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CAI sezione di Dervio, la sua storia

Nel 1945 si costituisce a Dervio il “Club Sciatori” in seno all’Enal Redaelli.
Lo stesso Club Sciatori diventa nel gennaio 1946 sottosezione CAI della sezione di Lecco presieduta dal presidente accademico del CAI Riccardo Cassin.
Nello stesso anno il 5 luglio 1946 viene fondata la sezione di Dervio del Club Alpino Italiano sotto la guida del primo presidente: Bianchini.
Nel 1947 viene nominato presidente l’accademico del CAI Guido Silvestri, un personaggio a cui la nostra sezione deve i meriti per le opere realizzate e la fama raggiunta durante i suoi anni di presidenza.
Gia’ nel 1950, dopo l’acquisizione dei ruderi del vecchio rifugio Roccoli Lorla della sezione del CAI Milano, iniziano i lavori di ricostruzione del nuovo rifugio con la collaborazione di alcuni muratori della Valvarrone e di cui sarebbe poi diventato il primo custode, l’indimenticabile Caminada Carlo.
Nel 1951 ultimati i lavori avviene l’inaugurazione ufficiale del nuovo rifugio Roccoli Lorla.
Un ulteriore ampliamento del rifugio si ha nel 1955 con l’aggiunta della cappelletta , e del centro studi scientifici alpini e del museo dedicati ai fratelli Pietro e Jondino Nogara.
Successivamente, nel 1956 viene portata a termine da Guido Silvestri la posa del bivacco Paolo Ferrario in val Cardonne’ ai piedi della cima Piazzi.
Nello stesso anno un altro avvenimento di straordinaria importanza, in occasione del decimo anniversario di fondazione, da lustro alla nostra sezione, l’organizzazione del 68° congresso nazionale del Club Alpino Italiano, che tradizionalmente costituisce la più brillante manifestazione di vita collettiva di tutte le sezioni.
Un avvenimento eccezionale per quegli anni e forse oggi irripetibile per la nostra sezione.
Il 1960 è l’anno in cui hanno inizio i lavori di costruzione del rifugio Senatore Enrico Falck a sud del passo Verva sopra l’abitato di Eita in Valgrosina, lavori che termineranno con l’inaugurazione ufficiale nel 1964.
Questa è l’ultima opera importante realizzata da Guido Silvestri, prima della sua scomparsa nel 1971.
Non va comunque dimenticato che in questi primi 25 anni di vita la nostra sezione ha avuto delle sottosezioni, quali quelle di Codera, Bellano e Premana.
Nel 1971 viene eletto presidente, Giacinto Pizzagalli a cui tocca raccogliere un importante eredità lasciatagli dal suo illustre predecessore.
In questi anni, oltre all’impegno speso dalla sezione per mantenere in perfetta efficienza i propri rifugi e bivacchi, si e’ pensato di più all’aspetto promozionale e alle attività sezionali affini allo spirito del Club Alpino Italiano.
Per mantenere comunque sempre alto il prestigio della sezione si incomincia in quegli anni a maturare l’idea di poter ampliare il rifugio Roccoli Lorla in modo da aumentare la sua ricettivita’, cercando contributi per iniziare l’opera.
Questa idea si concretizzera’ nel 1978 con la nuova presidenza di Francesco Balbiani che, con i contributi avuti sulla base di una legge regionale con l’appoggioo determinante della nostra Comunità Montana, inizia i lavori di ricostruzione e ampliamemto di questo rifugio, lavori che termineranno nel 1980 grazie soprattutto all’apporto avuto da molti soci che hanno dedicato circa 2700 ore lavorative per la riuscita di quest’opera.
Nel 1984, sempre sotto la stessa presidenza, si iniziano i lavori di ristrutturazione della vecchia Cà De Legn di proprieta’ del CAI di Milano a 2140 metri sulla via normale al monte Legnone.
Anche qui è rimarchevole ricordare l’apporto avuto dai soci e dal comitato di ricostruzione del bivacco, che è ora in comproprietà con la nostra sezione ed e’ dedicato all’indimenticabile Guido Silvestri.
Successivamente sempre nel 1984 viene eletto presidente Alvaro Arnoldi che, constatata la necessità di sostituire il vecchio bivacco Paolo Ferrario in cattive condizioni, inizia l’iter per l’acquisizione di contributi per la sostituzione.
Nel 1986 gli succede Giovanni Artucchi, che dopo l’alluvione della Valtellina del 1987, nel 1988 effettua la posa ed inaugurazione del nuovo bivacco Ferrario.
Nel 1990 viene eletto presidente Ivano Acerboni fino al 1993, anno in cui gli succede Tiziano Pizzagalli.
Questi ultimi anni, pur non essendo caratterizzati da grandi opere, vanno menzionati perchè c’è sempre stato l’impegno da parte delle varie Presidenze a mantenere in piena efficienza e ad apportare nuove migliorie alle strutture già esistenti, promuovendo nuove iniziative per coinvolgere i soci e sempre un maggior numero di giovani, nel rispetto dello spirito del Club Alpino Italiano.
Eletto presidente nel 1995 Carlo Angelini, che oltre a mantenere in ordine i rifugi ha avuto il merito di organizzare il 50° di vita della sezione CAI Dervio, organizzando nel 1996 la festa ai Roccoli Lorla a cui sono intervenuti, oltre alle autorità locali e del CAI nazionale, anche il famoso Riccardo Cassin.
Dal 1998 si sono succeduti come Presidenti: Piero Cendali, Luigi Rusconi,

Massimo Tenca, Alessandro Rusconi.