Formato dall'erosione prodotta dalle acque del torrente Pioverna nei quindicimila anni dal ritiro dei ghiacciai, l'Orrido di Bellano, nonostante il trascorrere dei secoli e l'intervento dell'uomo, conserva ancora oggi il fascino di spettacolo naturale di impareggiabile suggestione. Nei secoli XVI° e XVII° la famiglia bellanese dei Denti aveva costruito allo sbocco del Pioverna le proprie fucine per la lavorazione del ferro, etratto dalle miniere della retrostante Valsassina. Alessandro Cipriano Denti (sec. XVII°) vi aveva edificato un proprio giardino con torre, piscine e statue ornamentali. Anche lo scrittore e poeta bellanese Sigismondo boldoni (1597-1630) aveva costruito giardini nei pressi dell'orrido, con un tempietto, ove si ritirava per ozi letterari. Ai primi dell'800 gli industriali Gavazzi aprirono un setificio allo sbocco dell'orrido, per sfruttare le potenzialitą della forza motrice delle acque del Pioverna. Gli impianti industriali furono poi rilevati ed ampliati dai Cantoni a partire dal 1868 per poi essere acquistati dal Comune di Bellano nel 1998 che ne rilanciava l'immagine turistica, con il rifacimento delle passerelle e un impianto di illuminazione che nelle ore serali rende l'ambiente particolarmente suggestivo. |