Cronologia di Milano dal 1276 al 1300
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| 1276 |
| Una spedizione dell'Inquisizione prende Sirmione. 174 perfetti catari vengono fatti prigionieri.
All'annuncio di un nuovo fodro il popolo corre in armi al Broletto per non pagare. Napo della Torre reprime la protesta con violenza: Cassono sbaraglia i dimostranti con la cavalleria tedesca, calpestandoli. |
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| 1276 |
| 10 gennaio |
| Muore papa Gregorio X ad Arezzo. Il successore Innocenzo V (Pietro di Tarantasia) muore pochi mesi dopo. Anche il nuovo papa Adriano V (Ottobono Fieschi) muore già un mese dopo.Il 20 settembre è eletto Giovanni XXI (Pietro Ispano). |
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| 1276 |
| 29 luglio |
| Forti scosse di terremoto a Milano. |
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| 1277 |
| Si estingue la chiesa catara di Concorezzo e l'ultimo vescovo, Daniele da Giussano, diventa domenicano e inquisitore a S. Eustorgio a Milano. |
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| 1277 |
| 20 gennaio |
| Vittoria viscontea a Desio nella notte di S. Agnese. Napo della Torre manda a Cantù il figlio Cassono con 500 tedeschi; Napo con 700 cavalieri si mette a Desio; con lui è il figlio Mosca, i due fratelli Francesco e Carnevario. E' un traditore ad aprire le porte di Desio ad Ottone Visconti: i della Torre vengono fatti prigionieri nei loro letti all'alba del 21 gennaio, giorno di S. Agnese, festeggiato a Milano per due secoli come l'alba della casa Visconti e vengono rinchiusi entro gabbie al Baradello. A Milano la notizia della disfatta dei Torriani appare come un giudizio di Dio. Si caccia il podestà e lo si sostituisce con Guglielmo Borri e si manda un'ambasceria a Ottone perché venga in città. Le case dei della Torre vengono saccheggiate; Cassono e Goffredo della Torre, entrati a Milano forzando la Porta Cumana, si precipitano al Broletto a suonare le campane, ma la loro richiesta cade nel vuoto e trovano rifugio a Parma. Secondo un'antica tradizione, in questo stesso giorno sarebbe nato Galeazzo Visconti, che avrebbe preso il nome da un insolito cantare dei galli. |
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| 1277 |
| 3 febbraio |
| Trattato di amicizia col Comune di Vigevano. Vi compare la nuova organizzazione del Comune milanese: il Consiglio degli abati e dei consoli della Credenza di sant'Ambrogio, gli Anziani dei Paratici, i consoli della Mercadanza, i 48 uomini presidenti "ad statuta comunis et populi Mediolani condendenda", i 24 savi presidenti dell'ufficio delle vettovaglie.
Ottone Visconti crea il Consiglio delle Provvisioni, costituito da dodici membri. |
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| 1277 |
| 9 febbraio |
| Ottone Visconti richiede al clero una taglia di 4000 lire "pro sussidio et dono" all'arcivescovo. La Chiesa ambrosiana paga le spese del trionfo del suo arcivescovo. |
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| 1277 |
| 20 aprile |
| Decreto arcivescovile che limita ai soli nobili l'accesso alla carica di Ordinario della Metropolitana; la lista delle famiglie ammesse ne comprende 200, alle quali si aggiungono quelle dei Maravigli, Marcellini e Castani che, seppur borghesi, avevano parteggiato per Ottone Visconti. Capitano del Popolo è Simone da Locarno, podestà dei mercanti Guglielmo della Pusterla. |
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| 1277 |
| 11 maggio |
| I della Torre prendono Lodi e cominciano la guerra contro i Milanesi. Ottone Visconti si rivolge al marchese Guglielmo di Monferrato e lo elegge capitano generale per cinque anni, poi estesi a dieci. L'arcivescovo contrae prestiti per conto del comune coi vari conventi. |
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| 1277 |
| 6 agosto |
| Ottone Visconti sfrutta la cassa prestiti degli Umiliati con uno stratagemma: afferma che gli Umiliati, avendo in pegno dei pezzi preziosi del Tesoro di Monza, dal 1245 avevano guadagnato con gli interessi una somma superiore al valore degli oggetti. Gli Umiliati devono restituire quindi gli oggetti poiché gli interessi hanno già estinto il pegno; Ottone quindi li dà nuovamente in pegno agli stessi Umiliati per fronteggiare le spese del Comune. |
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| 1277 |
| 25 novembre |
| E' eletto papa Gian Gaetano Orsini col nome di Niccolò III. Discende da nobili famiglie: i Caetani per parte di madre e gli Orsini per parte paterna. Niccolò è stato, da cardinale, inquisitore generale e rappresentante di Clemente IV nel conferire a Carlo d'Angiò la corona di Sicilia nel 1265. Riesce da papa a mettere d'accordo Carlo d'Angiò e Rodolfo d'Asburgo, dando a ciascuno una corona; invia missionari dal khan dei Tartari. Nelle biografie, figura come il vero fondatore del nepotismo, poiché crea cardinali tre parenti, Malabranca, Giacomo e Giordano Orsini. |
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| 1277 |
| 26 dicembre |
| Assassinio presso Sondrio dell'inquisitore domenicano Pagano da Lecco per mano di eretici della Valtellina, protetti da Corrado di Venosta, colpito da scomunica di Niccolò III ancora il 29 novembre 1279. |
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| 1278 |
| 164 perfetti catari tra quelli catturati nel 1276 a Sirmione vengono arsi nell'arena di Verona.
Ruggero Bacone pubblica lo Speculum Astronomiae, un testo che lo pone in contrasto con l'ordine francescano a cui appartiene e che lo porterà in carcere fino al 1292. |
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| 1278 |
| 11 maggio |
| Cassono della Torre s'impadronisce di Lodi con truppe di re Rodolfo e del patriarca d'Aquileia Raimondo della Torre. |
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| 1278 |
| 16 maggio |
| Il carroccio lascia S. Tecla ed esce da Porta Romana. Il podestà Alberto della Fontana con le milizie delle Porte raggiunge Lodi Vecchio. Cassono della Torre con l'esercito tedesco sferra l'attacco ai Milanesi che perdono. A Lodi arriva intanto il patriarca Raimondo con militi e balestrieri. |
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| 1278 |
| 13 luglio |
| Battaglia di S. Donato, che vede la disfatta dei Milanesi. Cassono della Torre entra nel borgo di Porta Ticinese e per spregio rompe un'asta nella porta di S. Eustorgio. La cavalleria tedesca e friulana saccheggiano la campagna tra Adda e Ticino. |
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| 1278 |
| 15 agosto |
| Il marchese Guglielmo VII del Monferrato, chiamato in soccorso da Ottone Visconti, sottoscrive un patto in S. Ambrogio che lo vede per cinque anni capitano e Signore di Milano, con uno stipendio annuo di 10.000 lire imperiali. |
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| 1278 |
| 16 agosto |
| Muore nel carcere del Baradello a Como Napo della Torre. |
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| 1278 |
| 17 agosto |
| Guglielmo VII Longaspada, marchese del Monferrato, entra a Milano con 300 cavalieri e giura solennemente davanti al Consiglio. |
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| 1278 |
| 30 agosto |
| Guglielmo VII del Monferrato si porta a Melegnano, dove lo raggiunge il podestà Rainerio Zeno col carroccio e gli armati delle Porte. |
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| 1278 |
| 15 settembre |
| Guglielmo VII del Monferrato, vista la supremazia delle forze schierate da Cassono della Torre, ritorna a Milano, mentre Cassono occupa Melegnano. Poiché Guglielmo del Monferrato pretende di essere nominato Signore perpetuo di Milano e Ottone si oppone, lascia la carica di Capitano. Ottone deve liquidare le sue truppe, ma non avendo liquidi ricorre ai monaci di Chiaravalle: per costringere a prestare 1500 lire alla Credenza - che poi li avrebbe dati al Comune - li minaccia di scomunica. |
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| 1278 |
| 25 ottobre |
| Ottone Visconti è a Gorgonzola e viene attaccato dalle truppe di Cassono della Torre che incendiano le terre intorno al paese e uccidono chiunque si pari sul loro cammino. Ottone si rifugia sul campanile, dove resta finché i Torriani non se ne vanno portardo con loro un gran numero di prigionieri. Ottone si rivolge nuovamente a Guglielmo VII del Monferrato, che ripete le sue condizioni: vuole essere Signore perpetuo di Milano. |
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| 1278 |
| novembre |
| Guglielmo VII del Monferrato ottiene dal Consiglio la Signoria di Milano per dieci anni, col potere di far guerra e pace a suo piacimento. |
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| 1278 |
| 22 dicembre |
| Guglielmo VII del Monferrato manda dei frati a Lodi a parlare col patriarca Raimondo della Torre, che però rifiuta le condizioni di pace. |
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| 1279 |
| 21 gennaio |
| I della Torre trattano una tregua col marchese Guglielmo VII del Monferrato, Signore di Milano, ma non sortisce alcun risultato. |
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| 1279 |
| 11 marzo |
| Primo documento che attesta l'esistenza dell'Ospedale della Colombetta di Milano (via Chiusa), la cui data di fondazione non è nota, ma pare risalire a un paio d'anni prima. E' detto in origine dei fratres de la Misericordia, uniti in una sorta di sodalizio. I fratres seguono la regola di S. Agostino, come tutte le persone adibite all'assistenza. L'annessa chiesa è dedicata allo Spirito Santo. |
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| 1279 |
| luglio |
| Lotario Rusca, comasco, è podestà di Milano e Giovanni del Poggio, torinese, è Capitano del Popolo. |
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| 1279 |
| luglio |
| I Milanesi tentano di deviare l'acqua dell'Adetta nel Lambro per lasciare a secco il Lodigiano, ma l'operazione non riesce. |
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| 1279 |
| ottobre |
| A Milano per decisione del Consiglio Generale i 12 di provvisione devono essere eletti dal podestà e dal capitano del popolo. Il consiglio è presieduto da un vicario. |
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| 1280 |
| I Serviti si installano a Porta Orientale costruendo un convento presso la chiesa dell'Addolorata.
Cabrino da Tresseno, lodigiano, è podestà di Milano per sei mesi e Tomaso e Giovanni da Lucino, comaschi, podestà per gli altri sei mesi. |
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| 1280 |
| 22 agosto |
| Muore papa Niccolò III. |
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| 1281 |
| 23 marzo |
| E' papa Martino IV (Simon de Brion). |
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| 1281 |
| 17 maggio |
| L'esercito di Raimondo della Torre ricompare a Lodi con 500 cavalieri friulani e attraversa l'Adda. A Milano il podestà Tommaso Avogadro e il vicario del marchese Giovanni Poggio raccolgono quanti più soldati riescono e marciano verso Gorgonzola. |
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| 1281 |
| 25 maggio |
| Battaglia a Vaprio d'Adda fra i Torriani e i Visconti nel giorno di S. Dionigi. L'esercito dei Torriani è sconfitto e disperso. Cassono della Torre cade combattendo. Il patriarca Raimondo se ne torna in Friuli. Lodi ottiene la pace con Milano a condizione di espellere tutti gli esuli guelfi milanesi. S. Dionigi diviene il secondo protettore dei Visconti dopo S. Agnese. |
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| 1281 |
| luglio |
| Guglielmo VII del Monferrato sbarca a Genova con 500 militi castigliani e 100 balestrieri. I Rusconi e Simone da Locarno richiedono il suo aiuto a Como e lo nominano per dieci anni Signore di Como. |
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| 1281 |
| 24 agosto |
| Muore Guglielma Boema; verrà sepolta l'anno successivo nel cimitero dell'abbazia di Chiaravalle. |
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| 1281 |
| 27 dicembre |
| A Milano si decide di rompere con la politica molto personale del marchese Guglielmo VII del Monferrato. Ottone Visconti scaccia dal Broletto il vicario del marchese e gli interdice il ritorno a Milano. Ottone scaccia anche la famiglia da Soresina, alleata del marchese, e stringe legami di solidarietà con i Pusterla, i Mandello, i Carcano. Per assicurare l'avvenire della dinastia viscontea, Ottone adotta il suo parente Guido da Castiglione. |
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| 1281 |
| 29 dicembre |
| Guglielmo VII del Monferrato occupa Lecco, che però è subito sgomberata dalle milizie di Guido da Castiglione e di Matteo Visconti, pronipote dell'arcivescovo. |
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| 1282 |
| A Milano viene istituita la Società dei Bianchi: 800 cavalieri che avevano come insegna un campo bianco con fascia azzurra di traverso. Ottone Visconti crea un corpo di polizia formato da 50 cittadini per Porta al comando di un priore, col compito di perlustrare notte e giorno le vie onde evitare che si facciano riunioni sospette. |
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| 1282 |
| 31 marzo |
| (Vespri siciliani). I Siciliani insorgono contro Carlo I d'Angiò e scelgono come re Pietro III d'Aragona, genero di Manfredi, che viene acclamato a Palermo il 7 settembre. |
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| 1282 |
| luglio |
| Pace tra Milano, Lodi e Pavia. Giovanni del Poggio è creato podestà dal marchese Guglielmo VII del Monferrato. |
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| 1282 |
| 11 dicembre |
| Muore Michele VIII Paleologo e sale al trono il figlio Andronico II, che ricusa l'unione della chiesa greca con quella romana. |
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| 1283 |
| Matteo Visconti marcia su Lecco. Uberto Beccaria, pavese, è podestà per i primi sei mesi e per gli altri Jacopo Sommariva di Lodi. Alamanno Pigozio, piacentino, è capitano del popolo. Ottone cerca di eliminare l'opposizione della città: Alberto da Terzago, Gabrino da Pontirolo, Alcherio Balbo, Bonifacio e Guiscardo de' Clerici sono espulsi; Muzio Corrado e Jacopo da Soresina sono banditi e i loro palazzi distrutti. |
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| 1284 |
| Vengono inquisiti a Milano i Guglielmiti, che abiurano.
A quest'anno risale la più antica citazione della chiesa di S. Donnino alla Mazza a Milano, tra via Montenapoleone e via Bigli, costruita sulle mura di Massimiano. La chiesa è comunque molto più antica. |
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| 1284 |
| 4 aprile |
| Muore l'imperatore Alfonso di Castiglia. |
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| 1284 |
| maggio |
| Ottone Visconti stringe un'alleanza con Rodolfo d'Asburgo, re dei Romani. Baldovino degli Ugoni, bresciano, è podestà di Milano per i primi sei mesi; Guglielmo Rosso da Parma per gli altri sei mesi; Guidotto di Cremona è Capitano del Popolo. |
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| 1285 |
| 1 gennaio |
| Muore Carlo d'Angiò re di Napoli e gli succede il figlio Carlo II lo Zoppo, ancora prigioniero degli aragonesi. |
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| 1285 |
| marzo |
| Compare in Lombardia Goffredo della Torre, mandato dal patriarca Raimondo a iniziare una nuova guerra. Dopo aver raccolto mercenari a Bergamo e a Como, entra nel territorio milanese e s'impadronisce di Castel Seprio, che diventa la testa di ponte da cui sferrare l'attacco su Milano. Guido da Castiglione passa al nemico e Ottone lo include tra i malesardi. |
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| 1285 |
| 15 maggio |
| Si stabilisce una tregua tra le parti belligeranti e ognuna torna alle proprie case. La tregua sarà rotta a giugno. |
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| 1285 |
| 20 maggio |
| Viene eletto papa Onorio IV, Giacomo Savelli, romano. |
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| 1285 |
| ottobre |
| Ottone Visconti elimina il Carroccio e lo sostituisce col più agile stendardo con l'effige di sant'Ambrogio, che poi rimarrà come gonfalone della città. Viene affidato a Gaspare da Garbagnate accompagnato da Bonifacio della Pusterla, abate di S. Celso. La riforma non piace e per le successive sortite si ritorna al carroccio. Alberto Confalonieri da Brescia è podestà; Jacopo Muzio da Bergamo è capitano del popolo. |
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| 1285 |
| 5 ottobre |
| Muore il re di Francia Filippo III l'Ardito; sale al trono il figlio Filippo IV il Bello. |
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| 1285 |
| 12 ottobre |
| Gaspare da Garbagnate, capitano del popolo, raduna nuove milizie e muove contro Castel Seprio. Il borgo è saccheggiato, ma il castello resiste. |
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| 1285 |
| novembre |
| Ottone Visconti, dietro richiesta di Manfredo Beccaria, richiama dall'esilio la famiglia da Soresina e gli altri nobili milanesi, esiliati come fautori del marchese Guglielmo VII del Monferrato. |
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| 1285 |
| 11 novembre |
| Muore Pietro III d'Aragona e divide tra i due figli i suoi possessi: ad Alfonso III va l'Aragona, a Giacomo II la Sicilia. |
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| 1286 |
| Onorio IV emana la bolla Olim felicis recordationis, con la quale impone alle autorità ecclesiastiche di ricercare gli Apostolici, obbligandoli a confluire in un ordine, o a lasciare l'abito, altrimenti di rinchiuderli in carcere e processarli. |
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| 1286 |
| gennaio |
| Ugolino de' Rossi è podestà per sei mesi e per gli altri sei Pietro Rusca di Como. |
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| 1286 |
| 3 aprile |
| Dopo varie trattative si conclude a Lomazzo la pace tra Milano e Como, estensibile anche ai della Torre. |
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| 1287 |
| A Venezia si fabbricano i primi occhiali da vista.
Salimbene Adam da Parma termina la sua opera storica, Cronica, scritta in latino, ma con molti richiami in volgari, che narra le vicende dal 1167 al 1287. |
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| 1287 |
| marzo |
| Ottone Visconti, nella guerra contro il marchese Guglielmo VII del Monferrato e i suoi alleati milanesi, fa distruggere Castel Seprio. |
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| 1287 |
| aprile |
| A Milano si registrano scosse di terremoto. Ottone Visconti ordina il pattugliamento della città notte e giorno per impedire gli assembramenti. Sotto tortura Rogerio Damiano confessa un complotto per eliminare l'arcivescovo. Molte famiglie subiscono il bando e la confisca dei beni. |
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| 1287 |
| 3 aprile |
| Muore papa Onorio IV. |
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| 1287 |
| settembre |
| Ottone convoca in S. Tecla il concilio provinciale per la disciplina ecclesiastica trascurata a causa delle guerre.Vi partecipano otto vescovi suffraganei: di Brescia, Novara, Lodi, Torino, Cremona, Asti, Ventimiglia, Acqui e Vercelli, che litiga con quello di Brescia per il primo posto a destra dell'arcivescovo. Nel sinodo si decreta che nei sinodi diocesani si espongano le pene degli spergiuri e degli infami; s'impedisca di dare gli Ordini ai chierici senza consenso del diocesano; le autorità comunali non si occupino delle cause ecclesiastiche, non imprigionino i preti e non usurpino i loro beni; i monasteri benedettini e agostiniani siano sottomessi al vescovo, gli Umiliati non predichino e confessino i fedeli fuori parrocchia; i religiosi di ambo si sessi si astengano dal gioco e dal ballo. |
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| 1287 |
| dicembre |
| Ottone Visconti fa nominare Capitano del Popolo suo nipote Matteo, con residenza al Broletto. Si occupa subito della revisione degli Statuti del Comune. |
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| 1288 |
| Bonvesin de la Riva scrive il De Magnalibus Urbis Mediolani. Secondo Bonvesin de la Riva, la popolazione di Milano ammonta a circa duecentomila persone.
Liber notitiae sanctorum di Goffredo da Bussero.
Tribù turche, spinte dall'invasione mongola, fondano in Asia Minore un regno che, dal loro sultano Othman, sarà detto Ottomano. |
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| 1288 |
| 22 febbraio |
| Niccolò IV (Girolamo Masci) è papa, il primo papa appartenente all'ordine del frati Minori. Sottrae l'ordine degli Umiliati dalla dipendenza dell'arcivescovo e lo pone sotto la protezione pontificia. |
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| 1289 |
| Obizzo II d'Este è signore di Modena. |
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| 1289 |
| marzo |
| Muore Goffredo da Bussero. |
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| 1289 |
| maggio |
| Guglielmo VII del Monferrato riesce ad avere il governo di Pavia, Vercelli, Novara. |
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| 1289 |
| 21 dicembre |
| Matteo Visconti è confermato Capitano del popolo; presenta i nuovi statuti comunali al Consiglio generale che approva anche l'articolo che riguarda il Capitano del Popolo: la sua elezione non sarebbe più spettata all'assemblea, ma al Consiglio del governo creato dall'arcivescovo, i 12 di Provvisione o Anziani del Popolo e al loro capo, il priore. |
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| 1290 |
| Baldovino degli Ugoni è podestà per i primi sei mesi.
Per iniziativa della famiglia Mozzanica di Milano sorge la chiesa di S. Maria dei Servi, consegnata all'ordine dei Serviti. Dal 1280 i Serviti si trovavano nell'area occupata in seguito dai Celestini, fuori dalla Porta Orientale.
A Milano Fiorina Crivelli fonda la comunità di religiose di S. Maria di Cantalupo. Le monache vestivano l'abito delle Umiliate ma seguivano la regola di S. Agostino.
Anno probabile di nascita di Giovanni Visconti, figlio di Matteo. Luchino nasce dopo 16 mesi. |
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| 1290 |
| marzo |
| Capitolo generale dell'ordine umiliato (1°e 2°) a Monluè. Viene eletto ministro generale fra' Brignano della domus degli Ottazi. |
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| 1290 |
| giugno |
| Matteo Visconti tenta inutilmente di impadronirsi di Pavia, occupata dal marchese Guglielmo VII del Monferrato. |
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| 1290 |
| 15 luglio |
| Papa Niccolò IV riconosce l'autenticità delle reliquie di S. Barnaba custodite a Milano in S. Francesco.
Il papa ribadisce l'ordine di eliminare gli Apostolici dalle città. |
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| 1290 |
| 20 agosto |
| A Milano Giovanni Ferrario detto Zanino vende a Girardo Cortisio, abitante nella grangia di Ronoredo (Rogoredo?) fuori Porta Romana un ospizio con edifici, corte, forno e solaio fuori Porta Romana "in burgo laudensi a mane Brayde sancte crucis" (nel clauso nuovo). Si tratta della cessione di un livello, coi diritti da pagare all'Ospedale di S. Croce, gestito dal precettore fra' Pagano da Castello. E' lo stesso appezzamento affittato a Bonsignore nel 1259. |
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| 1290 |
| 25 agosto |
| Bernardino da Polenta, ravennate, è podestà di Milano. |
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| 1290 |
| settembre |
| Il marchese Guglielmo VII del Monferrato marcia verso Milano coi della Torre. Arrivato a Morimondo, di fronte all'esercito di Ottone Visconti si ritira. Deve correre ad Alessandria che minaccia la ribellione: qui è assalito dagli insorti, catturato e chiuso in una gabbia, dove rimarrà per un anno e mezzo fino alla morte. |
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| 1291 |
| Fra' Jacopo de Pigazano è preceptor della Domus de Templo di Milano; precettore generale in Lombardia dei Templari è fra' Uguzone di Vercelli.
Il Consiglio Generale di Milano dà autorità all'arcivescovo di nominare il podestà, che per i primi sei mesi è Uberto Guasco di Alessandria, per gli altri sei Nicolò Mulano, pure di Alessandria. Matteo I Visconti è signore di Milano. |
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| 1291 |
| 18 maggio |
| I mussulmani conquistano S. Giovanni d'Acri. E' la fine dei possedimenti cristiani in Terra Santa. E' bandita la nona crociata e per discuterla si tiene un concilio a Milano in Santa Tecla. |
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| 1291 |
| 18 giugno |
| Muore il re d'Aragona Alfonso III e gli succede il fratello Giacomo II re di Sicilia. |
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| 1291 |
| 15 luglio |
| Muore Rodolfo d'Asburgo e il 5 maggio 1292 viene designato dai principi elettori tedeschi Adolfo di Nassau, un piccolo feudatario, in opposizione al figlio di Rodolfo, Alberto d'Asburgo. |
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| 1291 |
| 1 agosto |
| I tre cantoni rurali di Uri, Schwyz e Unterwalden costituiscono il primo nucleo della Confederazione Elvetica. |
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| 1292 |
| Il bolognese Antonio de' Gallizi è podestà di Milano per sei mesi, per gli altri sei Rolando Scotto di Piacenza. |
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| 1292 |
| 6 febbraio |
| Muore Guglielmo VII, marchese del Monferrato, alleato dei della Torre nella guerra contro Ottone e Matteo Visconti. Il suo successore Giovanni I è un bambino e Matteo Visconti gli "accorda la sua protezione". |
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| 1292 |
| 4 aprile |
| Muore il papa Nicolò IV. La sede pontificia resterà vacante per oltre due anni. |
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| 1293 |
| Amighetto da Martinengo, bresciano, è podestà per tutto l'anno. |
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| 1293 |
| 13 febbraio |
| Muore Obizzo II d'Este, assassinato forse dal figlio Azzo VIII che gli succede come signore di Ferrara e di Modena. |
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| 1294 |
| Il vescovo Obizzo Sanvitali di Parma condanna al rogo i fedeli al culto di Armanno Pungilupo, che trovano protezione a Bologna. Sempre a Parma, Gherardo Segarelli è condannato all'ergastolo, mentre quattro appartenenti al suo movimento - due uomini e due donne - salgono sul rogo a Parma.
Raimondo Lullo scrive l'opera enciclopedica Arbre de Sciencia.
Matteo de' Maggi, bresciano, è podestà di Milano per i primi sei mesi, Zanasio Salimbene, piacentino, per gli altri sei. |
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| 1294 |
| 2 gennaio |
| Fra' Arderico è precettore della Casa e dell'Ospedale di S. Croce dei Gerosolimitani a Milano. |
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| 1294 |
| 2 maggio |
| Prima domenica di maggio. Viene letta la lettera dell'imperatore che nomina Matteo Visconti Vicario Generale per la Lombardia. Il vicariato inserisce chi lo ha ricevuto nel quadro delle magistrature imperiali: ha facoltà di giudicare le cause in ultima istanza, esercita il diritto di grazia, emana norme di diritto al di sopra degli Statuti comunali, può imporre tasse nuove, ha diritto di pace e guerra. Matteo pronuncia un solenne giuramento e nelle settimane successive alcuni giureconsulti vanno nelle città dipendenti a raccogliere i giuramenti delle comunità. Matteo può aggiungere al suo vessillo l'aquila imperiale. Matteo riaccende la guerra contro Lodi e Crema. |
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| 1294 |
| 5 luglio |
| Viene eletto papa Celestino V (Pietro del Morrone). |
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| 1294 |
| 13 dicembre |
| Celestino V rinuncia alla carica di papa. Il 24 dicembre viene eletto Bonifacio VIII (Benedetto Caetani). |
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| 1295 |
| Gli Umiliati sono fatti esenti da gravami. Devono passare dal rito ambrosiano a quello romano.
A Milano brucia il palazzo della Credenza al Broletto Vecchio e viene riedificato da Matteo Visconti, acquistando le case dei Della Fiamma. |
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| 1295 |
| inizio |
| Il re di Aragona Giacomo II si accorda con papa Bonifacio VIII per restituire la Sicilia in cambio della Corsica e della Sardegna. I Siciliani non accetteranno l'accordo e assegneranno la corona a Federico d'Aragona (25 marzo 1296). |
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| 1295 |
| giugno |
| Matteo Visconti e il podestà di Milano si accampano a S. Colombano per marciare su Lodi. |
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| 1295 |
| 8 agosto |
| Muore a 88 anni a Chiaravalle l'arcivescovo Ottone Visconti, lasciando suoi eredi i cavalieri ospitalieri. Si era ritirato già da qualche tempo presso i Cistercensi dell'abbazia di Chiaravalle, lasciando il governo al nipote Matteo. Viene sepolto nella cattedrale jemale di Santa Maria Maggiore dietro l'altare della cappella di S. Agnese, da lui costruita in ricordo della vittoria di Desio. |
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| 1295 |
| 11 settembre |
| Pace tra Milano, Lodi e Crema. |
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| 1295 |
| 17 settembre |
| Terremoto a Milano. Il palazzo del Broletto vecchio è distrutto da un incendio. |
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| 1295 |
| 31 ottobre |
| Bonifacio VIII dichiara di aver nominato arcivescovo di Milano Ruffino da Frisseto, forse di Lucca, arcidiacono di Reims, che muore dopo pochi mesi (è sepolto a Roma). In base alla Reservatio ecclesiae Mediolanenses di Bonifacio VIII dell'11 aprile 1295, il vescovo è di nomina papale perché il pontefice non ritiene che le condizioni politiche di Milano consentano una nomina valida da parte del capitolo. |
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| 1295 |
| novembre |
| Re Edoardo I istituisce la prima forma del Parlamento bicamerale: il Model Parliament. |
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| 1296 |
| Il re Filippo il Bello viene scomunicato da papa Bonifacio VIII per aver imposto una tassa sul clero in modo da poter finanziare la guerra contro l'Inghilterra. |
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| 1296 |
| 21 luglio |
| Muore l'arcivescovo Ruffino da Frisseto. |
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| 1296 |
| 9 settembre |
| Fra' Francesco di Roca, precettore di S. Croce dei Gerosolimitani di Milano e dell'Ospedale di S. Giovanni di Gerusalemme, riceve quale confratello dell'ospedale fra' Bonvesin de la Riva, dottore in grammatica. |
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| 1296 |
| 11 novembre |
| Solenne ingesso a Milano dell'arcivescovo Francesco da Parma, anche lui come il precedente di nomina papale. |
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| 1297 |
| Corrado da Gambara, bresciano, è podestà per sei mesi, Folzerio da Calboyl, romagnolo, per altri sei.
Matteo Visconti fa costruire il castello di Novara. Fa anche costruire la cappella viscontea in S. Eustorgio.
Muore Stefanardo da Vimercate, priore di S. Eustorgio e amico di Ottone Visconti.
A Venezia la serrata del Maggior Consiglio rende la partecipazione al governo un privilegio ereditario dei patrizi. |
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| 1297 |
| 11 agosto |
| Luigi IX è canonizzato da Bonifacio VIII e diventerà S. Luigi dei Francesi. |
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| 1298 |
| Caterina Visconti, figlia di Matteo, sposa Alboino della Scala, figlio di Alberto I signore di Verona. |
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| 1298 |
| 23 giugno |
| Adolfo di Nassau è deposto dagli elettori tedeschi in favore di Alberto I d'Asburgo, duca d'Austria. Muore a Goellheim il 2 luglio nel tentativo di opporsi al suo avversario. Alberto I è eletto ad Aquisgrana re di Germania (27 luglio), ma non riceverà mai la dignità imperiale. |
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| 1299 |
| febbraio |
| Matteo Visconti muove guerra a Pavia. |
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| 1299 |
| marzo |
| Gli alleati di Pavia col conte Filippo di Langosco, il marchese di Monferrato e il marchese di Saluzzo entrano a Novara. Vercelli apre loro le porte. S'impadroniscono del ponte sul Ticino, da dove passano a far scorrerie nel Milanese. |
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| 1299 |
| 9 aprile |
| Riunione del Consiglio generale nel quale vengono rinnovati a Matteo Visconti i suoi poteri per altri cinque anni. Matteo prepara la guerra. Il Consiglio generale ricostituisce la Credenza di sant'Ambrogio come organizzazione militare di 1000 uomini con uno stendardo e sei bandiere con l'arma della città, il campo bianco e la croce rossa. Per ogni porta si raccolgono 50 popolani armati di lancia, pancera e cappello di ferro a tre soldi di terzioli al giorno; vengono quindi scelti 400 uomini per Porta, fra Capitani, valvassori e popolo armati ugualmente. Si riorganizzano gli stipendiari già al servizio del Comune. Vengono rinforzi da Parma e Bologna (250), da Verona (200), da Piacenza (3000). Tomaso Rangone, bolognese, è podestà per i primi sei mesi e per gli altri sei Jacopo Dulcassario da Fano. |
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| 1299 |
| 8 maggio |
| Si raduna a Pavia un congresso di tutti gli antiviscontei, al quale partecipano i rappresentanti di Bergamo, Tortona, Novara, Vercelli, Casale, Cremona e del marchese d'Este. I Lodigiani sottraggono il castello di S. Colombano ai Landriani e Matteo, vista l'importanza strategica del posto, lo recupera e lo tiene per sé. Comincia da questo momento il dominio visconteo su S. Colombano. Matteo Visconti raduna di nuovo il Consiglio e si prendono gli ultimi accordi di guerra. Si discute la distribuzione delle bandiere (17 per Porta). Il giorno dopo si piantano le insegne davanti alle Porte di Pavia, mentre Galeazzo Visconti con la cavalleria, i guastatori e la fanteria invadono la regione di Mortara e la saccheggiano. Entrano a Mortara e la bruciano interamente. |
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| 1299 |
| giugno |
| A Crema il marchese Azzo VIII d'Este viene accolto con amicizia dal podestà Enrico da Monza, nemico visconteo. A Milano si delibera subito che venga abbattuto il suo palazzo turrito presso la chiesa di S. Tommaso in terramala. |
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| 1299 |
| luglio |
| I Veneziani si adoperano per rappacificare i Milanesi coi Pavesi. Gli ambasciatori portano a Milano il trattato concluso e in seguito a questa pace vengono riconosciute a Milano le città di Bergamo, Novara e Vercelli. |
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| 1299 |
| settembre |
| Giovanni I, marchese del Monferrato, firma la pace coi Visconti. |
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| 1299 |
| 2 dicembre |
| Fra' Manfredo di Cugnollo è precettore della Casa di Santa Croce e dell'Ospedale di S. Giovanni dei Gerosolimitani di Milano fino al 1300. |
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| 1300 |
| Bonincontro Morigia inizia a scrivere la Cronaca di Milano dal 1300 al 1349. |
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| 1300 |
| 22 febbraio |
| Bolla Antiquorum Relatio con la quale Bonifacio VIII indice il giubileo. |
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| 1300 |
| aprile |
| Si apre il processo contro Manfreda da Pirovano, altre suore del convento umiliato di S. Caterina di Biassono (via Brera) e Andrea Saramita, accusati di aderire all'eresia guglielmita. |
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| 1300 |
| 19 maggio |
| Nel Duomo di Monza si scoprono le reliquie donate da papa Gregorio Magno alla regina Teodolinda e già trasferite nel 1042 da Ariberto in una cassetta di pietra. Il ritrovamento definito "miracoloso", cui fa seguito un'esposizione di una settimana, si conclude con la rifondazione della basilica di S. Giovanni Battista il 31 maggio di quest'anno. |
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| 1300 |
| 24 giugno |
| Galeazzo Visconti, figlio di Matteo, sposa a Modena Beatrice d'Este, sorella di Azzo VIII e vedova di Nino Visconti di Pisa, che aveva 37 anni e una figlia. Beatrice entra solennemente a Milano in luglio. |
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| 1300 |
| 18 luglio |
| Gerardo Segarelli, fondatore del movimento degli apostolici, muore sul rogo a Parma. In agosto sale alla ribalta fra' Dolcino da Novara con la sua prima lettera. |
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| 1300 |
| 6 agosto |
| Condanna al rogo degli eretici seguaci di Guglielmina Boema. All'inizio di settembre si accendono i roghi per cinque condannati e si disseppellisce da Chiaravalle il corpo di Guglielma Boema. |
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| 1300 |
| dicembre |
| Il Consiglio generale delibera che Galeazzo Visconti governi come collega col padre nel Capitanato del popolo e percepisca uno stipendio di 10.000 lire di terzoli. |
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