni di Boemia viene proclamato signore di Brescia dopo che si era presentato come pacificatore tra le parti in lotta da agosto. |
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| 1331 |
| Viene ricostruita vicino a Porta Giovia la chiesa del Carmine, distrutta probabilmente da un incendio l'anno precedente. Durante i restauri del Castello sono stati reperiti alcuni resti di questa chiesa, demolita nel secolo XVI, tra i quali il colossale Dio Padre (?) collocato sotto l'arcone d'ingresso della Corte Ducale.
Viene copiato per Azzone Visconti il Liber Pantheon di Goffredo da Viterbo, uno dei più famosi codici miniati viscontei. |
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| 1331 |
| gennaio |
Da gennaio ad aprile Giovanni di Boemia è riconosciuto come signore da molte città turbate da lotte intestine: Cremona, Pavia, Vercelli, Como, Novara, Parma, Reggio, Modena e Lucca. Molte si offrono a Giovanni perché disgustate dal comportamento del legato papale Bertrando. |
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| 1331 |
| 4 febbraio |
Giovanni di Boemia pacifica Bergamo dove lottavano i Colleoni guelfi contro i Suardi ghibellini. |
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| 1331 |
| 8 febbraio |
Azzone Visconti accetta il vicariato da Giovanni di Boemia, ma senza alcun vincolo di sudditanza, né compensi da offrire (Lo storico Cognasso ritiene probabile un versamento di 25.000 fiorini). Continua a trattare con il papa. |
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| 1331 |
| 21 febbraio |
Azzone Visconti convoca il clero cittadino. Il 26 marzo successivo c'è un'analoga convocazione dei Novecento. Nelle due riunioni sono nominati i procuratori e sindaci della città che devono recarsi ad Avignone per professare davanti al papa la piena obbedienza e il pentimento per tutti gli errori commessi obbedendo a Ludovico il Bavaro. Assiste alle riunioni Benvenuto Nascimbene da Bologna, il principale artefice delle trattative segrete tra Milano e Avignone. |
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| 1331 |
| 31 marzo |
Pasqua. Carlo, figlio di Giovanni di Boemia, da poco arrivato in Italia è invitato ad un pranzo a Pavia dove si tenta di avvelenarlo. I sospetti ricadono su Azzone anche perché molti ricordano l'episodio oscuro della morte di Stefano Visconti e il tentativo di avvelenamento di Ludovico il Bavaro. L'episodio è raccontato dallo stesso Carlo, il futuro imperatore Carlo IV, nella sua autobiografia. |
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| 1331 |
| 16 aprile |
A Castelfranco, tra Modena e Bologna, si svolgono colloqui segreti tra Bertrando del Poggetto e Giovanni di Boemia che creano forti sospetti nelle città ghibelline che avevano accettato Giovanni come conciliatore. Anche l'imperatore e i principi tedeschi sono molto irritati. |
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| 1331 |
| 2 giugno |
Giovanni di Boemia parte per la Germania per fornire a Ludovico il Bavaro chiarimenti sulla sua condotta. Come contromossa per le sue trattative con il legato papale i duchi di Baviera e d'Austria minacciavano di impadronirsi dei suoi domini. |
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| 1331 |
| 8 giugno |
Guglielmo di Boemia pacifica Pavia. Tornano i fuorusciti. |
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| 1331 |
| 18 giugno |
Il Tribunale di Provvisione emana le Provisiones et ordinamenta et reformationes sul dazio della mercanzia che dettano le norme sulla struttura e l'esazione del dazio. L'esazione del dazio era effettuata alle porte Vercellina e Romana ed era fissato in 12 denari per lira di valore della merce. Questo valore resterà quasi sempre intitleerato fino all'epoca di Galeazzo Maria Sforza quando viene portato a 22 1/2 denari. Nel 1557 passerà poi a 45 denari. I dazi di transito riducevano a 4 denari quello d'uscita. |
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| 1331 |
| agosto |
Alleanza tra i Savoia, Milano e il marchese del Monferrato per sottrarre Tortona, Alessandria e Asti a re Roberto. In cambio del suo appoggio, Azzone Visconti otterrà Vercelli nel 1332-33. |
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| 1331 |
| 1 agosto |
Giovanni Visconti viene nominato vescovo di Novara; può amministrare la diocesi di Milano pagando ad Aicardo 1.500 fiorini l'anno. La nomina a vescovo di Novara portava con sè il titolo di conte della città e del territorio circostante. |
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| 1331 |
| 30 dicembre |
Muore l'inquisitore Bernard Guy. |
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| 1332 |
| gennaio |
Da gennaio a luglio Giovanni di Boemia è a Parigi per trattare con Filippo VI la costituzione di un regno di Lombardia sotto l'influenza francese (accordo di Fontainebleau). |
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| 1332 |
| 22 marzo |
Giovanni Visconti fa imprigionare Calcino Tornielli, signore di Novara, rivendicando la signoria sulla città come vescovo-conte. Il 31 maggio il papa ordina di procedere contro i Tornielli per eresia e fedeltà a Ludovico il Bavaro. Anche se i Tornielli erano amici dei Visconti, Giovanni e il papa procedono contro di loro per recuperare il titolo di vescovo-conte. Nello stesso tempo Giovanni agisce soprattutto per acquisire Novara come possesso personale, piuttosto che vescovile. |
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| 1332 |
| 27 aprile |
Lega tra gli Scaligeri, i Gonzaga, gli Estensi e Azzone Visconti per contrastare il re di Boemia e spartirsi i suoi territori. Tra giugno e novembre vengono prese molte città di re Giovanni. |
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| 1332 |
| 22 maggio |
Giovanni Visconti è proclamato signore di Novara. Nomina podestà il figlio naturale Leonardo. Agli anni 1332-1342 risale il più antico documento processuale italiano relativo a un caso di stregoneria: il Consilium di Bartolo da Sassoferrato al vescovo di Novara Giovanni Visconti in merito ad una strega di Orta. |
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| 1332 |
| 2 giugno |
Concistoro nel quale i Milanesi affermano la loro letitleà al papa e la condanna di Ludovico il Bavaro e dell'antipapa. Il peso della colpa ricade soprattutto su Matteo e Galeazzo Visconti, ormai defunti. Si promette di non ricevere più il Bavaro e di accogliere l'arcivescovo Aicardo. I della Torre saranno reintegrati dei loro beni e potrebbero essere riammessi in città se ciò non sarà fonte di disordini. Il papa sospende l'interdetto fino alla sentenza definitiva che lo eliminerà.
Muore in quest'anno Pagano della Torre, patriarca di Aquileia. |
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| 1332 |
| 7 giugno |
Le delegazioni del clero e del popolo milanese si recano dal papa per il giuramento di fedeltà. Le discussioni sulla formula del giuramento che avrebbe portato alla soppressione dell'interdetto si protraggono fino alla morte del papa. L'interdetto nel frattempo viene sospeso. Tra i membri della delegazione c'è anche Martino Aliprandi, appartenente ad una delle famiglie più importanti di Monza, ma residente a Milano. |
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| 1332 |
| 16 giugno |
Gli Scaligeri prendono Brescia. Inizia così la riscossa ghibellina contro gli uomini di Giovanni di Boemia. |
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| 1332 |
| 16 settembre |
A Ferrara si rinnova la Lega contro Giovanni di Boemia e il suo progetto filofrancese. Vi partecipano anche Firenze, re Roberto e altri comuni toscani. |
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| 1332 |
| 20 settembre |
Azzone Visconti prende il controllo di Bergamo dopo un assedio iniziato il 18 agosto. Due giorni dopo anche Pizzighettone entra nell'orbita milanese. |
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| 1332 |
| novembre |
Castellino Beccaria, vicario di re Giovanni, apre le porte di Pavia ai milanesi che assediavano la cittadella. |
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| 1332 |
| 10 novembre |
Dal 10 al 24 novembre Giovanni di Boemia è ad Avignone per convincere il papa ad assecondare la sua politica in Lombardia. |
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| 1332 |
| 25 novembre |
Battaglia di S. Felice. Carlo di Boemia sconfigge la Lega che cercava di prendere Modena per conto dei Gonzaga. |
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| 1332 |
| 6 dicembre |
Giovanni Visconti di Oleggio e Bernabò Visconti (aveva 9 anni) ricevono dal papa alcuni benefici ecclesiastici per intercessione di Giovanni Visconti. L'episodio conferma l'intenzione dello zio di avviare Bernabò alla carriera ecclesiastica. |
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| 1333 |
| Galvano Fiamma ritorna a Milano e riprende la sua attività di storico.
Azzone Visconti restaura le mura di Milano e fa le nuove porte, la cui decorazione è affidata a Giovanni di Balduccio. Elimina gli edifici costruiti intorno alle mura. Fa restaurare il campanile di S. Maria Maggiore e altri edifici. Allarga il Nirone e la Cantarana. Costruisce il palazzo dov'era l'Arengo e fa edificare la chiesa del palazzo dedicando un suo altare a S. Gottardo (perché aveva la gotta) e dotandola di un prezioso tesoro. Il progetto della chiesa e del campanile è affidato al cremonese Francesco Pecorari. |
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| 1333 |
| gennaio |
| Inizia una campagna militare del legato contro gli Estensi. |
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| 1333 |
| 25 gennaio |
| Giovanni di Boemia arriva a Torino accolto con diffidenza dai Savoia, alleati di Azzone Visconti. |
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| 1333 |
| 22 febbraio |
| Giovanni di Boemia inizia la campagna militare per riprendersi i suoi domini in Lombardia. Il 26 febbraio è a Parma. Anche il legato Bertrando agisce parallelamente sui territori sottratti alla Chiesa dai ghibellini. |
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| 1333 |
| marzo |
| Scorrerie dell'esercito di Giovanni attorno a Pavia, Bergamo e fino alle porte di Milano. All'inizio di aprile si sposta a Bologna. |
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| 1333 |
| 14 aprile |
| Bertrando è sconfitto presso Ferrara dall'esercito che riunisce le forze di Azzone Visconti, degli Scaligeri, degli Estensi e del Gonzaga. Sono presi prigionieri il conte di Armagnac, due nipoti di Bertrando e molti francesi. Il Fiamma dice che il papa è molto irritato contro Azzone, ma ciò non sembra corrispondere ai suoi atti, che dimostrano piuttosto la sua ostilità nei confronti di Bertrando. Giovanni di Boemia alla fine di aprile invade il territorio di Bergamo. |
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| 1333 |
| 19 luglio |
| Giovanni di Boemia firma la tregua di Peschiera con i ghibellini, che deve durare fino all'11 novembre. Il figlio Carlo torna subito in Germania mentre Giovanni lascia l'Italia il 18 ottobre. Il legato papale però non firma la tregua. |
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| 1333 |
| settembre |
| Gran parte della Romagna si stacca dal legato papale. |
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| 1333 |
| 26 novembre |
| Azzone Visconti arresta molti nobili milanesi guelfi accusati di cospirare contro di lui. |
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| 1334 |
| 1 gennaio |
| I membri della Lega contro Giovanni di Boemia si riuniscono a Lerici per riprendere la guerra. Si decide una spartizione delle città tra i signori di Milano, Verona, Ferrara e Mantova.
Bolla solenne di Giovanni XXII che separa l'Italia dall'Impero. |
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| 1334 |
| 4 gennaio |
| Nasce a Chambéry il futuro Amedeo VI di Savoia, il Conte Verde. |
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| 1334 |
| 13 gennaio |
| Giovanni Visconti permuta con Aicardo la carica di arcivescovo di Milano cedendo quella di vescovo di Novara. Costruzione del palazzo arcivescovile accanto a quello di Azzone. |
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| 1334 |
| 7 marzo |
| Vercelli, già di fatto viscontea, accetta formalmente la signoria a tempo di Azzone Visconti per la durata di tre anni. |
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| 1334 |
| 17 marzo |
| Bologna si rivolta contro il legato papale al grido di "abbasso la lingua d'oca" per le troppe cariche pubbliche affidate ai francesi. La rivolta è sobillata dagli Estensi e forse anche da Azzone Visconti. Dopo dieci giorni è preso il castello dov'era rinchiuso il legato che viene però salvato dai Fiorentini e portato a Firenze. |
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| 1334 |
| 22 aprile |
| Azzone Visconti, con l'aiuto di Scaligeri, Estensi e Gonzaga, assedia Cremona che faceva parte con Parma, Reggio, Modena e Lucca del superstite territorio di Giovanni di Boemia. Le altre città emiliane cercano aiuto presso il papa. Dopo una tregua di due mesi, il 18 luglio Cremona si arrende. Gli Scaligeri intanto cercano di prendere Parma e i Fiorentini Lucca. |
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| 1334 |
| 15 settembre |
| Muore Beatrice d'Este, moglie di Galeazzo Visconti e madre di Azzone. Viene sepolta in S. Francesco, nella cappella della SS. Trinità. |
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| 1334 |
| 25 settembre |
| Muore Filippo di Savoia-Acaia. Gli succede il figlio Giacomo. |
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| 1334 |
| 4 dicembre |
| Muore Giovanni XXII, gli succede (20 dicembre) Giacomo Fournier De Novellis, Benedetto XII, francese. |
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| 1335 |
| Negli anni successivi al 1335 Galvano Fiamma scrive il Chronicon extravagans e il Chronicon majus. Nel Chronicon majus si trova l'elenco dei manoscritti posseduti da Azzone Visconti. |
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| 1335 |
| 19 maggio |
| Milano, Mantova e le città gravitanti nell'orbita milanese (Bergamo, Cremona, Novara, Pavia e Vercelli) inviano delegazioni al papa per togliere interdetti e scomuniche. Gli interdetti sono sospesi fino a Ognissanti. L'intermediario è Guidolo del Calice, accompagnato dal giureconsulto Alberico da Rosciate. |
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| 1335 |
| 21 giugno |
| Gli Scaligeri tolgono Parma ai Rossi, dopo un accordo con i Fiorentini e Azzone Visconti, che potrà prendere Piacenza. |
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| 1335 |
| 9 luglio |
| Gli Scaligeri prendono Reggio. |
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| 1335 |
| 25 luglio |
| Francesco Scotti, già coreggente di Piacenza, fomenta un tumulto popolare e scaccia i rappresentanti della Chiesa e i guelfi dalla città (28 settembre). Agisce con l'aiuto di Azzone Visconti, ma poi tiene per sè il governo della città. Il 29 luglio Franchino Rusca, insediato a Como dai fuorusciti, consegna la città ad Azzone che subito dopo riprende il controllo di tutto il distretto milanese (Seprio, Martesana, Lecco, Ghiara d'Adda). Passano sotto Milano anche la Valtellina e la Valchiavenna. A Como viene ristrutturato il castello e costruita la cittadella. |
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| 1335 |
| 6 settembre |
| I canonici di Monza inviano messi ad Avignone per riavere il tesoro. |
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| 1335 |
| 7 settembre |
| Il popolo riunito ratifica le promesse fatte dai suoi rappresentanti ad Avignone. Per i Milanesi con quest'atto l'interdetto è tolto, ma le conquiste di Azzone Visconti durante l'estate ai danni della Chiesa non consentono di formalizzare gli atti. Anche le altre città presenti nella delegazione ratificano le promesse fatte in maggio. |
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| 1335 |
| 8 settembre |
| Come ringraziamento per la riconquista di tutta l'area milanese, è istituita la festa della Natività della Vergine. Azzone ordina che si facciano offerte alla basilica di S. Maria Maggiore. Per lo stesso motivo Giovanni Visconti aveva ordinato la prima processione del Corpus Domini. |
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| 1335 |
| 23 settembre |
| Azzone conquista Lodi. Prende anche Crema, Caravaggio, Romano, Martinengo, Orzinuovi e Castelnuovo Bocca d'Adda, tutte terre che si erano consegnate alla Chiesa.
Azzone Visconti fa costruire il castello di Romano di Lombardia, rinforza le mura e il castello di Voghera. |
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| 1335 |
| 26 settembre |
| A Vercelli è proclamata la signoria perpetua di Azzone Visconti. |
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| 1335 |
| 18 ottobre |
| Cremona accetta formalmente la signoria di Azzone Visconti. |
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| 1336 |
| I duchi Alberto e Ottone d'Austria concedono ad Azzone Visconti di coronare il biscione dell'arma viscontea. Sulle monete però il biscione è coronato solo con il ducato di Gian Galeazzo.
La chiesa di S. Gottardo in Corte è terminata. Viene affidata ai francescani.
Data presunta del soggiorno di Giotto a Milano su invito di Azzone Visconti. Giotto avrebbe eseguito nel palazzo un affresco che raffigurava la Gloria Mondana.
Azzone Visconti fa costruire il castello e il ponte di Lecco.
Guglielmo Villa, preposito di Viboldone, è eletto maestro generale degli Umiliati contro il parere di papa Giovanni XXII. Resterà in carica 2 anni, poi verrà costretto alle dimissioni.
Giovanni di Balduccio inizia a scolpire l'Arca di S. Pietro Martire a S. Eustorgio (i lavori termineranno nel 1339). L'Arca verrà collocata nella quinta campata sinistra della basilica. Il corpo del santo è deposto solennemente nell'arca nel giugno 1340, durante un fastoso Capitolo Generale dei Domenicani pagato da Giovanni Visconti. Tutta l'operazione è da collegarsi con il bisogno di espiare le condanne per eresia inflitte nel passato ai Visconti.
Nasce, forse in aprile, a Chambéry, Bianca di Savoia, futura moglie di Galeazzo II. E' figlia del conte Aimone e di Violante di Monferrato. |
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| 1336 |
| 6 gennaio |
| Prima Festa dei Re Magi in S. Eustorgio. La processione si snoda per la città e usa come spazio teatrale zone particolarmente d'effetto, come le colonne di S. Lorenzo. |
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| 1336 |
| marzo |
| Azzone Visconti riesce a farsi consegnare Borgo San Donnino, bloccando così le comunicazioni tra Piacenza e il legato papale. |
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| 1336 |
| aprile |
| Obizzo III d'Este ottiene Modena. I vicari papali, Guido e Manfredo Pio ricevono in cambio Carpi e S. Felice sul Panaro. |
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| 1336 |
| 21 giugno |
| Alleanza tra Fiorentini e Veneziani contro gli Scaligeri che miravano a conquistare tutta l'Italia Settentrionale. |
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| 1336 |
| luglio |
| Lodrisio fugge da Milano e si rifugia a Como e poi a Verona da Mastino II della Scala. |
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| 1336 |
| 11 agosto |
| Accordo antiscaligero tra Firenze e re Roberto. |
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| 1336 |
| 15 dicembre |
| Dopo un lungo assedio iniziato ad aprile, Piacenza cade sotto la dominazione viscontea. Francesco Scotti è compensato con una grossa somma di denaro. Il papa, di fronte a quest'ultimo atto contro i domini della Chiesa, non rivolge più la parola ai Visconti. I rapporti però non si interrompono completamente, continuano per vie traverse le trattative per un accordo mentre i Visconti non si oppongono alla raccolta di fondi per la Chiesa nei loro territori. |
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| 1337 |
| Luchino Visconti è di nuovo podestà di Vigevano.
Taddeo Pepoli è acclamato signore di Bologna.
Viene fondato in contrada di S. Giovanni sul Muro il Luogo Pio dei Ricchi e Vecchi.
Inizio della guerra dei Cento Anni fra Francia e Inghilterra. |
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| 1337 |
| 10 marzo |
| Lega generale contro gli Scaligeri. I Veneziani prendono molte località del Trevigiano e assediano Treviso. |
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| 1337 |
| maggio |
| Riunione a Cremona dei Ghibellini per scongiurare la guerra, ma nella riunione si accentua il dissidio tra gli Scaligeri e Azzone Visconti, che accusa Mastino II della Scala di aver fatto fare una corona per quando sarebbe stato re di Lombardia. |
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| 1337 |
| 20 maggio |
| Luchino Visconti è nominato comandante della Lega, ma con la sua condotta ambigua salva gli Scaligeri. L'8 ottobre prende Brescia agli Scaligeri. Azzone Visconti fa costruire il castello di Lonato. |
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| 1337 |
| 3 agosto |
| I Veneziani sottraggono Padova agli Scaligeri e vi insediano Marsilio da Carrara. |
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| 1337 |
| 23 ottobre |
| Azzone Visconti invia suoi ambasciatori - Guidolo del Calice e Alberico da Rosciate - ad Avignone per trattare una sanatoria generale riguardante i vecchi processi per eresia, le conquiste recenti e il vicariato. Anche Aicardo partecipa alle trattative che si prolungano fino ai primi mesi del 1338. |
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| 1338 |
| Fra' Giacomo del Galgario di Bergamo è maestro generale degli Umiliati fino al 1349, in contrasto con Guglielmo da Villa di Viboldone. |
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| 1338 |
| 21 gennaio |
| Muore Teodoro Paleologo, marchese del Monferrato. |
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| 1338 |
| 3 dicembre |
| I Veneziani prendono Treviso. Per tutto l'anno si tratta vanamente tra Firenze, Verona, Venezia e le altre signorie per arrivare alla pace. |
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| 1339 |
| Il papa impone agli Umiliati di riunirsi ad Alessandria per eleggere il nuovo ministro generale. Ad Alessandria risiedeva Aicardo, sotto la protezione di re Roberto.
Inizia un decennio di gravissima crisi economica, soprattutto nella capitale degli affari di allora, Firenze.
Le cavallette danneggiano gravemente i raccolti in Lombardia. |
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| 1339 |
| 24 gennaio |
| Pace tra Veneziani, Veronesi e Fiorentini. Mastino II della Scala può ora rivolgersi contro Milano, anche se indirettamente tramite Lodrisio. Luchino Visconti prende il comando dell'esercito milanese. |
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| 1339 |
| 9 febbraio |
| Lodrisio con un esercito di 3.000 cavalieri (gli stipendiari licenziati da Venezia e Verona) parte da Verona diretto a Milano. Il comandante degli stipendiari, riuniti nella Società di San Giorgio, è Raynald von Giver, detto Malaerba. |
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| 1339 |
| 21 febbraio |
| A Parabiago Lodrisio viene sconfitto. E' imprigionato a S. Colombano dove resterà fino alla morte di Giovanni Visconti (1354). La vittoria è attribuita a sant'Ambrogio visto mentre scacciava i nemici con la "scoriata". Viene edificato a Parabiago un tempio dedicato a S. Ambrogio della Vittoria dove ogni 21 febbraio dovevano recarsi i 12 di provvisione e il vicario per ringraziamento. |
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| 1339 |
| 4 luglio |
| Aicardo entra a Milano e fissa la sua residenza nella canonica di S. Ambrogio, muore il 10 agosto e viene sepolto in S. Francesco Grande. Il Capitolo elegge Giovanni Visconti suo successore. |
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| 1339 |
| 16 agosto |
| Muore Azzone Visconti, viene sepolto in S. Gottardo in Corte. Il monumento funebre viene commissionato a Giovanni di Balduccio. La vedova Caterina si risposa l'anno seguente con Raoul III di Brienne e passa poi a terze nozze con Guglielmo conte di Nemur. Il testamento di Azzone viene spedito a Padova assieme con il notaio che l'ha redatto, per cui resta ignoto anche al papa che invano invia messi a Padova per conoscerne il contenuto. Forse è un'operazione di Giovanni e Luchino mirante ad occultare clausole favorevoli ai figli di Stefano che gli zii non volevano accettare. E' ipotizzabile anche che si volessero sottrarre alcuni benefici alla vedova. Azzone ha una figlia naturale, Luchina, che sposerà Lucolo Zotta. |
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| 1339 |
| 17 agosto |
| Giovanni Visconti, figlio di Matteo I, diviene signore di Milano assieme al fratello Luchino. |
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| 1339 |
| settembre |
| Giovanni II Paleologo, marchese di Monferrato, toglie Asti agli Angioini. |
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| 1339 |
| 18 settembre |
| Il papa nomina Mastino II della Scala suo vicario a Verona, Vicenza, Lucca e Parma. |
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| 1339 |
| 23 settembre |
| Rivolta popolare a Genova contro i ghibellini. Viene eletto alla carica di doge della città Simone Boccanegra. E' il primo doge, una carica ripresa da Venezia che sarà mantenuta fino al 1528. |
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| 1339 |
| 28 ottobre |
| Luchino e Giovanni Visconti inviano ad Avignone Guidolo del Calice per riprendere le trattative con il papa. |
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| 1340 |
| E' un anno di carestia in Lombardia.
Luchino Visconti fa iniziare i lavori a Vigevano: la Rocca Vecchia fuor del castro, la strada sopraelevata tra la Rocca Vecchia e il castro, la trasformazione del castro in castello residenziale. Conquista Asti, Locarno e Bellinzona. Data presunta di costruzione della murata di Bellinzona. |
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| 1340 |
| 8 febbraio |
| Matteo II Visconti partecipa a Mantova ad una grande festa dove sono celebrati molti matrimoni tra Gonzaga, Malaspina, Beccaria e Scaligeri. |
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| 1340 |
| luglio |
| Francesco Pusterla, assieme a Matteo II (forse), Galeazzo II e Bernabò, figli di Stefano Visconti, e altri nobili, congiura contro Luchino. Grazie alla denuncia di Ramengo da Casate,la congiura viene scoperta e molti congiurati uccisi. Il 20 luglio Francesco Pusterla con quattro suoi figli parte per Avignone. Il bando è del 22 luglio. Secondo il Cantù, Margherita Pusterla per sfuggire al cugino Luchino, si rifugia nel castello dei Pusterla a Limbiate. In seguito alla congiura, secondo il Corio, Luchino fa costruire il palazzo-fortezza di S. Giovanni in Conca e fa innalzare la Torre unita alla Porta Romana, detta la Rocchetta. Anche Martino Aliprandi avrebbe partecipato alla congiura contro Luchino. Scoperto e arrestato, sarebbe morto negli anni quaranta. Viene sepolto nella cappella Aliprandi in S. Marco nel sarcofago posto oggi nel transetto meridionale che presenta al centro la Trinità (la colomba è andata perduta) raffigurata secondo l'iconografia del Trono di Grazia. Altre famiglie coinvolte nella congiura sono i da Casate, da Castelletto, Caimi. |
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| 1340 |
| 1 novembre |
| Fallisce a Firenze la congiura dei Bardi, che sono cacciati dalla città. |
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| 1341 |
| Matteo II Visconti sposa Egidiola (o Gigliola) Gonzaga, figlia di Filippino.
A Firenze falliscono a fine anno le banche degli Acciaioli, Bonaccorsi, Cocchi, Antellesi, Corsini, da Vazano,Perendoli. |
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| 1341 |
| gennaio |
| Accordo tra Luchino Visconti e il re di Napoli contro gli Scaligeri e l'eventuale ritorno del loro alleato, Ludovico il Bavaro. Anche le altre città partecipano all'accordo che viene firmato a Napoli il 17 giugno. |
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| 1341 |
| 7 maggio |
| Guidolo del Calice, rappresentante dei Visconti ad Avignone, riceve la bolla pontificia che annulla i processi per eresia dal tempo di Azzone. Gli altri atti che formano la Reconciliatio Mediolanensium sono redatti il 15 e 16 maggio. |
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| 1341 |
| 22 maggio |
| Dal 17 al 22 maggio Parma si ribella agli Scaligeri. Azzone da Correggio prende il potere con l'aiuto del re di Napoli e di Luchino. |
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| 1341 |
| 20 giugno |
| Nella battaglia di Nogarola Mastino II della Scala è sconfitto mentre cercava di attaccare Mantova. |
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| 1341 |
| 4 agosto |
| Riunitisi a Ferrara, gli Scaligeri vendono Lucca a Firenze per 250.000 fiorini. Il 12 agosto Firenze acquista la Garfagnana. Lo stesso giorno Pisa scende in guerra per prendere Lucca firmando un'alleanza con Milano, Mantova e Parma. Le truppe pisane sono guidate da Giovanni Visconti di Oleggio. |
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| 1341 |
| 6 agosto |
| Giovanni e Luchino giurano sulla formula predisposta in maggio. Il papa Benedetto XII toglie l'interdetto a Milano dietro pagamento di 50.000 fiorini, esatti dai Visconti con una taglia. I milanesi devono dedicare due cappelle a S. Benedetto, una in S. Ambrogio e una in S. Maria Maggiore. Viene tolta la scomunica all'abate di Chiaravalle che, per festeggiare l'evento, fa iniziare la decorazione del tiburio: Assunta, Annunciazione, Sepoltura e Funerali della Vergine. I pittori risentono della maniera pisana legata a Giovanni di Balduccio. Si ipotizzano due maestri: il primo avrebbe dipinto l'Assunta, il secondo le altre tre scene.Gli affreschi vengono completati entro il 1350. La cappella di S. Benedetto, trasferita da S. Maria Maggiore al Duomo, sarà trasformata in quella della S. Croce e di S. Benedetto il 16 luglio 1673 quando vi sarà collocata la croce processionale di S. Carlo. |
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| 1341 |
| 2 ottobre |
| Battaglia di S. Quirico tra Fiorentini e Pisani. Entrambi rivendicano la vittoria. |
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| 1341 |
| 17 novembre |
| Francesco Pusterla e due dei suoi figli vengono decapitati nella piazza del Broletto Nuovo per la congiura contro Luchino Visconti. Gli altri due figli sono risparmiati per la loro minore età. I beni dei Pusterla, stimati circa 200.000 fiorini, sono confiscati. Erano stati presi a tradimento l'8 agosto precedente a Pisa, appena sbarcati dalla nave proveniente da Avignone. Erano stati trasferiti a Milano il 25 settembre. |
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| 1341 |
| 21 novembre |
| Lega tra Firenze, Verona e Ferrara contro Pisa e i suoi alleati. |
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| 1342 |
| Folchino Schizzi è incaricato di recuperare i crediti (anche nel 1343). Gabardo de Comite e Ottorolo de Mercato sono i sovrastanti alle iniziative architettoniche e artistiche dell'arcivescovo Giovanni. Sono milanesi e fanno parte del Consiglio dei Novecento. Gabardo Comite vende a favore dei Visconti i beni dei ribelli di Brescia. E' la stessa persona che soprintende ai lavori per l'arca di S. Pietro Martire in S. Eustorgio. Vengono eseguiti lavori nel castello di S. Colombano e nel palazzo nuovo di Melegnano.
Galvano Fiamma raccoglie il Manipulus florum, estratti della Galvagnana e del Chronicon majus.
Luchino Visconti amplia il castello di Locarno. |
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| 1342 |
| 24 aprile |
| Nel giorno di S. Giorgio (per il calendario ambrosiano) Luchino Visconti sconfigge nei pressi di Vigevano la banda di Vione Squilletti che taglieggiava i contadini impedendo in particolare il traffico del latte che affluiva a Milano. La leggenda vuole che da allora quella località sia chiamata Morivione.
I contadini, grati al Visconti, offrono ai soldati stanchi e assetati della panera ossia panna e pane di miglio. Da allora i milanesi autentici (ormai molto pochi) usano mangiare panera e pane di miglio ogni 24 aprile. |
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| 1342 |
| 25 aprile |
| Muore Benedetto XII, gli succede (7 maggio) Clemente VI, Pierre Roger, francese. Poco prima papa Benedetto aveva confermato la permuta del vescovado di Novara con quello di Milano da parte di Giovanni Visconti dietro compenso di 50.000 fiorini: i 37.000 fiorini pagati nel 1342 corrispondevano quasi all'intero reddito annuale dell'arcivescovo. |
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| 1342 |
| 31 maggio |
| Gutitleieri di Brienne, duca di Atene, è inviato dagli Angioini di Napoli per guidare l'esercito fiorentino. |
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| 1342 |
| 6 giugno |
| Caterina, figlia di Luchino Visconti e Isabella Fieschi, sposa a Firenze Bertoldo I d'Este. |
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| 1342 |
| 6 luglio |
| Lucca capitola e si consegna ai Pisani che l'assediavano dall'estate precedente. |
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| 1342 |
| 17 luglio |
| Bolla di Clemente VI che nomina Giovanni Visconti arcivescovo di Milano, trasferendolo da Novara. Non è una conferma, ma una nomina perché il papa si rifà alla riserva delle nomine ecclesiastiche milanesi stabilita da Giovanni XXII e rinnovata da Benedetto XII. |
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| 1342 |
| 3 agosto |
| Asti decide di passare sotto Milano. Il 15 agosto i delegati arrivano a Milano per la dedizione. |
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| 1342 |
| 8 settembre |
| Gutitleieri di Brienne prende i pieni poteri sulla città di Firenze. |
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| 1342 |
| 9 ottobre |
| Pace tra Pisa e il duca di Atene, dittatore a Firenze. |
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| 1343 |
| Galeazzo II Visconti, figlio di Stefano, si reca a Gerusalemme al seguito del conte di Hainault e poi al ritorno lo segue nelle Fiandre per un anno. Secondo il Cremosano, in questa occasione Galeazzo avrebbe acquisito l'impresa con i tizzoni e i secchielli vincendo in combattimento il conte di Borbone.
Nasce Ambrogio Visconti, figlio illegittimo di Bernabò e Beltramola de' Grassi. |
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| 1343 |
| 19 gennaio |
| Muore Roberto d'Angiò, re di Napoli. Inizia la lotta per la successione tra la nipote Giovanna, figlia di Carlo, e Luigi (Ludovico) re d'Ungheria. |
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| 1343 |
| 14 marzo |
| Vengono fissati i dazi delle merci oltremontane in transito a Milano. |
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| 1343 |
| 22 giugno |
| Muore Aimone di Savoia, padre di Bianca e di Amedeo. |
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| 1343 |
| 6 agosto |
| Gutitleieri di Brienne viene cacciato da Firenze. |
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| 1343 |
| settembre |
| Nasce Orsina, figlia di Luchino Visconti e Isabella Fieschi. |
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| 1343 |
| settembre |
| Luchino Visconti è in guerra contro Pisa per la mancata osservanza degli accordi presi nella campagna contro Firenze. Giovanni Visconti di Oleggio guida l'esercito milanese. |
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| 1344 |
| Nel corso dell'anno l'esercito milanese riprende ai Pisani la Lunigiana e occupa praticamente tutto il contado di Pisa.
Muore Salvarino Aliprandi, giureconsulto. Data presunta dell'affresco con Salvarino Aliprandi che offre la cappella alla Vergine in S. Marco (secondo altri sarebbe stato dipinto intorno al 1330). La cappella Aliprandi in S. Marco (la seconda del transetto meridionale) viene fondata da Erasmo, Arnolfo e Giovannolo Aliprandi. L'autore del sarcofago di Salvarino Aliprandi, che raffigura Cristo Giudice al centro con il committente a destra e S. Giovanni Battista a sinistra, potrebbe essere il cosiddetto Maestro di Viboldone. |
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| 1344 |
| 6 marzo |
| Accanto alla chiesa di S. Babila, Zonfredo de Castano, preposito di Bollate, costruisce un oratorio in origine dedicato a S. Biagio e dal 1466 anche a S. Bernardo. Dal 1503 è conosciuto come oratorio di S. Marta per la Confraternita che vi era ospitata. |
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| 1344 |
| 6 ottobre |
| Azzo da Correggio vende Parma a Obizzo III d'Este per 70.000 fiorini (ratifica il 29 novembre). |
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| 1344 |
| 6 dicembre |
| Luchino Visconti cerca invano di catturare a tradimento Obizzo III d'Este. |
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| 1345 |
| Viene restituito a Giovanni Visconti il Tesoro di Monza, conservato dal papa ad Avignone.
Luchino Visconti fa costruire il castello di Carimate.
Giovanni Visconti dona ai monaci certosini un terreno di sua proprietà a Garegnano, dove edificheranno la chiesa e la certosa. E' la prima certosa istituita in Lombardia.
La nobile Simona da Casale fonda una piccola congregazione femminile che vive in comunità al modo delle beghine in una casa situata nell'attuale piazza Mentana dove sorgerà in seguito il monastero di S. Marta. Nel 1368 vi sorgerà accanto un oratorio con una piccola chiesa dedicata a S. Marta fondati da un gruppo maschile, documentato a Milano dal 1309. E' la prima Scuola dei Disciplini fondata a Milano. Nel 1497, dopo un lungo scontro con le monache che cercavano di allargarsi, l'oratorio dei disciplini di S. Marta si trasferirà in S. Maria Valle. |
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| 1345 |
| 24 marzo |
| Grande congiunzione di Giove, Marte e Saturno nell'Acquario. Verrà interpretata come un annuncio delle successive calamità, soprattutto della Morte Nera, la grande peste del 1347-48. |
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| 1345 |
| 22 aprile |
| A Gamenario le truppe del marchese di Monferrato sconfiggono il senescalco angioino. Comincia una forte pressione congiunta del marchese di Monferrato e dei Visconti per la spartizione delle città angioine nel Piemonte: Cuneo, Alba, Mondovì, Savigliano, Alessandria e Tortona. |
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| 1345 |
| 17 maggio |
| A Pietrasanta è firmata la pace tra Milano e Pisa. |
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| 1345 |
| luglio |
| Guerra per il possesso di Parma tra i Visconti e gli Estensi senza scontri diretti. La città passerà ai Visconti l'anno successivo. |
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| 1345 |
| 5 agosto |
| Legge promulgata da Luchino Visconti che impone, a coloro che abitano nella città di cui sono cittadini o oriundi, di pagare le imposte nella città dove abitano anche se i possedimenti sono in altre città. Nella legge sono contemplati anche i casi di coloro che abitano (o passano l'inverno) in città dove non sono cittadini, ecc. Questo decreto è importante perché afferma per la prima volta l'unitarietà dei possessi viscontei che sinora erano concepiti come una costellazione di città indipendenti l'una dall'altra. |
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| 1346 |
| Probabilmente all'inizio di quest'anno Luchino Visconti fa esiliare i nipoti Matteo II, Galeazzo II e Bernabò con accuse di tradimento e congiura. Matteo II, imparentato con i Gonzaga, ripara vicino a Mantova, ma ritorna frequentemente a Milano (si tratta certamente di un esilio meno ferreo di quello inflitto agli altri due fratelli). Galeazzo e Bernabò si rifugiano presso Amedeo VI di Savoia a Chambéry.
Giovanni di Balduccio ricostruisce la facciata di S. Maria di Brera.
Epidemia di peste. A Firenze falliscono i Bardi, è la catastrofe economica. |
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| 1346 |
| febbraio |
| Grande terremoto a Milano. |
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| 1346 |
| 13 aprile |
| Elezione di Carlo IV di Lussemburgo a re dei Romani con l'appoggio di Clemente VI, in opposizione a Ludovico il Bavaro. |
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| 1346 |
| 24 aprile |
| Atto di fondazione dell'ospedale di S. Bernardo e Benedetto detto dei 7 convegni: si trova presso S. Carpoforo e appartiene al terzo ordine degli Umiliati. |
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| 1346 |
| 11 luglio |
| Carlo IV è eletto re dei Romani a Remse. |
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| 1346 |
| 4 agosto |
| Nascono due figli gemelli a Luchino Visconti: Giovanni e Luchino (sopravvive solo Luchino detto "Novello"). Alla morte di Luchino, la legittimità alla successione di Luchino Novello sarà contestata da Giovanni in seguito alle rivelazioni (probabilmente estorte) della madre Isabella Fieschi che afferma essere Galeazzo II il vero padre del bambino. |
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| 1346 |
| 22 agosto |
| Vengono compilate le Provisiones Januae con la città di Genova per incentivare il commercio di transito tra Genova e i paesi transalpini. |
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| 1346 |
| 26 agosto |
| Battaglia di Crecy: grande vittoria degli inglesi sui francesi. |
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| 1346 |
| 10 settembre |
| Matteo II Visconti è a Lonato per conto di Luchino ad accogliere Obizzo III d'Este e condurlo a Milano. A Milano Obizzo cede Parma per 70.000 fiorini. |
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| 1347 |
| La peste nera infuria in tutta Europa.
Vengono conclusi i lavori del castello di Vigevano. Luchino Visconti fa costruire a Vigevano la strada coperta lunga 167 m. e larga 7 m. che collega la Rocca Vecchia con la Nuova. E' ancora percorribile ed è rimasta l'unica superstite di quelle realizzate in quegli anni anche a Milano.
Fondazione in S. Eustorgio della Scuola dei beati tre Magi (in seguito "Pio consorzio dei Magi") che dona alla chiesa il Trittico marmoreo dei Re Magi. |
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| 1347 |
| 13 gennaio |
| Tortona passa ai Milanesi, guidati da Bruzio Visconti. Pochi giorni dopo anche Alessandria si sottomette a Milano. Poi i Visconti minacciano i Savoia, già loro alleati, che intervengono nella spartizione delle città angioine. |
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| 1347 |
| 25 marzo |
| Nasce a Siena Caterina Benincasa, la futura Santa Caterina da Siena. |
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| 1347 |
| 20 maggio |
| Cola di Rienzo a Roma viene nominato tribuno del popolo e instaura un governo popolare. Manterrà la carica fino al 15 dicembre, poi vivrà un anno in semi-clandestinità tra Roma e Napoli. |
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| 1347 |
| 16 giugno |
| I Visconti prendono Alba. Il 15 e il 23 giugno i Savoia occupano Cherasco e Mondovì. In luglio prendono Cuneo e Savigliano. |
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| 1347 |
| 19 giugno |
| Il marchese di Monferrato prende Valenza. |
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| 1347 |
| agosto |
Isabella Fieschi, moglie di Luchino, va a Venezia per la festa dell'Assunta con grande seguito, sollevando scandalo in tutta Italia per il suo comportamento. L'amante sarebbe Ugolino Gonzaga. |
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| 1347 |
| 16 agosto |
Patto tra Visconti, Monferrato e Saluzzo contro i Savoia per la spartizione del Piemonte angioino. |
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| 1347 |
| 29 settembre |
Le truppe viscontee prendono Mondovì, occupano parte del Piemonte minacciando la Provenza. |
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| 1347 |
| 11 ottobre |
Ludovico il Bavaro muore in un incidente di caccia. |
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| 1348 |
| Giovanni di Balduccio termina la facciata in cotto della chiesa abbaziale di S. Pietro di Viboldone degli Umiliati. Si inizia anche a decorare la chiesa con gli affreschi. Secondo un'iscrizione, in quest'anno Giovanni di Balduccio avrebbe completato il portale di S. Maria di Brera.
Le guerre in Italia tra il 1344 e il 1348 ispirano al Petrarca la canzone All'Italia. |
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| 1348 |
| 12 gennaio |
Giovanna, regina di Napoli, fugge ad Avignone sotto la minaccia di Ludovico d'Angiò, re d'Ungheria, che occupa la città per qualche mese e ritorna in maggio in Ungheria. |
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| 1348 |
| 10 marzo |
I Visconti prendono Cuneo. |
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| 1348 |
| 29 aprile |
Viene siglata la pace con i Savoia. Cuneo, Cherasco e Mondovì restano ai Visconti. Luchino ottiene una clausola che impone l'allontanamento dalla Savoia di Bernabò e Galeazzo II. Il 10 maggio i due fratelli vanno a Vaud dalla vedova di Azzone, Caterina, poi a Parigi da Filippo VI. |
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| 1348 |
| estate |
Peste a Firenze, si passa da 80-85 mila abitanti a 40-45 mila. Termina così il periodo di deflazione e aumenta la disponibilità pro capite di moneta. |
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| 1348 |
| estate |
Muore Giovanni Villani, probabilmente di peste. Termina in quest'anno la Nuova Cronica che inizia dalla Torre di Babele, ma descrive in modo particolareggiato solo il periodo 1265-1348. Il fratello Matteo continua la Cronica negli anni 1348-63 e Filippo, figlio di Matteo, termina l'anno 1364. |
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| 1348 |
| giugno |
Clemente VI acquista Avignone da Giovanna I d'Angiò per la cifra irrisoria di 80.000 fiorini. Il 17 agosto Giovanna è di ritorno a Napoli. |
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| 1348 |
| giugno |
Tra giugno e settembre l'esercito milanese viene allontanato da Vinadio che stava assediando. Si attenua la minaccia di un'invasione viscontea della Provenza. |
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| 1349 |
| Ultimo documento che attesta la presenza a Milano di Giovanni di Balduccio, che risiede a Porta Nuova.
L'anno 1349 viene riportato sull'affresco della Madonna fra i Santi di Viboldone. In anni vicini Giusto de' Menabuoi dipinge il Giudizio universale nella stessa chiesa. |
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| 1349 |
| 21 gennaio |
(Data dell'Azario. Altre date sono il 23 e il 24.) Muore a 62 anni Luchino Visconti, viene sepolto in S. Gottardo in Corte. L'esercito guidato da Bruzio che avanzava verso Genova deve fermarsi. In marzo lascia l'impresa. |
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| 1349 |
| marzo |
L'arcivescovo Giovanni Visconti richiama a Milano Matteo II, Galeazzo II e Bernabò. Bernabò deve stabilirsi a Porta Ticinese nel palazzo presso S. Giorgio, Galeazzo nella Orientale, a S. Pietro all'Orto.
L'arcivescovo ottiene un privilegio che gli consente di conferire determinati benefici a favore dei propri famigliari e servitori a prescindere dall'eventuale riserva pontificia gravante sui benefici stessi. |
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| 1349 |
| 28 aprile |
Isabella, moglie di Luchino Visconti, dichiara pubblicamente che i suoi figli - Luchino e Orsina - non sono figli di Luchino, ma del nipote Galeazzo II. I figli illegittimi di Luchino - Bruzio e Borso - fuggono, Forestino è incarcerato. |
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| 1349 |
| 19 settembre |
Giovanni Visconti fa edificare l'abbazia certosina di S. Maria domus Agnus Dei o di S. Ambrogio di Garegnano. La chiesa viene consacrata nel 1367. |
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| 1349 |
| ottobre |
Papa Clemente VI dichiara eretici i flagellanti perché li ritiene una setta. Vengono proibiti i cortei in tutta Europa. |
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| 1349 |
| 22 ottobre |
Dopo aver risolto i conflitti con Giovanni II Paleologo, Giovanni Visconti stipula una lega sabaudo-viscontea. Tra le condizioni probabilmente è previsto il matrimonio tra Galeazzo II e Bianca di Savoia. |
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| 1350 |
| Presumibilmente in quest'anno (e comunque dopo il 1344) muore Galvano Fiamma.
Soggiorna a Milano negli anni '50 il poeta ferrarese Antonio de' Beccari.
Viene scolpita l'Arca di S. Agostino per la chiesa di S. Pietro in Ciel d'Oro a Pavia.
Anno di giubileo proclamato da Clemente VI con la bolla Unigenitus del 23 gennaio 1343. Mutuando un concetto dagli scolastici duecenteschi, Clemente dichiara che Cristo, la Vergine, i santi e i martiri hanno accumulato, nel corso della vita, più meriti di quelli di cui avevano bisogno. L'eccedenza veniva raccolta in un "tesoro dei meriti" controllato dal papa, che, come vicario di Pietro, deteneva la chiave dello scrigno. |
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| 1350 |
| 28 gennaio |
E' siglata a Milano la pace con Mastino II della Scala, Estensi e Gonzaga. Matteo II Visconti, non si sa per quale motivo, risulta di nuovo in esilio almeno fino al 1352. |
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| 1350 |
| 26 maggio |
Viene fissato a Milano il matrimonio tra Bianca di Savoia e Galeazzo II Visconti. |
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| 1350 |
| 6 luglio |
Astorgio di Durafort, nipote del papa e rettore delle Marche e della Romagna, imprigiona a tradimento Giovanni Pepoli nel campo di Solarolo. Questi però riesce a liberarsi pagando un riscatto agli stipendiari che lo custodivano e ritorna a Bologna il 29 agosto. |
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| 1350 |
| 7 settembre |
Muore Filippo VI. Sale sul trono francese Giovanni II di Valois detto il Buono. |
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| 1350 |
| 27 settembre |
Bernabò Visconti sposa a Verona Beatrice (Regina) della Scala, figlia di Mastino II, con la quale era promesso dal 1345. Il giorno successivo Galeazzo II Visconti sposa a Rivoli Bianca di Savoia. Ai primi di ottobre le due coppie arrivano a Milano. |
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| 1350 |
| 16 ottobre |
Dopo varie lotte con il conte Astorgio di Durafort inviato dal papa a riconquistare la Romagna, Giacomo e Giovanni Pepoli vendono Bologna a Giovanni Visconti per 178.500 fiorini d'oro. |
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| 1350 |
| 23 ottobre |
Galeazzo II Visconti entra a Bologna con un esercito e prende possesso della città per conto dello zio Giovanni, proclamato signore il giorno 25. |
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| 1350 |
| 20 novembre |
In risposta all'occupazione di Bologna, Clemente VI istituisce contro Giovanni Visconti un processo per empietà. In seguito a questo procedimento avranno luogo i noti episodi della messa nella cattedrale celebrata con la croce e la spada e quello dello stratagemma di Giovanni per evitare la convocazione ad Avignone, decretata entro il 20 gennaio 1351. |
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| 1350 |
| 22 novembre |
Cangrande II della Scala sposa Elisabetta, figlia di Ludovico il Bavaro. |
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| 1350 |
| 29 dicembre |
Bernabò Visconti sostituisce a Bologna Galeazzo II ammalato. |
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